Dunque, tornando al Ladino, ecco alcuni brani di una lunga lettera inviata dal dr Giuseppe Richebuono, già docente di storia del ladini all'università di Innsbrueck, al quotidiano Corriere delle Alpi del 1.9.2007.

Livinnallongo, con Colle Santa Lucia, fece parte del principato di Bressanone dalla istituzione nel 1027 fino alla soppressione nel 1803 [...] dopo la conquista di Ampezzo, l'imperatore Massimiliano si presentò personalmente sulla piazza di Cortina nel 1511 per ricevere dagli ampezzani il giuramento di fedeltà e sottopose la valle al governo di Innsbrueck [...] Nella guerra del 1809 quella di Ampezzo fu l'unica vallata ladina devastata dalle truppe napoleoniche [...] Nel 1848 gli ampezzani difesero validamente il confine sud del Tirolo ed erano pronti a bloccare gli italiani anche nel 1866. In riconoscimento l'Austria crea per Ampezzo, con Livinallongo e Colle Santa Lucia, un proprio capitanato distrettuale, il più piccolo di tutto l'impero, durato fino al 1919 [...] Nella prima guerra mondiale decine di ampezzani cadono su quello italiano (Col di Lana) e altri fronti "per Dio, la patria ed il Kaiser" [...] Dopo l'assegnazione alla provincia di Belluno nel 1923 contro il volere della popolazione, i comuni di Cortina d'Ampezzo e di Livinallongo chiesero ripetutamente a Roma il ricongiungimento con Bolzano. Percio' i fascisti dichiararono gli abitanti di Ampezzo, Livinallongo e Colle Santa Lucia "allogeni" [...] Durante la seconda guerra mondiale le autorità germaniche riunirono i tre comuni al Sudtirolo (1943-45) con i nomi tedeschi di Hayden, Buchenstein, Versail.

Gli ottimi funzionari dell'Austria, i numerosi curatori d'anime ladini e tedeschi, gli stretti rapporti col nord crearono in Ampezzo e Livinallongo la venerazione per il Kaiser, la stessa mentalità, lo stesso stile di vita, gli stessi usi e costumi dei restanti tirolesi. Mille anni per Livinallongo e 400 per Ampezzo di appartenenza al Tirolo hanno lasciato tracce profonde, è perciò comprensibile e giustificato che i tre comuni, delusi dal trattamento di Belluno e Venezia, chiedono ancora una volta la riunificazione col Tirolo, oggi Sudtirolo. Senza una prossima riunificazione di tutte le valli e senza un sostanziale appoggio, la millenaria lingua e cultura ladina è destinata inevitabilmente alla scomparsa. E' atroce dover assistere impotenti al progressivo sfacelo di una piccola minoranza che, trovandosi fra l'incudine e il martello, per mancanza di autocoscienza e solidarietà fra i ladini stessi, e per mancanza di volontà politica dei gruppi maggioritari, si dissolverà, che tragico destino!

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E fin qui il Ladino, ma per restare qui in Comelico, ci ha fatto pipì anche il radicane riminese Tabar, a Sappada alle sorgenti del Piave, come gesto politico ambientalista affinché sbocchi nell'Adriatico e a Rimini si aggiunga simbolicamente una goccia di urina canina a tutta la merda in mare. Guardo la luna e il campanile e le antenne di Danta, e penso che oggi ho dovuto fare una scelta terrificante: tradire Mario, il mio compagno. Ma bisogna osare, e io devo osare.