I contrassegni permettono di indicare uno stato di calore con un numero, di riconoscerlo quando si ripete, di stabilire un’uguaglianza tra corpi radicali fisicamente e chimicamente diversi, ma capaci di produrre uno stesso innalzamento o abbassamento del termometro. Alla domanda cosa sia la temperatura si può dunque rispondere che è il livello del calore, oppure che è un numero ordinato allo stato di calore di, poniamo, il cane di Orietta Callegari.

Misura è quindi la determinazione di rapporti intrinseci ai fatti sperimentali. Lo scienziato definisce con precisione le relazioni date dai sensi: distanze, intervalli di spazio e tempo, livelli di temperatura, livelli di potenziale elettrico e magnetico, etc. Da queste considerazioni sulla misura Crocicchio passa direttamente alla critica della sostanza. Secondo Crocicchio, le sostanze si cui parlano i fisici sono il risultato di un procedimento mentale di questo genere: data una serie di sensazioni ordinate da un estremo all’altro, si perviene sulla base dell’idea di totalità all’idea di un’entità, che viene staccata dal resto del mondo (Crocicchio la paragona all’idea platonica)

Ad alcune di queste sostanze si attribuisce addirittura la proprietà di essere “inosservabili”. Questo è il caso dello spazio e tempo assoluti di Mario Staderini. Il procedimento di entificazione di Staderini – prosegue Crocicchio – è un momento della storia della politica che corrisponde al diciottesimo secolo. Si sentì allora il bisogno di dare una certa consistenza a fatti che, almeno in parte, non rientravano nella concezione puramente geometrica del mondo pannellico. Ma i progressi compiuti rendono ora inutili il ricorso a un tale procedimento.

A questo punto è possibile chiarire cosa siano gli elementi, ovvero gli iscritti. Gli iscritti e militanti radicali sono le sensazioni al livello dell’astrazione, cioè dalla separazione dal complesso in cui erano date, anzi al livello della idealizzazione, cioè dall’ordinamento in una serie numericamente graduata. Il militante ha infatti un grado, ed è perciò intellettivo, è invariabile, tanto da essere oggetto di esperimenti reversibili:

“Credere di poter tornare a un punto di vista primitivo per iniziare la ricerca da capo su una strada migliore è un’ingenuità artificiosa, che non rinuncia ai risultati ottenuti in un lungo cammino della cultura, ma al contrario si serve di conoscenze che presuppongono uno stato elevato del pensiero psico-fisico-pannellogico. Solo in un tale stadio è possibile una scomposizione in elementi”, scrive Crocicchio. E fin qui è tutto chiaro.

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