DAY 7 - E' evaso l'americano. Chuck era il muscolosissimo aviatore della base di Aviano che nel lasciare la American Air Force in Italy (AFI) si trasferì a sposare una trivigiana per alcolizzarsi e bestemmiare in dialetto trivigiano. "Diocan, diocan!", suscita ilarità l'accento trivigiano di un americano di Philadelphia che intercala col "diocan!" e quando gli parlo in inglese britannico non capisce. Torna a farsi curare dalla sua famiglia in Pennsylvania, che gli ha comprato il biglietto aereo.

DAY 8 - Resiste invece Nicu, il romeno bellunese. Questo è un uomo di grande cultura. Parla diverse lingue e si sorprende io sappia due parole della sua e qualche altra cosa del suo Paese. Stasera mi re-insegna a giocare a scacchi. A scacchi è bravissimo. Questo non è un alcolista, è solo una persona sola il cui unico dramma è di essere senza una compagna, è una persona che merita il massimo rispetto, un immigrato cinquantenne onestissimo e nonviolento. Costui, per cultura e per come gioca a scacchi, possiede un quoziente di intelligenza notevole. Non è alcolista neanche un po', è nel posto sbagliato.

DAY 9 - Diana era fin già dall'inizio lì sotto al secondo piano (alcologia è al quarto) nel reparto psichiatria. Come l'ho vista ne ho fatto con un bacio la mia compagna. Ho identificato in lei una pazza come me, ahimè più grave, ma almeno astemia. Doveva essere tirata fuori da psichiatria, dove la imbottiscono di droghe. Detto fatto, trascorriamo la notte a scaldarci (faceva freddo) nel cortile dell'ospedale dal quale ci era proibito uscire.