RISATE BULGARE

[da ITALIANI IN BULGARIA numero 14 del 16 marzo 1998]

È il titolo di un piacevole tascabile edito anche in lingue comprensibili (inglese, francese, tedesco) che costa solo 2.000 leva, edito da Hristo Mihov con illustrazioni di Boris Dimovski per i tipi della Interpress. Si tratta di una raccolta di oltre 250 barzellette, o meglio aneddoti popolari, suddivise in cinque sezioni. La prima è dedicata a “Petar il furbo” e non è molto divertente perché essenzialmente basata su come Petar si dimostra più furbo del turco di turno: sono aneddoti nati da un comprensibile sentimento di rivalsa verso il giogo ottomano. Invece gli altri capitoli non sono male e e aiutano anche a capire meglio il paese, prendendo in giro la proverbiale tirchieria degli abitanti di Gabrovo (quando si siedono tolgono il pantaloni per non consumarli) e la cleptomania degli abitanti del villaggio di Kozichino. Infine, non sono eccezionali neppure le storielle sugli shoppe (i “falchetti” nei dintorni di Sofia) e gli abitanti di Troyan, noti per il loro concorrere in avarizia con quelli di Gabrovo e per il loro non particolare acume. A questo proposito si nota nel libro che l’assenza di barzellette sugli abitanti di Yambol, anch’essi proverbialmente non molto acuti, e sulle donne di Pleven che, chissà perché, avrebbero un’attitudine ai facili costumi, ma nel complesso il libricino vale i 2.000 leva che viene fatto pagare.

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