Parto

Il parto è l'espulsione del prodotto del concepimento dallo stadio fetale in poi e dei relativi annessi.

L'inizio del travaglio di parto non sembra dovuto ad un unico fattore ma a cause diverse. Fra queste possiamo considerare: la produzione di progesterone, dell'oxitocina e il fenomeno della distensione dell'utero. La prima riguarda l'arresto da parte della placenta della produzione di progesterone ormone che inibirebbe la contrazione del miometrio.

Quando la gravidanza è giunta al termine (circa 266 giorni a partire dalla fecondazione) la placenta invecchia rapidamente i vasi si sclerotizzano e non si produce più progesterone. Si sviluppano da quel momento quindi le contrazioni sincrone dell'utero.

Secondo la teoria dell'ossitocina questo ormone prodotto dal lobo posteriore dell'ipofisi, provoca contrazioni del miometrio (fibre muscolari dell'utero). La sensibilità dell'utero all'oxitocina aumenta man mano che la gravidanza progredisce.

Tuttavia la teoria dell'ossitocina contrasta con il fatto che il travaglio si presenta spontaneamente anche in donne (e animali), nelle quali il lobo posteriore dell'ipofisi sia stato allontanato o distrutto.

Secondo la teoria della distensione ogni organo cavo muscolare con contenuto viscoso tende a contrarsi e a svuotarsi, quando viene raggiunta una sufficente distensione (riempimento).

La distensione uterina non può essere la causa primitiva del travaglio, perché quando il feto muore in utero e il volume intrauterino diminuisce, il parto si verifica lo stesso al termine della gravidanza.

Il parto rappresenta un evento in sé normale ovvero la logica conclusione di una gravidanza. La possibilità di eseguire indagini sul decorso della gravidanza e sulla salute della madre e del feto possono ridurre moltissimo i rischi legati all'evento del parto.

I controlli periodici sono quindi indispensabili affinché questo momento così importante per la vita della donna venga vissuto nel migliore dei modi.

Riteniamo inoltre molto utile la preparazione psicoprofilattica al parto che ha tra i vari scopi quello di fornire alla gestante un'obiettiva conoscenza di tutti i fenomeni della riproduzione oltre che insegnare alla donna come seguire ed assecondare lo svolgimento del parto in condizioni meno stressanti possibile.

Lo stress è infatti uno degli elementi che più possono nuocere sia alla madre che al feto durante il parto. Nel libro "Per un nascita senza violenza" di F. Leboyer (ed. Sugar) viene descritto il travaglio di parto come evento vissuto dalla parte del bambino.

Sicuramente la irrigimentazione nella quale sono spesso costrette le donne a vivere, all'interno degli ospedali, il travaglio e il parto non favorisce i primi momenti di vita del bambino al di fuori dell'ambiente materno. Sicuramente inoltre la presenza di persone care ed un ambiente non estraneo o vissuto come minaccioso favoriscono il rilassamento della futura madre e possono mitigare la sofferenza.

Durante il parto inoltre hanno fondamentale importanza l'equilibrio psicofisico della madre e dell'ambiente familiare. Si è notato inoltre che donne portatrici di messaggi terrorizzanti rispetto alla gravidanza e al parto, o con vissuti familiari a tale proposito difficili, affrontano l'evento con più difficoltà. La stessa cosa avviene nei futuri padri.

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