NYLON! 2

7.

Matteo Anniballi, Fabrizio Argonauta, Maria Cristina Baldini-Bandinelli, Gianni Colazione, Tony Corapi, Alessio Di Carlo, Angeli Ennio, Lucio Gasparini, Gionata Pacor, Carletto Paone Man, Dora Pezzilli-Dentamaro (non è parente), Andrea Ridolfi e Marco Zardetto erano riuniti nel primo congresso di Corrente Alternata, ”Corrente interna a Radicali Italiani avente i seguenti obiettivi: a) Ripristino della legalità interna; b) Abbattimento del Matrioskato; c) Ristrutturazione del Partito Radicale”. Il mondo radicale era in subbuglio da tempo a causa degli a-democraticismi del satrapo mesopotamico che lo possedeva privilegiando i frusti comitanti ai frustrati milipochi. In subbuglio, ma rassegnati alle prepotenze del dittatore che li vessava, come gli ostaggi che si innamorano dei rapitori. Improvvisamente, però, ecco entrare in scena un elemento diverso a sconvolgere gli schemi. Da Vittorio veneto (provincia di TV, come ci tiene a precisare) Marco Zardetto ha istituito il newsgroup Corrente Alternata per raccattare tutti i forumisti frustrati e raramente si era trovato in una situazione più difficile: i dissidenti radicali riuniti a Vittorio veneto, capitanati dalla pordenonese Dora Pezzilli-Dentamaro in Fischetti (non è parente), lo avevano condotto in cima al Cansiglio per abbandonarlo rotolante con una spinta verso casa lungo le discese prealpine e le di queste insidiosi laghetti. Dal lago di Santa Croce giù per il passo del Fadalto verso il lago morto, Zardetto non sarebbe mai arrivato a quello di None che rappresentava la salvezza. Si sarebbe prima inzardettato nel tubo dell’Enel che dal lago morto lo pompava in alto per rilasciarlo in basso ex abrupto, ma lasciamo perdere e riprendiamo la narrazione.

Faccio un salto a Vauxhall per fare rapportino al mio capo. Scaruffi è schizzato come al solito.

Scaruffi - Cretino!

Granzotto - Buongiorno anche a te, Severino, come va?

Scaruffi - Compradore debenedettizzazione sculettino!

Granzotto - Anche oggi di cattivo umore?

Scaruffi - Bar Dinelli!

Granzotto - Bene, attraversiamo il fiume, che capita qui giusto a puntino il bel ponte di Vauxhall, e andiamo da Charles e Janine a farci un bel doppio colpetto triplo di malto singolo!

Scaruffi - Sbrecciato... Gladio... Mao-cinico!

Granzotto - Vabbé, ho capito, vado da solo. Magari c’incontro pure Bonino e Pannella

Scaruffi - Pappessa, pappone e o’ professo’!

Granzotto - Quale professore? Bandinelli? Inutile approfondire, oggi Scaruffi è intrattabile come tutti i giorni in cui deve accontentarsi della flebo di urina di Ridolfi in mancanza di quella di Turko. Per un tossicodipendente disperato l’urina di Ridolfi sta a quella di Turchetti come uno scadente bicchierino di vino al metadone sta all’usuale pera di eroina purissima. I servizi segreti di Sua Maestà sono proprio combinati male. Pensate che una volta avevano James Bond, il suo capo M e lo scienziato Q. Adesso sono ridotti con me come 007, il mio capo è Scaruffi e al posto di Q c’è la geniale Orietta Callegari con una banana nell’orecchio. D’altronde così vanno le cose con la decadenza degli imperi: una volta il principe di Galles era sposato con quella ficona di Diana e tra poco invece con quel cesso di Cammella (non a caso pure questo è colpa del MI7 di Scaruffi). Charles finirà per sposare sua madre. Lascio Scaruffi nel moderno palazzaccio dei servizi segreti e m’incammino sul ponte di Vauxhall, dove incrocio il furgone dell’amica di Benedetto Herling. Herling è un tipo strano, e questo s’era già intuìto, ma non ci aveva mai detto che la sua amica è niente meno che Abi Titmuss, come dire l’albionica Moana Pozzi. Con Abi e Schnur, che l’accompagnava con la scusa di conoscere la strada, ci avventuriamo in un’orgia improbabile nel retro del furgone, che se lo sapesse Turko si morderebbe le palle dall’invidia.

Fausto Bertinotti era profondamente affascinato da quel bel giovane libraio tososessuale patavino, l’Editore Nicolino Fruttoson degl’Albignasego appioppatogli da Marco Pannella per radicalizzare i comunisti italiani, e lo accompagnava dappertutto, perfino ai comitati radicali, per cui vista l’importanza dell’ospite la co-prezidenza lo invitava a partecipare ai lavori a tutti gli effetti. Nonostante le sue mozioni non passassero mai, Bertinotti era ugualmente contento di trascorrere il tempo in compagnia dell’adorata, che adorante lo ricambiava. Mentre Tosoni e Bertinotti si amavano nella loro cabina, io stavo tranquillamente riposando leggendo Dostoevski nella mia, sull’incrociatore ormeggiato a Kronstadt aspettando l’arrivo di Vladimir Ilich e i bolscevichi, quando mi squillò il telefono Alessia dalla capitale Pietroburgo.

- Bronto, so’ Alessia der Bardido radigale, ce stanno i referendum e inoltre me farebbe piace’ se potessi parlà idaliano in guesta ztoria

Granzotto - Va bene Alessia, puoi parlare italiano

Alessia - Grazie. Dicevo che ci sono i referendum e quindi ti chiamo per chiederti soldi

Granzotto - Ma va? Che novità! Senti Alessia, se mi fai vedere le tette ti do cento euri

Alessia - E come faccio a fartele vedere per telefono?!

Granzotto - Già. Vabbé, dai, mi accontento se le tiri fuori e me le descrivi, però te ne do solo 75

Alessia - Affare fatto, com’è il numero della carta di credito?

Granzotto - Ti do quella di Carlo Paone Man, che è un estimatore del vostro pregiato call centre

Alessia - Sai mica anche quella di John Patel? Sono anni che proviamo a spremergli soldi senza mai riuscirci

Granzotto - Quando Patel gioca a golf con Cappato, gli parla sempre di me. Avresti mica un’altra pastiglietta, Andrea?

No, Andrea Turko era troppo preso dalla sua nuova corrente di filosofia buddhista, l’andreottica, consistente in un Andrea avere la sua ottica sugli avvenimenti. Intervenne al comitato Marco Pannella.

Pannella - Sigurno nay-umen chovek v partiata e Mikele Bozeli, koyto napravih lyubov na nay-hubavi bulgarski zheni na tozi sviat i drugi den!

Irene Carlotta Abigail Piccinini-Palmanfredi. In Capezzone - Perbacco, da Pannella non me lo sarei mai aspettata

Cicciomessere - Anch’io ho ormai una certa età, non mi meraviglio più di niente

Pannella - I moiat priatel Capezzone, razbirase che toy e veroyaten edin goliam idiot

Irene Carlotta Abigail Piccinini-Palmanfredi in Coso - Daniele, sta parlando di te, come risponderai?

Capezzone - ‘Azzo ne so, mica parlo bulgaro. Comunque ha ragione

In margine al comitato Capezzone mi prende da parte per un colloquio riservato.

Capezzone - Buone notizie: hai passato il tesTosoni e Pannella ti ha riabilitato. Ti ha perdonato anche Bonino, la miniztra degli ezteri dalla quale d’ora in avanti dipenderai come ambasciatore d’Italia.

Granzotto - Fantastico! Un lavoro prestigioso! E dimmi, dimmi, dove lo faccio l’ambasciatore d’Italia? A Londra come Patel, a New York come Roccoglione, a Gerusalemme come Abigail?

Capezzone - A Sofia, in Bulgaria

Granzotto - No!

Capezzone - Sì

Granzotto - Mannò!

Capezzone - Massì, per sei anni, poi vedremo cosa fare di te

Granzotto - Col cazzo! Sei anni li ho già fatti in Bulgaria. Adesso, alla mia età, mi si presenta praticamente un ergastolo. E poi sarebbe insultante per i bulgari. Per distanziarci dai governi precedenti dovremmo mandarvi ambasciatori seri e smetterla di riciclare i coglioni come me

Capezzone - Vedo che hai colto il punto

Granzotto - Talvolta mi sfugge la tua sottile ironia

Capezzone - Parti dopodomani, prepàrati

Merdon! Non mi sogno neanche di tornare in Bulgaria. Vivo a Londra, cazzo!, tutte le bulgare vogliono venire qui e io mi ritroverei a Sofia senza bulgare, solo bulgari virili coi baffi. Devo escogitare qualcosa per impedire che la storia si ripeta, merdon! Come se non bastasse, a casa ho il problema di non saper che fare con Mauro nascosto e latitante. Uhm, se uno più uno fa tre, come direbbe Herling comincio a intravvedere razionale soluzione...

Suttora - Roberto, ma anche i baffi devono proprio essere biondi?

Granzotto - Mauro, se ti tingiamo i capelli biondi lo devono essere anche i baffi. E le sopracciglia. E il pelo del pube

Suttora - Quello me lo depilo sempre, da quando è diventato grigio

Granzotto - Allora sei pronto. Off you go, to Sofia. Ricordi come ti chiami?

Suttora - Granzotto, Roberto Granzotto

Granzotto - Quando hai avuto il tuo primo rapporto sessuale completo?

Suttora - Il dieci marzo 1984

Granzotto - Come si chiamava la portinaia del tuo condominio in Sempione-Magenta, quella che ti scopasti?

Suttora - E come cazzo potrei ricordarmelo?!?

Granzotto - Andiamo male, mi deludi. Mauro, sei ricercato in ogni continente del pianeta come omicida di Brutto Roccoglione. Se vuoi ricostruirti una vita come ambasciatore d’Italia in Bulgaria devi essere più adattabile ai coloranti e più preciso nei particolari sulla tua vita

Suttora - Caterina! Adesso ricordo: si chiamava Caterina

Granzotto - Non si chiamava Caterina ma per adesso va bene lo stesso, altrimenti perdi l’aereo. Good luck

Incrocio le dita mentre al terminal 4 di Heathrow mi libero dall’imbarazzo che quivi mi giunse meno di una settimana fa. Come dite? Il passaporto? Cosa pensavate, che glie ne avessi fatto fare uno nuovo da Scaruffi? Ho fatto prima a dargli il mio. Speriamo bene

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