Cooperazione tra i popoli in termini d'uguaglianza
(Articolo pubblicato in Kamcha Pont del 15-30 aprile 1993)

Il 36 Congresso del PR, tenutosi a Roma, Italia, dal 4 all'8 febbraio 1993, ha constatato che nel contesto delle guerre, della violenza e della miseria nel mondo urge dare vita al PARTITO TRANSNAZIONALE. In questo e nei prossimi numeri pubblicheremo estratti del documento di lavoro del PR "Federalismo e nazionalita'" a cura di Olivier Dupuis per far conoscere gli obiettivi fondamentali del partito.

LA CRISI DELL'EUROPA

A quattro anni dalla caduta del muro di Berlino... molte delle nostre speranze si sono trasformate in incubi. Dalla Bosnia al Kossovo, dal Nagorno Karabak all'Iraq, ovunque imperano guerre o repressioni feroci. Percio' per molti gli ideali federalisti europei e l'obiettivo degli Stati Uniti d'Europa sono rissorti con nuova forza. Che la Comunita' europea stia attraversando una gravissima crisi non e' piu' un mistero per nessuno. Piu' incerta e' invece la consapevolezza della natura di questa crisi. Un certo atteggiamento, fatto di mistificazione e di disinformazione, ad opera dei governi e delle burocrazie nazionali da una parte, e dalla stragrande maggioranza dei mass-media dall'altra, rende oggi molto difficile, se non impossibile, all'opinione pubblica della C.E. e degli altri paesi europei capire la natura e l'ampiezza di questa crisi. Dal "no" al referendum danese al piccolo "si" al referendum francese per il Trattato di Maastricht, dalla recessione mondiale alla "riforma" dell'agricoltura europea e alla dimissione al GATT, dalle questioni nazionali al molteplicarsi, in Occidente, degli attegiamenti di intolleranza nei confronti dello straniero, dall'inadeguatezza delle misure per mettere fine ai conflitti militari alla contrapposizione religiosa ed etnica nell'ex-URSS, nell'ex-Jugoslavia ed in altri paesi, hanno reso ulteriormente difficile la comprensione della crisi che sta avvenendo nel processo di costruzione dell'Europa. Una crisi che non e', quindi, congiunturale, ma e' iscritta nel modello stesso alla base dell'insieme del processo di costruzione "comunitaria", ovvero quello fondato sul FALSO POSTULATO DEL PRIMATO DELL'ECONOMIA SULLA POLITICA, sul dogma che voleva che la convergenza delle economie dei paesi occidentali avrebbe portato quasi naturalmente all'unificazione politica del continente. Le misure di ristrutturazione all'interno dei propri paesi membri della CE hanno progressivamente indotto i cittadini, in particolare gli agricoltori o i lavoratori dei settori "vecchi" dell'industria a vedere nella Commissione europea il responsabile "de tous les maux". Da parte loro le istanze esecutive di Bruxelles hanno capito con molto - troppo- ritardo i richiami provenienti dal Parlamento europeo e soprattutto da alcuni gruppi federalisti, non ultimo il Partito radicale, per UN DRASTICO CAMBIAMENTO DI STRATEGIA.

URGE UNA RIFORMA che dia alla costruzione comunitaria solide basi democratiche secondo LE REGOLE DELLA DEMOCRAZIA E DEL FEDERALISMO CLASSICO, OVVERO LA DIVISIONE DEI POTERI, LA TRASPARENZA ED IL CONTROLLO DI QUESTI.
Il Partito Radicale aspira alla redazione e alla diffusione su larga scala della COSTITUZIONE DEI FUTURI STATI UNITI D'EUROPA

Olivier Dupuis

Vi ricordiamo che l'iscrizione al Partito Radicale e'diretta, essendo possibile il doppio tesseramento. La quota d'iscrizione puo' essere versata in persona alla sede del Partito Radicale a Sofia - ul. Sveti Naum (Traicho Kostov) 43, per vaglia postale allo stesso indirizzo, o a Varna - per iscritti della regione - tramite Svetoslav Slavcev, tel.44-67-50. Il coordinatore del PR per la Bulgaria e la Macedonia a Sofia e' il sig.Michele Boselli - tel.02/66-29-72. Per il 1993 la quota minima e' di 91 lv, essendo raccomandata dalla dirigenza del partito a Roma una quota di almento 125 lv o piu': per persone senza difficolta' economiche - 625 lv, per persone con redditi superiori alla media - 1250 lv, per persone ricche.

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