UN ESEMPIO DELL’ATTIVITA’ DELL’ICE

[da ITALIANI IN BULGARIA numero 8 del 8 dicembre 1997]

Il 17 e 28 novembre scorsi una missione di operatori italiani ha visitato Sofia per contatti operativi con promotori di progetti in ambito Phare

LA PARTECIPAZIONE delle imprese italiane al programma comunitario Phare per l’assistenza tecnica ai paesi dell’Europa centro-orientale, pur notevolmente migliorata negli ultimi anni, può essere ancora ulteriormente incrementate. L’ottimo risultato raggiunto dall’Italia nel 1996, anno in cui ha conseguito il primo posto tra i paesi fornitori con 95.5 milioni di ecu su un totale di contratti aggiudicati di 518.8 milioni di ecu, è infatti dovuto all’ottenimento di due importanti commesse in Bosnia-Erzegovina. Nel primo semestre dell’anno in corso, infatti, la performance del nostro paese è tornata su livelli non completamente soddisfacenti con un totale di aggiudicazioni pari a 6.9 milioni di ecu, notevolmente inferiore a quello ottenuto da Grn Bretagna (29.7 milioni), Belgio (27.2), Danimarca (17.5), Germania (16.1) e Olanda (15.2).

VA INOLTRE tenuto presente che la quota italiana è tradizionalmente maggiore nel settore delle forniture, mentre in quello dei servizi vi sono ancora larghi margini di miglioramento. Una delle strategie vincenti per incrementare ulteriormente la partecipazione italiana consiste nel favorire l’inserimento delle aziende con sufficiente capacità di know-how fin dalle fasi prodromiche di identificazione dei progetti, che poi seguiranno il complesso iter che li porterà all’eventuale concessione del finanziamento da parte comunitaria. È indiscutibile infatti che le imprese che intervengono, anche congiuntamente ad aziende locali, presso le autorità dei paesi beneficiari con suggerimenti e proposte di soluzione tecnica che facilitino la messa a punto dei diversi progetti avranno maggiori possibilità di superare le procedure di selezione e di aggiudicarsi i contratti.

LA MISSIONE IN BULGARIA aveva per l’appunto la finalità di consentire l’instaurarsi di contatti operativi tra le imprese italiane e potenziali partner locali che hanno valutato o stanno considerando la possibilità di preparare progetti suscettibili di essere finanziati, almeno in parte, con fondi Phare. I settori prioritari sono indicati dall’ufficio ICE do Sofia sono Trasporti, Ambiente, Energia, Telecomunicazioni, Agricoltura e Turismo.

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