Il viscido corpo di Roberto Polezel era ancora stravaccato sul campo di battaglia, esausto e frustrato per un nuovo, ulteriore fallimento.

- Me lo diceva sempre Roberto Palmanfredi che voi agenti segreti di una potenza straniera siete ambigui, impotenti e repellenti, ma non credevo che lei potesse giungere a tanto -

- Non rompa i coglioni Roberta -

- Ma quali?! -

- Stia zitta e si faccia i cazzi suoi -

- Nonostante non sia dotata di cazzi, non vedo quali altri potrei farmi, considerata la situazione -

- Grrrrrr! -

- Poi non si deve lamentare se la tradisco con Granzotto -

- Per l'ultima volta, stia zitta! E ricordi che lei mi è costata tre bambini d'allevamento ed inoltre è ancora in garanzia e potrei protestare con J.R. -

- No! J.R. no! E' troppo cattivo -

- Allora venga qui che riproviamo. Adesso alzi questa gamba, così -

- Ehi! Non sono mica Heather Parisi! -

- Non importa, il fine giustifica i mezzi. E poi stia zitta! Anzi no, parli. Mi parli di lei e Granzotto, così mi eccito -

Ma anche questo disperato tentativo fallì miseramente e Polezel, all'apice della demoralizzazione, e della conseguente massima depravazione, si decise a fare il grande passo giocando disperatamente l'ultima carta

- Senta Roberta, forse le cose sarebbero più semplici se soltanto... Insomma, se potessi darle del "tu" probabilmente... -

- Ma come si permette!!! Non avrei mai creduto né potuto immaginare che lei arrivasse a queste bassezze -

Ma l'indignata Roberta Piccinini fu interrotta dal violentissimo squillare del telefono, che tremava tutto e fondeva lentamente

- Questo dev'essere J.R. -
s'intimorì Polezel sollevando la cornetta mentre Roberta Piccinini si andava a nascondere dietro un quadro.

- Pronto, sono Polezel -

- E io sono J.R. Bush. Ti volevo ricordate che se stai ancora un po' lì a fare i tuoi giochi cretini perderai l'aereo. Quindi mettiti un dito nel culo e corri subito all'aeroporto -

- Sissignore, immediatamente -
rispose Roberto Polezel eseguendo prontamente la prima metà dell'ordine
- Corro! -

- Ah, dimenticavo... -

- Sì? -

- Quei bambini d'allevamento che mi hai mandato in cambio della Palmanfredi... -

- Piccinini, signore, Piccinini -

- Polezel! Odio essere interrotto e contraddetto -

- Sissignore, scusi signore -

- Quei bambini erano piuttosto insipidi. Vedi di rimediare. Li voglio più grassi e più gustosi -

- Sissignore, provvederò. Scusi, signore, come ha fatto a sapere che ero qui? -

- Io so sempre tutto, idiota -

- Sissignore, scusi signore, ha ragione -

- E togliti quel dito dal culo, imbecille! -

***

- Ehilà, Roberto, come va? -

- Ciao Jeorge Robert, bene grazie! - gli rispose Cappato scendendo la scaletta dell'aereo accompagnato da tre splendide puledrone che fungevano da hostess - Ti trovo bene, Jeorge Robert, anche se dovresti piantarla di farti il bagno nel petrolio. Puzzi un po' e nel tuo status sociale non è molto indicato -

- Eh, ma sai com'è, qui con le donne se non puzzi di petrolio non ti cacano -

- Ah, sicché questo è il segreto del tuo fascino particolare. Comunque stasera ti potrai sfogare: ti lascio queste tre puledrone -

- Oh yeah! - si entusiasmò J.R. mentre erano quasi arrivati al bar - Allora offro io, tanto l'aeroporto è mio. Cosa prendi? -

- Una damigiana di bourbon e la cameriera di colore -

- OK. Ehi schiava, porta all'istante te stessa e una damigiana di bourbon per il signore. Per me che sono astemio solo un hamburger di bambino piccolo ben cotto -

- Vedo che non hai perso le tue sane abitudini alimentari - osservò Cappato compiaciuto e venne al dunque - Dì un po', come va l'organizzazione del convegno? -

- A meraviglia, Roberto. Sarà la più grande riunione anti-Granzotto che si sia mai vista nella storia del crimine -

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