Anafrodisia

Intendiamo per anafrodisia la mancanza parziale o assoluta del desiderio sessuale.

I fenomeni che comportano la nascita del desiderio e la sua mancanza verranno da noi considerati a partire dall'aspetto eminentemente psicologico, quindi non legato a fattori anatomici o nei quali i disturbi organici o gli eventi congeniti e/o traumatici hanno avuto una importanza predominante per il soggetto. Il desiderio sessuale, ovvero dell'uso del proprio corpo e/o dell'altrui persona, per soddisfare i propri bisogni erotici, nasce con la vita e finisce con la morte. Il desiderio sessuale è quindi, un fenomeno legato intrinsecamente alle possibilità immaginative dell'essere umano fin dai primi momenti di vita.

Sia nella sessualità immaginata che in quella "agita" influiscono la formazione delle fantasie sessuali determinate da molti fattori, tutti determinanti sia dal punto di vista, fisico, psichico, sociale, riproduttivo. Il desiderio sessuale in questi termini, non può essere letto come un "optional" del processo di riproduzione della specie, che a differenza di altre, trae la sua possibilità di evoluzione anche dal soddisfacimento di bisogni fondamentali e tipici della specie umana.

Il bisogno di "carezze" psicofisiche, e quindi il modo più completo per soddisfarlo, un rapporto con "altro/a" privo di sfruttamento o secondi fini, rappresenta il filo conduttore che lega ogni essere umano ad un altro essere umano. Anche nel processo di formazione del desiderio, l'individuo obbedisce, consciamente o meno, agli insegnamenti e agli indirizzi parentali, e lo sviluppo delle sue fantasie erotiche, metteranno spesso in luce anche i suoi desideri rimossi.

In questo modo si andrà a costruire quello "scenario immaginario" che servirà come strumento privilegiato al soggetto per la scelta del partner. La mancanza di quella che noi riteniamo l'"impalcatura" storica della vita, non può che essere un segnale di sofferenza sia fisica che emotiva e che a volte denuncia uno stato depressivo che può trovare la sua origine anche in fatti contestuali alla vita del la persona e legati a vicende psicologicamente difficili.

In tal senso, gli avvenimenti che durante l'esistenza l'essere umano incontra e che per lui rappresentano spesso momenti di passaggio evolutivo o involutivo possono diventare una minaccia alla percezione del desiderio sessuale. Ricordiamo a grandi linee e legati al contesto socioculturale in cui questi esempi si svolgono, il parto, l'aborto, i primi rapporti sessuali, i lutti.

E' altrettanto evidente che, periodi di anafrodisia ben compensati dall'affettività esistente in una coppia o in ambito famigliare rappresentano invece la quasi normalità del percorso esistenziale che ogni persona incontra. Un approccio, di tipo preventivo quindi, richiede una particolare attenzione per quelle fasce di età nei quali questi avvenimenti sono più frequenti ed una assidua informazione sociale sul come prevenirne le cause.

Sicuramente alla inibizione della percezione del desiderio sessuale contribuiscono tutti gli elementi di vicinanza al soggetto attività lavorativa inclusa; una prevenzione autentica richiede perciò anche un esame dei fattori di rischio in ambiente lavorativo e sulle condizioni di salute ad esso inerenti.
Riteniamo tutto ciò fondamentale, anche tenendo conto degli aspetti farmacologici legati al problema. La mancanza della possibilità di esprimere il proprio bisogno di carezze psicofisiche, o la mancanza della percezione di questa necessità fondamentale, induce spesso i soggetti a far uso di succedanei del "piacere" quali alcool, psicofarmaci, droghe con effetti indesiderati sulla salute e sulla personalità.

Esistono poi gli effetti "indotti" che la mancanza di desiderio produce in un sistema familiare. Ogni essere vivente infatti dalla nascita alla morte desidera la risposta ad una sola domanda: "ti piaccio?", che gli consente di mantenere l'equilibrio tra sé e il resto del mondo; la mancanza di desiderio nel partner privilegiato viene spesso vissuta come una disconferma del Sé, innescando meccanismi a catena difficilmente controllabili.

Una adeguata informazione sessuale, sin dai primi anni di vita, e agita soprattutto nel contesto familiare, può, se non eliminare, arginare il problema. Ci sembra in questo caso opportuno, suggerire ai genitori o a chi si promette di diventarlo una nutrita acquisizione di materiale informativo in tal senso che a nostro parere si trova in particolare modo nelle fiabe classiche a partire dalla Storia dei miti Greci.

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