"...e poi, finalmente, egli imparo' a divertirsi anche in PARLAMENTO..."
[Genesi del partito transnazionale, versetto satanico, febbraio 1994]
(ma non dire niente a olivier, che se scopre che ho bevuto birra al parlamento si incazza).
e' successo che dovevo aspettare la pop per parlarle del seminario.
l'attesa era lunga, allora col mitico paramov ed il giovane karaivanov ci siamo presi tre birre e siamo andati a bercele con la ragazza del guardaroba del corridoio socialista, il posto migliore per "beccare" la pop una volta che fosse arrivata.
cosi' ho anche visto cosa si cela nelle pieghe di quel guardaroba: strane pillole, borse sospette, perfino biglietti per il concerto degli skorpions... la cosa piu' "normale" appesa dentro li' era il mio giubbetto...
il vecchio kiuranov, che ne ha viste tante nella vita, non si e' stupito piu' di tanto che fossi io a porgergli il palto', mentre con la mladenova mi sono giustificato spiegando di avere trovato un lavoro piu' serio...
intanto aiutavo diana (la simpatica guardarobiera) a fare le parole crociate: orgogliosamente, le ho trovato io la verticale "capitale del madagascar" e l'orizzontale "imperatore romano piromane".
poi finalmente e' arrivata la pop ed io l'ho apostrofata "ma come mai la guardarobiera del corridoio bsp e' molto piu' carina di quella del corridoio sds?"; e lei, brillante: "dopo due anni dovresti avere imparato che noi siamo piu' belli!"
ma diciamo la verita', che questi deputati socialisti bulgari della "nuova" generazione sono piu' simpatici (oltre che molto piu' svegli e preparati) rispetto ai loro colleghi e GUARDAROBIERA dell'altro corridoio.
oggi pero' tutti i deputati erano un po' strani, per via dell'estenuante dibattito sulla finanziaria (da giorni vanno avanti fino alle 8-10 di sera), e quelli che erano senza la birra in mano, significa che forse avevano la bottiglietta di vodka nel taschino...
anche quando ho fatto visita al dipartimento internazionale ho visto una scena epica: le impiegate del protocollo che cercavano disperatamente di chiudere due valigione evidentemente destinate all'estero, sedendocisi sopra, col nastro adesivo da pacchi. una cosa tipo emigrante calabrese che arriva in stazione centrale a milano negli anni 60... nel dargli una mano ho chiesto ironicamente se contenessero salami e formaggi (perche' io sospetto che spesso siano di tale natura i "documenti" che viaggiano nelle valigie diplomatiche): il capo e' stato spiritoso e mi ha risposto "no, quel tipo di spedizioni lo facevamo ai tempi del comunismo".
vabbe', insomma, oggi al parlamento mi sono proprio divertita.
MA PROMETTO CHE NON LO FACCIO PIU', E CI TORNERO' SOLO PER SOFFRIRE!!!
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