Si erano conosciuti all'Alibi - Welby del 2 febbraio 2003

Si erano conosciuti all'Alibi, un vero amore - a - prima - vista. Aveva sempre evitato i legami affettivi troppo coinvolgenti, gli rompevano le palle, non sopportava l'idea di svegliarsi la mattina con un estraneo nel letto, ritrovarselo davanti a pranzo o dover dividere con lui la sera il telecomando ma quella volta aveva fatto una eccezione.
Erano stati insieme quasi un mese, un'eternità! Poi un giorno, per caso, si era accorto che faceva le marchette alla stazione, avevano litigato di brutto e l'aveva mandato 'affanculo senza nemmeno fargli riprendere i quattro stracci e l'Invicta che gli aveva portato in casa.
Era una storia ormai lontana, dimenticata completamente, eppure adesso ricordava, con una lucidità esasperata, tutte le volte che, pieno di voglie e di tenerezza, aveva preferito lasciare i profilattici nel cassetto.
La notte era passata in una disperata e maniacale rivisitazione di tutta la sua vita sessuale, uno sforzo incessante che lo spingeva a ricostruire l'aspetto dei suoi vecchi partner, uomini e donne dei quali ricordava soltanto dei particolari insignificanti, un paio di stivaletti con le punte di metallo, una rosa sanguinante tatuata sul ventre, un tic, un collare di cuoio nero con le borchie acuminate, una fica depilata e con un anellino d'oro ad un labbro, un cazzo esageratamente storto.
Era come se stesse tracciando un bilancio della sua vita sentimentale e la cosa lo lasciava sgomento ed irritato, si rendeva conto che aveva scelto le persone con la stessa superficiale noncuranza con la quale sceglieva i cibi e le bevande al supermercato, si era fatto guidare dal primo impatto visivo, aveva badato solo all'involucro, alla confezione accattivante, e si era disinteressato del contenuto ed ora si trovava sommerso da quella paccottiglia eroticosentimentalconsumista, senza però un volto da rimpiangere, un amore da ricordare.

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