1. Bob Granzotto e il gran premio di Scozia -

La domenica mattina della partenza di Bob Granzotto per la Scozia è cominciata come tutte le altre: dormendo fino a tardi per la notte trascorsa in discoteca a Pesaro o Cantù. Esattamente come successe il giorno del mio matrimonio, quando ronfava a cento metri dal municipio di Santa Lucia di Piave, con la differenza che quella volta mi sposai anche senza di lui e con gli altri invitati andammo a mangiare e bere alla faccia sua, mentre stavolta lo dovevo aspettare all'aeroporto di Glasgow Prestwick. Vedendolo uscire di casa precipitandosi all'aeroporto di Treviso San Giuseppe solo mezz'ora prima del volo con la borsa che per fortuna lei stessa gli aveva preparato già da una settimana (non vi dico com'è arrivato il gorgonzola che si era messo in testa di portarmi), la mamma di Granzotto si è preoccupata come viene naturale preoccuparsi a tutte le mamme del mondo ed in particolare quelle dei Granzotto, che rispetto alle altre hanno in più la disgrazia di avere sposato un singolo GranzUno per poi metterne al mondo addirittura GranzOtto.

Non sapendo come rintracciarmi per avere notizie del figlio, che ovviamente non le aveva lasciato il mio numero, la signora Granzotto ha chiamato il Partito radicale, dove però non mi vedono da anni e sanno solo vagamente che dalla Bulgaria sono finito dalla parte opposta dell’Europa. Preoccupata come una mamma, Bonino ha interessato della faccenda il suo amico Principe di Galles (quello che lotta contro le antenne satellitari sui palazzi antichi ma lui ne ha due installate al posto delle orecchie), il quale ha girato la patata al governo: potete immaginare il mio stupore quando rispondendo al telefono mi sono sentito chiedere da Blair se fosse arrivato Granzotto. Ovviamente non era ancora arrivato. Ma non perchè avesse perso il volo da Treviso, dove l'aveva solo costretto a un ritardo costato migliaia di sterline alla compagnia aerea. Aveva invece perso la coincidenza a Londra, vagando nell'aeroporto di Stansted verso l'ora di pranzo alla ricerca di un televisore per vedere in diretta il gran premio di formula uno. Giusto, il gran premio di Ungheria è molto importante per uno che tifando Ferrari giunge a tingersi i capelli con l'antiruggine: con la vittoria di Schumacher si deciderebbe infatti con largo anticipo a suo favore (e dei commercianti di antiruggine) il campionato mondiale. Peccato però che il gran premio si disputi domenica prossima...

Il fatto è che avendo il nostro eroe abitudini molto regolari (specialmente la domenica), è abituato a un gran premio ogni due settimane, e questa volta invece l'intervallo è di tre, come gli ha spiegato il fratello di Adriano De Stefano che guida gli autobus a Londra e casualmente passava di lì ignaro del pericolo. Re-imbarcatolo dunque sul volo per Prestwick dopo avergli lasciato fare un giretto sull'autobus per via del fatto che era rosso, il Granzotto causava grande scompiglio pretendendo di guidare anche il Boeing 737 con la scusa che questo pure era rosso e si rendeva necessario un atterraggio di emergenza a Belfast con grande allarme dell'anti-terrorismo. È stato a questo punto che Blair veniva informato che sì, era arrivato Granzotto, e provvedeva a farmelo recapitare, ammanettato e con l'antiruggine in testa. Con questa mania di volere guidare lui, con mio grande sollievo l'ha però tradito l'abitudine e nel parcheggio si è diretto sicuro verso la portiera sinistra della mia macchina, salvo poi il fatto che per tutto il viaggio spernacchiava "vroom vroom" sputazzando sul parabrezza, facendomi così invidiare i carabinieri cui notoriamente per la stessa ragione montano loro le spazzole tergicristallo anche all'interno. Unico comando a trovarsi in posizione infelice, non vi dico però come ne è uscita contorta la leva del cambio.

Visto il ritardo accumulatosi (era ormai notte fonda) abbiamo dovuto dormire lungo la strada e così al bed & breakfast dove lo dovevo portare invece della sua carta di credito hanno caricato quella del salame che gliel'aveva prenotato (indovinate chi). Ora se c'è un unico posto che fa schifo per fermarsi in tutta la costa dell'Ayrshire e forse dell’intera Scozia è la cittadina industriale di Irvine, ma secondo voi dove potevamo fermarci se non nel posto che Granzotto rimarrà per sempre convinto prenda il nome dall’omonimo pilota di formula uno? Tutto questo è successo solo nel primo giorno di viaggio di Bob Granzotto nella terra degli scoti e dei pitti.

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