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L'elettrizzante chirurgia del cazzo
Un gruppo di coraggiosi chirurghi taiwanesi guidati dal dottor Vincent Tsai dell'Istituto di ingegneria biomedica ha sperimentato sui propri stessi cazzi - in mancanza di volontari - la massima potenza elettrica consigliabile nell'elettrochirurgia del pene, una tecnologia usata per rimuovere nei, verruche e bitorzoli dai piselli. Il loro rapporto finale, intitolato Determinazione della resistenza elettrica del pene umano e implicazioni nella sicurezza dell'elettrochirurgia del pene è il frutto dell'idea di applicarsi degli elettrodi sui rispettivi piselli di diverse dimensioni (in base alle quali varia l'impedenza) e dato via al voltaggio, senza anestesia, per verificare a quale livello la corrente potesse danneggiare i tessuti nervosi e vascolari necessari alla funzione erettile. Risultato: "Vorremmo ricordare ai nostri colleghi che dovremmo stare attenti con l'elettrochirurgia, il cui potenziale danneggiamento dei tessuti erettili non può essere sottovalutato" ha detto il dr Tsai, consigliando di usare voltaggi più bassi e per periodi minori di tempo, oppure semplicemente abbandonare la tecnica a favore della più moderna chirurgua laser, e ha concluso rassicurando che nessun pene è rimasto danneggiato nel corso dell'esperimento... Fox
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