Margaret Mead è stata una celebre antropologa statunitense e anche un personaggio fuori dall'ordinario, condusse infatti una vita intensa e all’insegna dell'anticonformismo. Durante gli studi conobbe uno studente di teologia, Luther Cressman, che sposò nel 1923. Sognava di avere una famiglia numerosa, ma sfortunatamente le venne comunicato che non poteva avere figli. Nel 1925 si recò a Ta'ū, isola samoana, dove si dedicò allo studio delle adolescenti. Tornò nel 1926, scrisse il suo primo libro (Coming of Age in Samoa), che venne tradotto in molte lingue e nel quale la Mead, tra le altre cose, concludeva che il disagio adolescenziale era appreso e non naturale e che era originato da aspetti culturali e non biologici.
Nel 1928 divorziò e sposò uno psicologo neozelandese, Reo Fortune. Si trasferirono entrambi in Nuova Guinea, dove la Mead si dedicò allo studio dello sviluppo dei bambini e dei comportamenti degli adolescenti della popolazione dell’isola di Manus. Nel 1935 pubblicò Sesso e temperamento, basato sulle ricerche condotte in Nuova Guinea su tre popolazioni primitive: gli Arapesh, i Mundumugor e i Tchambuli. In questo come in altri lavori successivi, affermò che i ruoli sessuali differivano fra le diverse società ed erano molto più influenzati da aspetti culturali che non da quelli biologici. Nel 1936 si recò con il terzo marito, l'antropologo Gregory Bateson, a Bali. Nel 1942 pubblicò un libro, Balinese Character: A Photo Analysis, scritto con il marito Gregory, nel quale fece ampio uso di documenti fotografici apportando in questo modo un’innovazione negli studi antropologici. La seconda guerra mondiale interruppe i suoi studi nel Pacifico: nel 1944 fondò con Ruth Benedict l’Institute for Intercultural Studies. Nel 1953 tornò sull’isola di Manus per analizzare i cambiamenti avvenuti in seguito all’esposizione con altre culture e scrisse il libro New Lives for Old.. Nel 1959 pubblicò il libro An Anthropologist at Work: Writings of Ruth Benedict, uno studio sulla sua collega Ruth Benedict. Nel 1972 scrisse invece la sua autobiografia, Blackberry Winter.
Allieva di Franz Boas, sosteneva l'idea di un approccio scientifico in linea con quello allora dominante negli Stati Uniti, fortemente incentrato sulla ricerca etnografica di tipo particolaristico, con grande cautela nelle comparazioni tra diverse culture e nelle teorizzazioni generali. Considerato fondamentale era l'approfondimento storico dell'evoluzione di ogni singola cultura, considerata irriducibile alle altre. In realtà Mead, fin dalla famosissima ricerca nelle isole Samoa, seguì un metodo non pienamente in linea con questi propositi: scarso approfondimento storico e continui paralleli tra l'esperienza adolescenziale in America e quella da lei studiata delle giovani samoane. Inoltre, anche grazie alla sua formazione studentesca, sempre rilevante fu l'apporto di concetti della psicologia. Di conseguenza, assieme a Ruth Benedict, viene considerata principale esponente di una corrente di studi definita studi di cultura e personalità. In seguito si occupò di studi di genere, e fu tra le prime a sostenere il carattere di costruzioni culturali dei ruoli basato sul sesso.
La ricerca più celebre ed importante di M.Mead fu L'adolescenza in Samoa, nella quale sosteneva che le difficoltà personali incontrate dalle adolescenti occidentali (americane in particolare), non sono universali e necessarie, ma contingenti e generate prevalentemente dalle costrizioni e dalle imposizioni che gli elementi più tradizionalisti e moralistici della cultura americana impongono. Le adolescenti samoane, al contrario, sarebbero lasciate libere di giungere alla maturità fisica, identitaria, sessuale, sociale, senza condizionamenti eccessivi, e non soffrirebbero delle crisi e delle difficoltà incontrate dalle occidentali. Queste tesi ebbero grandissima risonanza negli Stati Uniti, e furono duramente contestate da parte dell'opinione pubblica. D'altra parte Mead rimase fino agli anni sessanta un personaggio pubblico notissimo e fervente paladina dei valori progressisti, anti-autoritari e anti-discriminatori. Margaret Mead scrisse 44 libri e più di mille articoli pubblicati in diverse lingue. Morì a New York il 15 novembre 1978
Nessun commento:
Posta un commento