PRODI NON FA DANNI

[da ITALIANI IN BULGARIA numero 13 del 2 marzo 1998]

I lettori più sarcastici potrebbero ironizzare che di questo numero avremmo potuto cambiare la testata in PRODI IN BULGARIA, tanto è lo spazio che dedichiamo alla visita lampo del primo ministro a Sofia del 24 febbraio scorso

MA NON POTEVAMO ignorare questo evento e a Prodi deve essere riconosciuto il merito di essere stato il primo capo di governo italiano a degnarsi di visitare questo paese, come è stato ampiamente sottolineato dalla stampa bulgara. A conferma che la nostra linea non ha pregiudizi, certifichiamo che il sole splendeva su Sofia nonostante la presenza di Prodi, a differenza di quanto avvenne con la visita di Scalfaro che evidentemente è dotato di maggiori poteri. Ciò che invece non cambia mai è l’atteggiamento strafottente nei confronti del contribuente della concessionaria radiotelevisiva RAI. Così come avvenne con Scalfaro il 28 ottobre scorso, anche in questa occasione il Tg1 ha inviato una troupe a Sofia (quanto costa?) per intervistare Prodi sul solito malinconico teatrino della politica interna italiana, chiedendogli una replica all’ultima dichiarazione di Bertinotti… Non una parola sugli incontri con il presidente Petar Stoyanov, il primo ministro Ivan Kostov, il presidente del parlamento Yordan Sokolov, non una parola su cosa diavolo sia venuto a fare Prodi in Bulgaria accompagnato da una sessantina di uomini d’affari. Ben diversa l’attenzione riservata alla visita dalla televisione nazionale bulgara: entrambi i canali vi hanno dedicato lunghi e particolareggiati servizi in apertura delle edizioni di maggiore ascolto.

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