Federalismo e nazionalità, di Olivier Dupuis

1.4. Regioni transfrontiere

Un'attenzione particolare va anche data alle regioni "transfrontiere", ovvero a queste comunità etniche regionalmente concentrate che sono a cavallo di frontiere statali: come nel caso del Paese Basco, a cavallo di Spagna e Francia, la Krajina serba, a cavallo di Croazia e Bosnia. Per un approccio dinamico a queste realta' ci sembra utile soffermarci su un fenomeno connesso, in piena evoluzione, all'interno della Comunità europea. In essa in effetti, si assiste da alcuni anni ad una moltiplicazione di accordi diretti tra regioni (istituzionalmente riconosciute) di diversi paesi. Così per esempio tra la regione Provence-Cote d'Azure (Francia) ed la regione Piemonte (Italia), tra il Nord-Pas de Calais (Francia) e la Wallonia (Belgio), tra la Catalogna (Spagna) e la regione Sud-Pyréneé (Francia). Evoluzione alla quale la Comunità europea ha dato un primo, anche se debolissimo, riconoscimento, inserendo nel Trattato di Maastricht (articolo 198), una nuova figura istituzionale (consultiva) di rappresentanza di queste entita' regionali. Al di fuori della Comunità europea, e' da notare la cooperazione interregionale Alpe Adria tra la regione Friuli-Venezia Giulia, la Slovenia e la regione austriaca confinante.

Oltre all'handicap rappresentato dal ruolo ancora del tutto insoddisfacente dato alle regioni nella costruzione e nell'architettura europea, la questione delle regioni transfrontiere si scontra anche con l'esistenza, in alcuni paesi, in particolare negli stati a tradizione giacobina (la Francia in primo luogo), di una architettura regionale (o più esattamente in questi casi "decentralizzatrice") costruita non su comuni sentimenti di appartenenza ma su criteri "tecnocratici", che, a malapena, nascondono, dietro presunte ragioni geografiche e economiche, una volontà dello stato centrale di ostacolare il riemergere di vere autonomie. In Francia, per esempio, con l'eccezione obbligatoria della Corsica, nessuna delle regioni (Paese Basco, Bretagna, Catalogna) nelle quali erano riemerse in questi ultimi decenni rivendicazioni di autogoverno e' stata inserita nell'architettura cosiddetta "regionale" dello Stato francese.

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