Il pantastivale

Chiunque sia la/lo stilista di moda che sta cercando di rilanciare come alla moda i "pantastivali" di 42 anni fa (credo il capofila sia Ungaro ma non ne sono sicura e comunque ci sono complici altri delinquenti dell'industria) andrebbe preso, torturato, sgozzato, squartato, macellato e i resti dati in pasto ai porci, con le mie sentite scuse ai porci.

Ma dico io, esiste qualcosa di meno elegante ed anti-sesso di questa schifezza qui di fianco? Ma questi "stilisti di moda" non si potrebbe - come misura alternativa meno cruenta dell'impiccagione associata a impalamento e crocifissione -, condannarli ai lavori forzati in fabbrica, o in un call-centre, o a zappare la terra?

Tanto, di fatto, un contadino che la domenica va a pescare nel fiume indossa stivali più eleganti. L'industria della moda la facciamo governare dalle operatrici di call-centre e quanto agli operai li ricicliamo come boia esecutori degli "stilisti di moda", con stipendio centuplicato e benefit supplementari per i più cruenti..

Insomma, cari "stilisti di moda", bisognava pur dirvelo: o andate a lavorare come tutti i poveri cristi che si consumano le scarpe di plastica per arrivare alla fine del mese oppure andate a cagare.

Ma poi, vi chiederete, chi promuoverà il famoso "made in Italy"? Dimenticate che abbiamo ben nutrito i porci


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