Vittorio Mezzogiorno è stato un attore italiano che visse a Napoli insieme alla sua famiglia, tra Riviera di Chiaia e viale Regina Elena, il salotto buono della città. Studente modello del liceo Umberto, sognava di diventare campione del ring; il pugilato fu una passione che lo accompagnò per tutta la vita. Frequentò Medicina per un anno, poi passò a Giurisprudenza. Nel periodo universitario, per pura curiosità intellettuale, fa le sue prime esperienze di palcoscenico con il Teatro S, recitando in lavori di Beckett e Ionesco. Approfittava delle ore di studio per impostare la voce e perfezionare la propria dizione. Per interminabili pomeriggi e anni accademici, la famiglia lo udì declamare drammaticamente lunghi capitoli di storia del Diritto e sequele di commi del Codice Penale. Solo più tardi, dopo aver recitato per due intere stagioni (1966-67, 1967-68) nella compagnia di Eduardo De Filippo, e dopo essersi laureato, finirà per riconoscere la propria vocazione di attore. Nel 1969 incontra l'attrice Cecilia Sacchi: i due recitano assieme in Le donne di Aristofane, nel Teatro Greco di Segesta, in Sicilia. Con Cecilia si stabilisce un rapporto personale saldissimo, coronato con il matrimonio e la nascita di Giovanna, il 9 novembre 1974. Trasferitosi a Roma, per qualche tempo si dedica ancora al teatro; sarà in compagnia con Lauretta Masiero e i fratelli Aldo e Carlo Giuffrè, poi con Gianni Santuccio, Gianrico Tedeschi e Mario Scaccia, in cooperativa con Flavio Bucci, Stefano Satta Flores, Cristiano Censi e Isabella Del Bianco. Dopo l'esordio con Michele Placido (Indagine su una rapina per la regia di Gian Pietro Calasso), partecipa in televisione al primo ciclo (1965) della serie di telefilm Le avventure di Laura Storm, con Lauretta Masiero, e - due anni dopo, nel 1967 - alla realizzazione de La fiera della vanità, sceneggiato televisivo diretto da Anton Giulio Majano. Con il film Cecilia - Storia di una comune anarchica di Jean Louis Comolli nel 1975, debutta nel cinema. Proprio nel momento di massima popolarità della sua carriera, raggiunta grazie al ruolo di Davide Licata nelle fiction televisive "La Piovra 5" e "La Piovra 6", Vittorio Mezzogiorno scompare a Milano il 7 gennaio 1994, stroncato da un male incurabile.
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