NYLON!, capitolo 17.
Il candido magnate indo-orobico John Patel era da poche ore atterrato a Orio al Serio quando dovette re-imbarcarvisi per Ciampino con una lampadina. Da parte mia proseguî verso Londra con Abigail che si trasferiva in Scozia, e di ritorno verso casa mi rilassai scrivendo una lettera a un mio vecchio conoscente australopiteco esperantomorfono.
Carissimo Albergo, non ci crederai! Venerdì scorso sono andato all’assemblea dei locali Lib-Dem per scegliere il PPC, cioè il nostro candidato alle elezioni parlamentari dell’anno prossimo nella mia circoscrizione. Era la mia prima volta, anche se sono iscritto da anni ma prima ero in Scozia e non c’era stata una occasione analoga. Ebbene, tutto ciò per dirti che nelle loro primarie usano il tuo sistema elettorale australiano! Infatti nella scheda bisognava indicare in ordine di preferenza i quattro candidati. Come anticipato in NYLON!, ho votato Gary per conoscerlo personalmente (e perché mio complice in un nostro piano segreto di infiltrarci nei radicali italiani senza farlo sapere tramite il loro forum, eccetera), ma non sapevo di poter dare una seconda, terza e quarta preferenza. Così ho dato la seconda a Nahid (vedasi sempre NYLON!) per averla conosciuta almeno per telefono. Non conoscevo in alcun modo gli altri due. Me ne pentirò amaramente! I fatti si svolgono così ogni candidato non può essere presente in sala mentre un altro concorrente svolge la sua presentazione. Questo perché potrebbero copiare le risposte alle perniciose domande degli astanti (il tutto è monitorato da un paio di funzionari del partito centrale), insomma i disgraziati sono proprio sottoposti a un esamino scolastico. Perciò mentre parla un candidato gli altri tre sono confinati in una stanzetta attigua. Proprio perché sono andato lì già con le idee chiare su come votare, non me ne frega niente di ascoltarli, perciò vado nel cesso a pisciare la birra, esco a fumare una svaporetta e nel rientrare sosto nella stanzetta attigua dove sono confinati tre candidati mentre in sala parla il quarto, un lungo pirlone dall’aspetto saputello, una sorta di Cappattezzone geneticamente modigonfiato. Nella stanzetta saluto Gary confermandogli la mia prima preferenza e conosco personalmente Nahid rassicurandola della mia seconda preferenza, quando entra in scena questa meraviglia della natura non più di venticinquenne in minigonna e tacchi a spillo. Ma voi pakistane non sareste supposte di portare il corano sotto la burka?
- Difficile, facendo di mestiere la danzatrice del ventre al Suk di Leicester Square
Norsheen detta Kiki aveva parlato per prima, quando non ero ancora arrivato. Mi spiace, le dico, non aver potuto ascoltare il tuo intervento. Niente paura, fa lei, te lo ripeto subito qui in udienza privata. E rapidamente cambiatasi davanti a me nell’abbigliamento ventridanzante, rappeggiando mi snocciola il suo discorsetto in perfetto esperanto
- This constituency is winnable and I believe that together with local party members I can make this happen! I want to represent you as the first Liberal Democrat MP for Ealing Acton and Shepherd’s Bush. We now have a solid base but we need to make inroads into areas where we are currently weak. We need to prove that we are the clear challengers to Labour and squeeze the Tory vote. We have successfully done this in Brent East where I was previously the Liberal Democrat candidate and I think this is clearly possible here. Please give me the opportunity to help you make this a Liberal Democrat constituency!
Minchia che svenimento di ragazza mozzafiato. Questa ha le gambe fatte come si deve, altro che Naomi Campbell. Le tette altrettanto piccoline, vabbe’, ma per farle crescere basterebbe lavorarci sopra massaggiandole pazientemente, mentre alle gambe storte non c’è rimedio. Ciao Albergo, te lo saluto ossequiosamente, fammi sapere in privato sul forum se sei finalmente riuscito ad avere rapporti prematrimoniali con Sara. PS Per la cronaca è stato nominato Gary, con soli due voti di preferenza sul pirlone.
A Londra penetrando Capezzone fui interrotto da Marco Cappato.
- Sono Marco Cappato
Tutti - Bastaaa!
Granzotto - Grazie. Stavo dicendo che a Londra penetrando Capezzone, interpretato da Marco Cappato, osai indagarlo sul fato di Olivier Dupuis.
- Che ne è di Olivier Dupuis?
- Boh, liquidato con una letterina come tanti altri. Perché me lo chiedi?
- Mah, peccato, mi sembrava un tipo in gamba, non un Rutelli qualsiasi. Poteva tornare utile con quel che succede in Cecenia. E nel Laos, e in Tibet. Investimenti politici a lungo termine, invece dell’italiota politichetta domenicale
Ingelosito Capezzone si inarcuì e inasprì - E cosa ti fa pensare che fosse un tipo in gamba?
- Beh, per esempio, a parte la Bonino era l’unico che di fianco mi dormiva tranquillo mentre li portavo a 170 all’ora sulle strade macedoni. Ci si divertiva mica male con le multe per eccesso di velocità in Macedonia. Tanto le pagava il partito
Mi lasciai sfuggire. Merda, mi ero tradito. Erano sempre i rapporti sessuali a tradirmi, anche se di solito erano quelli di mia moglie. Fockoff, adesso Capezzone mi aveva scoperto
- Tu non sei Roberto Granzotto, sei Michele Boselli!
- No, no, ti giuro che sono Roberto Granzotto. Michele Boselli non è che il mio biografo non autorizzato
Il Capezzone addormentandosi finse di credermi mentre nella Ferrari lo portavo a 170 all’ora sulla A4 verso Heathrow. Quivi scaricatolo proseguî per Ascot, dove avevo appuntamento con Jarno per l’ultimo gran premio prima che il famoso ippodromo chiudesse per i prossimi diciannove mesi causa lavori di ristrutturazione. No, non che Jarno si fosse dato all’ippica, quello casomai avrebbe dovuto farlo Briatore, ma abitava lì vicino a Binfield per via della sede Renault F1 a Wockingham. Perciò ad Ascot ci si incontrava spesso per cuccare le ninfomani posh ladies upper class in ridicoli cappelli lui ci metteva il suo fascino di pilota di F1, io ci mettevo il fascino della Ferrari che mi invidiava perché non riusciva che a passare da una Renault a una Toyota. E siccome proprio per la prossima stagione con la Toyota avrebbe dovuto trasferirsi a Colonia, ci salutammo e salutammo Ascot. Ci augurammo il meglio e ci augurammo anche che Briatore reincontrasse le gambe storte e tette piccole affinché la violenta proprietaria lo menasse di brutto come sua abitudine.
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