- Dove sei stato tutto il giorno? -

Roberto Granzotto era appena rientrato a casa e il fedele Roberto Boselli, leader dell'influente comunità gay di Santa Lucia di Piave, era venuto ad aprirgli

- Sono stufo di te, dello stato di apprensione in cui mi fai vivere! -
Era proprio una scenata, e questa volta Boselli non sembrava disposto ad arrendersi e sottomettersi alle prime carezze di Granzotto
- Ti ripeto che sono stufo, il pericolo è il tuo mestiere, ma non per questo la paura deve diventare il mio! -
Boselli si fece improvvisamente più calmo e sussurrò all'amante
- Ti prego Roberto, fuggiamo da questa diabolica campagna e andiamo a vivere in città, in quel tuo bel appartamentino a Quartoggiaro. Pensa, noi due soli, la domenica potremmo andare a messa e poi al cinema, poi in discoteca e infine rientrare a casa mano nella mano per farci la doccia insieme, che ti piace tanto... -

Granzotto si accese con fare disinvolto una sigaretta di Boselli e si ricordò solo dopo tre profonde inalazioni del fatto che non aveva mai fumato. Lo prese una violenta crisi di tosse, la sigaretta cadde sul divano che immediatamente prese fuoco e si ridusse in un ammasso di plastica fusa e tiranti contorti. Era il terzo divano che Granzotto fondeva in una settimana.

- Ti prego, andiamocene da questa maledetta campagna che ci fagocita ogni giorno con la sua sporcizia e il suo smog. Ti prego, farò tutto ciò che vuoi, sarò il tuo schiavo se lo desideri -
continuava insistentemente Boselli, incurante dell'avvenuto, ma questa volta Granzotto fu assolutamente irremovibile ed intransigente:
- Niente da fare, in città andremo un'altra volta, oggi partiamo per Malta e non si discute -

Boselli non fu capace di dire più niente, e cercando invano di trattenere le lacrime corse nella sua cameretta a preparare le valigie per Malta. Ormai era succube di Granzotto, irreversibilmente plagiato dalla sua travolgente personalità. Nel poco tempo che le valigie furono pronte, Granzotto aveva ingorgato il cesso, bruciato due poltrone e disintegrato televisore e frigorifero: una vera forza della natura.

***

- Vendete la IBM e comprate J.R. Bush e sua cognata Pamela... Ma che diavolo succede? -
Roberto Cappato era ancora in comunicazione con Dallas quando la tremenda esplosione turbò la pace dei cieli mediterranei. L'inconfondibile sagoma di un aereo di linea si distingueva ancora bene nel cielo insieme alla scia di fumo che ne usciva abbondante dalla coda. Il velivolo scomparve presto all'orizzonte, continuando a perdere sensibilmente quota in direzione dell'aeroporto. Cappato tornò al posto di comando con una imperscrutabile espressione dipinta sul volto e si sintonizzò su Radio radicale per informarsi sull'accaduto.

***

Tutti gli impiegati dello scalo maltese osservavano increduli la scena che si presentava sulla pista: dai rottami fumanti dell'aereo, facendosi strada tra due ali di pompieri esterefatti, usciva Roberto Granzotto con il fedele Boselli, unici superstiti della tremenda esplosione originatasi a causa di un sigaro che Granzotto aveva inavvertitamente spento nella maschera per l'ossigeno che aveva scambiato per un portacenere.

***

L'impegnativa mattinata di Roberto Granzotto cominciò quando già da molte ore il cocente sole mediterraneo scaldava la camera d'albergo.

- Dormivi come un angioletto e non volevo disturbarti, caro -
fu la giustificazione che Boselli trovò per placare la prevedibile ira di Granzotto

- Tanto non avevo niente da fare -
fu l'ironicamente conciliante risposta dell'imprevedibile Granzotto, ormai concentrato sui suoi impegni pomeridiani. Nel pomeriggio infatti il dinamico eroe schiacciò un pisolino, e verso le cinque decise di uscire per contattare il suo informatore.

- Giurami che tornerai, giuramelo! Guarda che stasera faccio i pisellini in umido e se fai tardi invito qui il primo che passa, hai capito? Guarda che se non torni ti tradisco, eh?

Ma Granzotto era già nell'ascensore, apprestandosi a compiere la pericolosa missione, la prima a La Valletta. Destinazione: gli ultimi docks del molo 58.

***

- Hai portato l'apelo Herman-Frodit? -
Fu la prima cosa che l'eccentrico Robert Dupuis domandò a Granzotto subito dopo essere sceso da cavallo, trascurando di salutare il vecchio amico.

- Quale appello? -
Girò la domanda Granzotto con un'espressione stupita

- L'apelo del profesor Robert Herman-Frodit, naturalment! -

- Oh no! Me ne sono dimenticato -

- Merd! Lo sapevo -

- E tu hai scritto la relazione? -

- Che relasione? -

- La relazione sui movimenti di Cappato! -

- Merd! Me ne sono dimenticato -

- E io adesso come faccio? -

- Perché non vai in scerca di indisi? -

- Hai ragione! Ciao -

Roberto Granzotto era ben contento di avere trovato qualcosa da fare, andare in cerca di indizi. Infatti era preoccupato all'idea di dover affrontare il direttore dell'albergo dopo avere lasciato l'ascensore in condizioni inenarrabili.

***

Roberto Boselli era tanto stufo di attendere quanto stufati erano i suoi pisellini in umido, e decise di mettere in atto il suo terribile proposito di tradimento col primo venuto. Bussò alla porta un virile e villoso cameriere.

- Come ti chiami bellone? -

- Dupuis, signore, Roberto Dupuis -

- Vieni qui. Ti piacciono i pisellini in umido? -

- Ma veramente io... -

- Non importa, li prenderai uno per volta -

Ciò detto Boselli assalì il virile e villoso cameriere. Nonostante questi opponesse resistenza, presto cedette alle abili arti di seduzione del diavoletto, che dall'accento aveva subito intuito come il virile e villoso fosse di origine belga.

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