Nel frattempo Granzotto telefonava alla mamma
- Sai, mamma, ho un amico... -
- Un amico?!? Ma, è Roberto? -
- Mannò mamma, cos'hai capito?!? E poi Roberto è stato tanto tempo fa... ci eravamo lasciati... poi ci eravamo rimessi insieme... poi ci eravamo lasciati di nuovo... poi ci siamo rimessi insieme definitivamente, ed è stato a qual punto che lui si è suicidato... -
- Ma l'amico che hai adesso lascia le mani morbide? -
- Beh, sì, nel senso che HA le mani morbide. O morbose? -
- Va bene. L'importante è che tu non ti lasci traviare dalle cattive amicizie, magari sulla strada di qualche strana esperienza sessuale...
- Sì, mamma, farò come dici tu -
- Bravo, comportati bene e fuma poco -
- Mamma, ma io non fumo! -
- Appunto -
- A volte non ti capisco, mamma -
- E quando mai capisci qualcosa? -
- Mamma, non trattarmi così, sono grande ormai. Ora devo salutarti, ho molto da fare -
- Sì, ma non andare a letto troppo tardi -
Roberto Granzotto riappese la cornetta, che nel frattempo gli era rimasta in mano, sul telefono impaurito della sua camera d'albergo. Le finestre davano sul grattacielo della IBM, dove poche ore dopo Granzotto si sarebbe introdotto nottetempo e circospetto.
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