NYLON!, capitolo 10.

Stamattina mi ha svegliato il telefono. Era Nahid, per chiedermi se voterò per lei alla elezione del PPC della circoscrizione elettorale. Il PPC non è un qualche partito popolare comunista ma il Prospective Parliamentary Candidate che gli iscritti al partito sono chiamati a scegliere. Insomma le primarie, cheppalle... dobbiamo rompercele con tutti questi PPC che ti chiamano e mandano messaggi, invece di fare le cose più semplici come sto imparando dai radicali italiani: i candidati si prende la briga di nominarli Pannella e tu stai tranquillo che se ti squilla il telefono è solo per chiederti soldi, invece di Nahid sciorinarti il curriculum enthusiasm and motivation, managing workload, good communication skills and ability to listen with patience. Ascoltami con pazienza, dico a Nahid, mi dispiace ma ho già scelto di votare per Gary perché è coinvolto con me in una operazione segreta del partito per infiltrarci nei radicali italiani. Ma come, s’incazza Nahid, c’è in atto un’operazione segreta per infiltrarci nei radicali italiani e io non ne so niente? Nahid, faccio io, ciò non mi sorprende se l’infiltrarci nei radicali italiani è un’operazione segreta lo verremo mica a dire a tutti, o magari scriverlo nel loro forum, non trovi? Nahid sbatte giù il telefono dimostrando di avere perso la ability to listen with patience, ma recupera subito enthusiasm and motivation nel managing il workload di chiamare altre centinaia di iscritti con le sue good communication skills. E poi Gary l’avrei votato comunque: è il perfetto PPC. Infatti viene dal nord e perciò non parla inglese, per cui è il candidato ideale in questa circoscrizione dove non lo parla nessuno_ sono tutti russi, polacchi, sudafricani, australiani e neozelandesi. Con Gary gli elettori si intendono perfettamente a gesti e suoni gutturali. Se parlasse bene inglese come l’iraniana Nahid non lo capirebbero. La circoscrizione è quella di Shepherd’s Bush, quella con la fermata del tubo che si chiama Shepherd’s Bush Green. Ve l’immaginate a Milano una fermata del metrò che si chiami così? Duomo - Cordusio - Prato del Cespuglio del Pastore - Cadorna...

Intanto a Roosevelt Island era ancora notte fonda e la Raffa consolava Mauro per la sua ennesima eiaculazione precoce. D’altronde non si poteva avere tutto dalla vita: la Raffa amava Mauro e ormai non poteva più sopportarmi, ma inevitabilmente rimpiangeva quando la mia nerchia possente le riempiva la caverna per intere mezz’ore prima di irrigarla. Chissà perché, si chiedeva, il pene aveva tanti nomi femminili – minchia, fava, nerchia – e quello ammosciato del reporter newyorchese somigliava addirittura a una peonia. In compenso, era ora la gioia a riempirle il cuore, mentre aiutava quell’uomo moralmente corrotto dalla pornografia e reso sessualmente disabile dall’eccesso di masturbazione ad accettare di vivere la sua sessualità, e lui la ricambiava accettando perfino di lasciarsi tingere i capelli di rosso Ferrari in omaggio al di lei eroe Michael Schumacher.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Mauro Suttora ha detto...

sono passati 10 anni