Doppio intervallo musicale con gli scozzesi Texas di Sharleen Spiteri (Halo qui di sopra e In our lifetime in fondo al post) per la doppia ricorrenza della liberazione del poeta Piergiorgio Welby, attivista per il diritto a una morte dignitosa, e la nascita di questa sua nipotina segreta, vostra venerata Miss Virginia Welby, il cui pur singhiozzante blog dopo cinque anni è stabile su un pagerank 5 con oltre mille visite al giorno. Ma bando alle autocelebrazioni per ricordare invece il sommo poeta con alcuni brani selezionati da Ocean Terminal e dedicati a un suo tema ricorrente:

Questo amore non lo avevo cercato nelle corse convulse tra bar polverosi, nei caffè serviti in tazzine più sporche dei cessi alla turca e appartamenti anneriti dal fumo e dall'ombra del gasometro in disarmo. Non c'era spazio per guardare gli occhi o il culo di una donna, ma lei mi ha lasciato la scelta dei tempi; è tornata la FICA... (pagina 18)

A che cazzo serve uscire dalla fica se poi, appena hai raggiunto l'età della ragione, non fai altro che passare il tempo a inventarti stronzate per rientrarci dentro? (pagina 30)

... una fica diversa da quella della moglie, una fica metafisica, ultraterrena, una fica che succhia, tira, spinge, spreme le ultime gocce di un desiderio esausto, una fica che faccia gonfiare i coglioni secchi.

E con questa notevole fica siamo solo a pagina 37, per oggi basta fica e concludo con un altro tema ricorrente nell'eutanasico bardo, con tanti auguri di buone feste a tutti.

... è già la vita, la vita vera. La odio ma mi affascina, più cerco di evitarla e più mi coinvolge con le sue storie insensate, con le sue elucubrazioni da vecchia pazza seduta da sempre sugli scalini metafisici di universi contraddittori e incomprensibili, ruffiana assorta nei suoi maneggi improbabili, spudorata bestemmia nascosta dietro la parola DIO.

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