(i capitoli precedenti: qui il primo e qui il secondo)
Dovete sapere che per tenersi in forma a sessant’anni il presidente del consiglio commendator Cappato Brambilla si esercita col suo stretto collaboratore Crocicchio in maniera analoga all’ispettore Clouseau col suo assistente orientale in un bel film dei vostri tempi, la Pantera rosa. Crocicchio tenta di aggredire Cappato in tutti i modi, frequentemente col lancio di oggetti pesanti quali busti in marmo di sé stesso e del leader, con notevoli danni a Palazzo Chigi, per le riparazioni permanenti del quale è stato istituito un fondo speciale della Protezione civile.
Cappato si difende come può dalla furia omicida del suo più stretto collaboratore, l’esercitarsi col quale gli ha permesso però di sopravvivere ai numerosi attentati che comporta la sua responsabilità, tanto che negli ultimi 25 anni è sfuggito a centinaia di tentativi di cappaticidio ad opera dello sfigatissimo sicario Londradical che nel tormentato processo ha ucciso miliardi di incolpevoli altri animali in tutto il mondo. Si tratta di una vicenda ben nota sulla quale è già stato scritto molto, ma mai abbastanza, ed ecco perché siamo nuovamente, mestamente, ad occuparcene con l’arrivo a Palazzo Chigi del presidente esperantista Giurgiu Paganu. Intercettato in pieno torace da un busto volante tirato da Crocicchio, l’accademico moldavo se la caverà con qualche costola fratturata, commentando l’incidente col potere di sintesi della sua abituale esclamazione – Merdon!
Archiviato Paganu, gli impegni del premier per la giornata prevedono:
h 11. Palazzo Chigi. Incontro di carattere asessuato col ministro Checca Pavone sulla bozza di decreto per lo sblocco dei finanziamenti della cassa del mezzogiorno per il restauro del ponte sullo stretto e della monarchia
h 13. Palazzo Chigi. Pranzo di lavoro di carattere bisessuale con le opposizioni
h 16. Padova. Incontro di carattere omosessuale col ministro dell’interno Tosoni per inaugurazione esposizione fieristica universale del sado-maso gay.
h 18. Bocca di strada. Incontro clandestino di carattere eterosessuale con la nobildonna Concetta Quattrotetta Granzotto
h. 21. Via della Panetteria. Debriefing di carattere pansessuale con S.E. il ministro plenipotenziario del consiglio di presidenza del senato del transpartito radicale transnazionale nonviolento, etc.
h. 00. Seduta di pranoterapia di carattere transessuale chez Miss Welby
Arriva finalmente l’ora di pranzo e Cappato ordina alle cucine di servire direttamente il ministro Checca Pavone agli ospiti delle opposizioni, che gradiscono affamati e formulano una proposta bipartisan per l’istituzionalizzazione di un evento che incarna lo spirito di collaborazione di maggioranza e opposizione unite nel cannibalismo ministeriale per il bene del Paese. Partenza per Padova, col solito Crocicchio ma anche Suttora che gli sta incollato registrando orari, abitudini, dettagli del velivolo e del personale di scorta, e non può fare a meno di notare che tra Cappato e il ministro Tosoni sembra esserci del tenero, ma in realtà mentre finge di corteggiarlo il premier sta freddamente calcolando quanti esponenti dell’opposizione potrebbe sfamare sacrificando un cotanto ministrone.
Conclusa frettolosamente la cerimonia di inaugurazione Cappato è presto libero di dileguarsi verso Bocca di strada dalla nobildonna Concetta Quattrotetta Granzotto che lo attende sbrodolante, possederla selvaggiamente sotto gli occhi del fido Crocicchio eretto e turgido come un suo busto e di Suttora che con malcelato disagio si rivolge al premier:
“Sciur commenda, mi rodo dall’invidia perché non sono mai riuscito a trombare l’ambitissima nobildonna Concetta Quattrotetta Granzotto e tutte le mie ex mogli sapevano quanto mi sarebbe dannatamente piaciuto togliermi lo sfizio. Permette?”
Cappato: “Se è per fare dispetto alle ex mogli non posso che comportarmi da gentiluomo solidale. La prego, si introduca nella nobildonna Concetta Quattrotetta Granzotto e ci resti pure tutta la notte. Io torno a Roma da Pannella. A domani”.
Suttora fu costretto a scegliere: stare incollato a Cappato per cogliere il momento migliore per farlo fuori, oppure coronare il suo sogno erotico di possedere una nobildonna con quattro tette. Potremmo non sapere mai cosa scelse di fare, a meno che io non lo scriva, ma a questo ci devo pensare. Nel frattempo Bob Granzotto, che come si è potuto dedurre è stato piantato dalla nobildonna Concetta Quattrotetta Granzotto che non aveva nessuna intenzione di trasferirsi per mesi nelle Montagne dei Rospi Mutanti, ebbene Bob Granzotto nelle montagne tra i rospi ammazzava il tempo sfogliando un giornale che aveva trovato abbandonato lungo il cammino. In prima pagina il suo trionfo:
SUTTORA CONDANNATO IN CASSAZIONE
Il giornalista playboy dovrà pagare gli alimenti anche alla sesta ex moglie. Il vittorioso divorzista Granzotto ottiene per Madonna anche il gigantesco ranch di Farmville. Il radicale Cappato: “Giusta sentenza”. Capezzone accusa: “Magistratura eversiva”.
Poco lontano da quelle montagne del bellunese, a valle Londradical proseguiva nella lettura della monumentale biografia di Granzotto opera del Cominelli:
Nel 1966 non accadde alcunché. Nel 1967 il Granzotto si trasferisce con la famiglia da Milano a Pordenone, l’antica Portus Naonis e moderna Porno Eden, per la precisione in viale Michelangelo Grigoletti, il pittore nato a Rorai Grande di Pordenone il 29 agosto 1801 da Teresa de Michieli ed Osvaldo Grigoletti. La sua è una famiglia rurale e numerosa, legata in modo particolare al clero medio. Vista la sua inclinazione alla pittura, negli anni '20, con l'aiuto di uno zio parroco, si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia. A quei tempi l'accademia era diretta da Leopoldo Cicognara, teorico e convinto assertore delle idee neoclassiche e molto amico di Antonio Canova. Grigoletti, quindi, compie gli studi in un momento in cui Venezia è in crisi per la fine della Repubblica, e questa crisi si fa sentire anche nel campo artistico in cui le teorie neoclassiche non riescono ad affermarsi, visto l'indirizzo pittorico che la città aveva avuto nel corso dei secoli. Comunque, nei disegni del Grigoletti, queste nuove teorie sono ben visibili, basti guardare gli studi di nudo e i particolari anatomici, eseguiti in modo "accademico" per vari anni, e la neoclassica opera d'esordio "Giove che accarezza Amore" del 1824. Grigoletti contemporaneamente si avvicina anche alla pittura romantica che sente più congeniale nella manifestazione di sentimenti interiori, colori più tenui, paesaggi più dolci, chiaroscuri più delicati, sguardi languidi. Per la sua formazione pittorica romantica concorrono più fattori: l'incontro con alcuni maestri dell'epoca, tra cui Hayez, ed i suoi viaggi. Quello compiuto a Roma, come studio, gli serve per conoscere l'opera degli artisti romani e per completare la sua cultura pittorica. Da questo momento, gli anni trenta, le committenze si susseguono in modo vertiginoso, sia dalle città italiane che dall'estero. Dipinge di tutto: dalle Pale d'altare, come l'assunta nella cattedrale di Esztergom in Ungheria, del 1854, sette volte più grande di quella di Tiziano, ai ritratti di nobili, ai paesaggi. Diventa famoso e in circa quarant'anni di attività dà vita ad alcuni dei ritratti più splendidi dell'Ottocento italiano: Il ritratto dei Genitori, La famiglia Fossati, Andrea Galvani, Virginia Saltorelli, I due Foscari, la Signora Bianca F., non sono che una piccola parte della produzione pittorica in cui il maestro è riuscito a cogliere psicologicamente l'espressione e le caratteristiche di ogni singolo personaggio. Suoi allievi dell'Accademia sono stati Giacomo Favretto, Federico Zandomeneghi e Tranquillo Cremona. Muore a Venezia l'11 febbraio 1870.
2 commenti:
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