Miss Welby mia diletta,

proprio ieri sera pensavo a te, per associazione di idee, avendo conosciuto in un pub del Berkshire una ragazza 23-enne molto carina e trascorso con lei una piacevole serata. ti pensavo per associazione di idee perche' questo incontro mi ha riproposto prepotente il dilemma lacerante nella crisi dei miei quarant'anni: se continuare immaturo a divertirmi con sesso e droghe, abbeverarmi ebbro della di Bibi Sue (si chiama cosi') freschezza carnale, e degenerare nella spirale edonista del vizio; o se finalmente purificarmi trovando rifugio nella confortante intimita' domestica del nostro focolare, ove ci coccoliamo complici sotto il piumone e l'inossidabilita' della nostra fusione eterna mi compenetra dentro di te.

non e' stata per me una scelta facile, amore mio diletto, lasciarmi alle spalle una vita avventurosa in giro per il mondo e rinunciare alle mie belle ammiratrici per accettare dolorosamente il fatto che gli anni passano anche per me e appiattirmi nella routine familiare di una scialba vita con te, persona media, anonima, scarsamente stimolante, e poetessa dall'opinabile talento. ma e' proprio questa tua normalita' ad affascinarmi, la tua tranquillita' antitetica allo stakanovismo capezzoniano, la serenita' che emani quando mi tuffo nei tuoi occhi colore del miele, la profumata impalpabilita' della tua assenza nei fine settimana quando vai a sciare, ed e' per questo che amo te in ciabatte invece di Bibi Sue in tacchi a spillo.

il tempo passa, dicevo, e passa anche per te: oggi ho osservato nuovamente quella tua foto che trovai nel web qualche mese fa e vi ho notato una piccola ruga in piu'. per parte mia, le erezioni si fanno meno frequenti e piu' scadente la qualita' del seme. l'orologio biologico ticchetta inesorabile per entrambi, amata mia, destinandoci alla riproduzione una volta preso atto che, non avendo trovato niente di meglio, dobbiamo rassegnarci a condividere le rispettive vite tra di noi. i nostri numerosi bambini saranno come tanti piccoli Alberti Licheri e i loro giochi gioiosi nel tinello allieteranno il nostro pensionamento altrimenti reso miserabile dalla consapevolezza delle occasioni perdute, il rimpianto per una vita vissuta oltre il cinque per cento, la rabbia silenziosa contro l'ingiustizia di doversi accontentare di cio' che e' rimasto, di un partner considerato solo come un bastone per le rispettive vecchiaie in noiosa compagnia per non morire soli. vite sprecate, ma siamo condannati a viverle e insieme lo faremo con dolore e con amore.

con amore, amore mio V, ma anche con sensualita': ho notato le calze autoreggenti e voglio infilarti una mano tra le gambe all'interno delle cosce verso la tua rosa delicata per prenderla nel pugno e spremere il succo del tuo piacere. voglio possederti artisticamente nei modi piu' armonici mentre mi reciti le tue poesie nello spazio della Tate Modern. l'arte e' arte, percio' non potro' essere geloso e ti consentiro' di usare Andrea Turko insieme agli altri vibratori (a proposito, mi scrive in privato Andrea che non tromba da quattro mesi e, quel che e' peggio, allo stato non intravvede opportunita' neanche per i prossimi quattro), mentre io sono inguaribilmente monogamo e saro' per sempre in adorazione fedele, devoto, solo a te.

un bacio passionale, tuo Londradical

1 commento:

Mauro Suttora ha detto...

solo 4 mesi turko?

ha vis(su)to di peggio - o di meglio, a seconda delle prospettive...