Perché dovrei volere la luna se posso avere le stelle dei tuoi occhi?

(si continua col riesumare Piero Welby: questo del 10 ottobre 2003 è talmente forte che il nome della tipa dovette essere censurato con quattro asterischi perfino nel notoriamente libertario forum radicale)

Tolse il tappo ed un profumo morbido e penetrante saturò l’ambiente… un profumo caldo di essenze misteriose.
La prima goccia le cadde sul collo e **** ebbe un piccolo brivido… poi Pier fece cadere una goccia dopo l’altra seguendo il filo della schiena, arrivato sul coccige lasciò che l’unguento cadesse copioso. Un rivolo si insinuò nella fessura dei glutei e le solleticò l’ano, le mani di Pier le massaggiarono il collo e scesero lungo la schiena mentre i pollici premevano con una pressione decisa sulle vertebre, arrivato sulle natiche il massaggio divenne circolare con i pollici che ad ogni passaggio si spingevano in profondità senza mai toccare lo sfintere. **** avvertiva un formicolio piacevole e fastidioso al contempo, desiderava essere toccata proprio lì, lo desiderava e lo temeva.
Quando il glande si fece strada fra i glutei lei si irrigidì, e si irrigidì ancor di più quando lo sentì premere sull’ano. Ma non avvenne nulla, la pressione si mantenne costante e lei si rilassò. Una piacevole eccitazione si stava impossessando di tutto il suo corpo e,quasi senza accorgersene, inarcò i fianchi spinse i glutei contro il pene alla sua pressione rispose quella di Pier e dopo qualche istante….
- Ah!
Il grido di **** più che un grido di dolore fu un’esclamazione di sorpresa…non pensava fosse così facile…ma dietro al glande morbido e cedevole avvertì la durezza del pene, impaurita serrò con forza i glutei…
- ****! Rilassati mi stai facendo male…s e vuoi non spingo più, posso venire senza metterlo tutto…
Tranquillizzata si lasciò andare a quelle sensazioni sconosciute, a quell’eccitazione incontrollabile che la spinse ad accarezzarsi il clitoride sospirando
- dai spingilo… un po’… ma fai piano… piano..
- hummm… aaah…. aaaah!
il pene forzò l’anello serrato e **** con un brivido capì che lo aveva completamente dentro di lei. I primi movimenti furono un po’ dolorosi… poi le carezze al clitoride si sincronizzarono con il va e vieni del pene…
- vengo, ****! Vengoo... oooooh…
dei colpi decisi la fecero sobbalzare ed una lama di fuoco le percorse il corpo come una scossa elettrica… la mano spinta dalla violenza dei movimenti si mosse sul clito in modo autonomo, indipendente dalla sua volontà… venne anche lei, un orgasmo strano… persistente e diffuso che la lasciò inebetita…
Pier si lasciò andare lentamente sul corpo di ****… e lei avvertì che i suoi fianchi ancora avevano delle contrazioni spasmodiche…piccoli sussulti dell’orgasmo non del tutto esaurito
- grazie piccolina mia…. grazie e scusami se sono stato un po’ violento ma mi hai fatto perdere il controllo… avrei voluto essere più…. delicato… meno…. perdonami… io…
lei non seppe rispondere a quelle scuse semplici e sincere… poi il pene uscì dal suo corpo e fu come se qualcosa di suo l’avesse abbandonata.

Rimasero vicini, silenziosi, la notte confuse i loro corpi avvolgendoli in una morbida oscurità stemperata dal chiarore del cielo che filtrava dalla finestra aperta, ad un tratto ****, con una voce squillante da bambina, esclamò…
- guarda Pier… la luna!
E Pier stringendola forte a sé le rispose…
- Perché dovrei volere la luna se posso avere le stelle dei tuoi occhi?

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poco prima aveva sciolto le dita...

ho sciolto le dita...

Pier, parlando ad alta voce per superare lo scroscio, le consigliò di aspettare che lui avesse finito perché la doccia era talmente stretta che bisognava insaponarsi prima di entrare…
Pier entrò nella stanza. L’asciugamano gli copriva i fianchi ma lei non potè fare a meno di notare la sagoma del pene eretto che alzava una parte della stoffa.
Restò a fissarlo senza parlare, le sembrava eccessivamente lungo e voluminoso… in confronto a quelli che aveva…. conosciuto. la voce di Pier la strappò ai suoi paragoni
- dai manu… fa una doccia veloce… lo vedi quanto ti desidero
- faccio in un attimo… aspetta…
si insaponò velocemente ma quando passò la mano tra le cosce non potè fare a meno di indugiare sul clitoride… e ripensando a quello che aveva appena visto introdusse due dita nella vagina… chiuse gli occhi e pensò che tra poco avrebbe accolto dentro… quell’affare…
- allora… quanto ci metti?
- Eccomi ho fatto

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Fammi entrare, o re,
nelle tue stanze,
e gioiremo ed esulteremo con te
e celebreremo i tuoi amori
più che il vino.
Cantico dei cantici

- Sai Pier… dopo tanto tempo sul web… non credevo che tu esistessi… pensavo che fossi una specie di quei… programmi automatici… sì, quelli che rispondono alle e-mail…
Manuela continuava a parlare mentre saliva le scale dell’albergo.
Pier la seguiva ma non riusciva a capire il senso di quello che stava dicendo…il suo sguardo e il suo cervello erano concentrati sul movimento ondeggiante di quel sederino coperto da jeans attillatissimi; lo aveva sognato tante volte che, averlo lì a portata di… mano, gli procurava una sensazione di sabbia rovente che scorreva giù per la gola.
Lei, non avendo risposte, immaginò ciò che stava succedendo e accentuò il movimento delle anche, arrivata al ballatoio si voltò e con una nota di malizia nella voce gli disse …
- tu non sai cosa… darei per sapere a cosa stai pensando
- forse se te lo dicessi … non vorresti più darlo…
Si guardarono un attimo negli occhi e... risero
- sei più bella quando ridi… camera 34… ecco deve essere da quella parte
Dopo aver aperto la porta Pier gettò un’occhiata ai due lati del corridoio e visto che era deserto… la prese in braccio ed entrò nella stanza
- mettimi subito giù… io sono…
la baciò impedendole di parlare e arrivato vicino al letto si tuffò tenendola stretta a sé… una mano la posò sul seno e con l’altra le accarezzò il viso poi le passò il dito sulla bocca sfiorandola impercettibilmente… Manuela aprì le gambe e lo sentì duro e prepotente premerle sul pube
- adesso basta Manu… la fretta è nemica del piacere… vado a fare la doccia…
- vengo anch’io…

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu