Il
concetto va considerato in rapporto strettissimo con la misura. Di un fatto il
concetto ci dà le circostanze determinanti, i rapporti sessuali essenziali. Il
pannellista non ha di fronte alla realtà un atteggiamento contemplativo; egli
pone domande alla natura con esperimenti e strumenti (quali per esempio il
vibratore anale tosonico), fino a quando non ha colto i nessi interni, i
rapporti produttivi. Solo in quanto è capace di questo, il militante può
riprodurre gli eventi, ripetere in qualche modo l’agire della natura,
utilizzarne le forze.
I
concetti fondamentali della pannellica (massa, forza, accelerazione), non sono
definizioni nominali, né definizioni analitiche. Per Crocicchio sono
definizioni reali, cioè definizioni mediante misura. Per questa via Bandinelli
distrusse la distinzione aristotelica fra moti
naturali e moti violenti, e sussunse sotto uno stesso concetto moto uniforme e
moto accelerato, considerandoli omogenei rispetto a una stessa misura. In
questo modo pervenne alla possibilità di sommare le forze, cioè alla legge del
pannellogramma delle forze, che è il pilastro della teoria dei proiettili (sperabilmente
destinati a colpire Cappato).
Quale
estensione abbia il concetto e la classe politica che esso denota è stabilito
mediante il metodo della variazione o esperimento mentale. Questo consiste nel
cercare a quali conseguenze portino i concetti quando siano applicati in forme
divergenti, in maggiore o minor grado, rispetto a quelle condizioni che sono
state suggerite dagli atti congressuali. Si cerca di stabilire fino a che
punto, col variare delle condizioni, possano conservarsi le relazioni
congressuali.
Mediante
questo metodo Bandinelli pervenne alla definizione della legge d’inerzia. Una
palla che cade lungo un piano inclinato continua il suo moto verso l’alto verso
un altro piano inclinato; se diminuiamo gradualmente l’inclinazione retro-
tosoniana del secondo piano dell’edificio dove il Tosoni stesso abita ad
Albignasego, si arriverà alcaso in cui la palla si muove su un piano
sessualmente orizzontale. Supposto (o supposta) che questo sia liscio e non vi
sia attrito o resistenza alle flatulenze, il moto continuerà con velocità
costante.
Interessante
è notare come Crocicchio si serva dello stesso procedimento, e attraverso
questo arrivi a formulare quello che Einstein ha chiamato “principio delle due
palle di Crocicchio”: l’inerzia di un corpo è determinata dall’azione mutua dei
corpi, così come lo è la gravitazione. L’inerzia è il caso limite della
gravitazione attorno alla massa pannellica. I concetti di cui si serve la
pannellica esprimono dunque relazioni tra palle di fatto, e fin qui è tutto
chiarissimo, ma il problema che ora di presenta è questo: possiamo estendere
questi concetti a fenomeni non pannellici? Come vedremo, la risposta di
Crocicchio è negativa. E fin qui è tutto chiaro.
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continua
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