Alle 13 del giorno 13 - capitolo 3.
La crisi del suo trentesimo compleanno, Andrea la visse nello squallido, enorme ristorante self-service al pianterreno del palazzo di vetro dell'Onu a Manhattan. Era stato abbastanza fortunato a trovare un tavolo vicino alle finestre che davano sul fiume, per mangiare il solito insipido merluzzo in umido. Certo, dovendo soddisfare le esigenze anche religiose di centinaia di diplomatici provenienti da tutto il mondo, il self-service offriva molti piatti kosher, vegetariani, e anche gli spaghetti. Ma una volta provati, quei collosi spaghetti americani li mangiavano solo i non-italiani. Andrea era italiano.
Da qualche notte sognava - e di giorno si scopriva a pensare -, in bulgaro; cosa che non gli era mai successa nei quattro anni precedenti vissuti in Bulgaria. Qualcosa lo spingeva a ritornarvi, inconsciamente organizzare una serie di eventi che l'avrebbero reso inevitabile, ovvero lasciare una brillante carriera nella capitale del mondo per tornare nel cesso d'Europa: i maledetti Balcani, da dove invece tutti i giovani dotati sognano un visto per scappare in America!
Come ogni percorso di vita degno di questo nome, fu assai sofferto. Una di quelle crisi esistenziali che assalgono periodicamente le persone piu' sensibili. Dall'aeroporto di Newark partiva l'ultimo volo di quel giorno per l'Italia, un volo Alitalia operato da Continental sul quale era disponibile solo un posto con una lista d'attesa di dieci prenotazioni prima della sua. Andrea aspettava nervosamente al banco del check-in, intimamente gia' rassegnato al fatto che avrebbe dovuto rimandare al giorno dopo la partenza.
Incredibilmente, nessuno dei dieci in waiting-list si presento' in tempo e quell'unico posto sull'affollatissimo Boeing 767 per Malpensa fu suo, ultimo ad imbarcarsi pochi minuti prima del decollo con una corsa liberatoria alla ricerca della porta d'imbarco nella sterminata aerostazione. Un segno del destino, penso' tirando un sospiro di sollievo, mentre le duecento tonnellate del bireattore sfidando la gravita' raggiungevano i trentamila piedi tra spaventose turbolenze dovute al maltempo sulla costa nord-occidentale dell'Atlantico, e la terrorizzata ragazza sconosciuta accanto a lui gli stringeva la mano fino a fargli male.
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