ESULI RADICALI
(liberamente
ispirato a James Joyce)
Personaggi
RICCARDO
CAPPATOSONI, scrittore
ORIETTA BERTA
CALLEGARI IN CAPPATOSONI, sua moglie
ARCICROCICCHIO
CAPPATOSONI, loro figlioletto di otto anni
ROBERTO
GRANZOTTO-BORDIN, giornalista
BEATRITA
BERNARDINI, sua cugina, maestra di musica
BRIGIDA
BONINO, vecchia domestica della famiglia Cappatosoni
Nel salotto di Riccardo Cappatosoni,
sul davanti, a destra, un caminetto con basso parafuoco. Sopra la mensola del
camino uno specchio con cornice dorata. Dietro, verso il fondo, una porta a due
battenti che conduce alla sala da pranzo e alla cucina. Nella parete di fondo,
a destra, un uscio, che dà nello studio, a sinistra di questo, una credenza, e
sopra di essa, appeso alla parete, un disegno a carboncino, raffigurante il
ritratto di un giovine. Più in là, a sinistra, una porta a vetri che conduce in
giardino. Nella parete di sinistra una parete che dà sulla strada. Più avanti,
nella stessa parete, una porta che dà accesso all’atrio e alla parte superiore
della casa. Tra finestra e porta, piccola scrivania a ridosso del muro.
Accanto, una sedia a vimini. Nel mezzo della stanza una tavola tonda con delle
sedie intorno avvolte in un panno verde sbiadito. A destra, sul davanti, un
tavolino con accessori per fumare, un seggiolone e una sedia a sdraio. Stuoie
davanti al caminetto e alla porta. Pavimento a parquet. La porta a vetri che dà
sul giardino e l’altra a destra hanno portiere con frange ricamate, scostate a
metà. Il vetro più basso della finestra è rialzato, e sulla finestra pendono
pesanti costine di velluto. La persiana di fuori è calata giù, fino al livello
del vetro alzato. È un caldo pomeriggio di giugno, e la stanza è invasa da una
molle luce che a poco a poco dilegua.
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