Comincia un nuovo mese col buon proposito di smettere di fumare tabacco, da questa mezzanotte in punto.

so che posso farcela con la sola forza di volontà perché una volta c'ero già riuscita, per ben 4 anni e 4 mesi, poi stupidamente ricominciai. all'epoca era un primo di agosto balcanico ben oltre i 30 gradi, abitavo al quinto piano senza ascensore e arrivavo in cima col fiatone. classico effetto collaterale: ingrassai di 7 kg solo il primo mese, e trenta in tutto fino a quasi 90, nonostante facessi esercizio camminando ogni giorno per miglia e miglia, tanto da cominciare a soffrire di dolori alle ginocchia per il peso della panza che le mie belle gambe non erano abituate a sopportare. oh! - tranquillizzo i miei ammiratori - ho perso tutto il sovrappeso da quando ho ricominciato a fumare, ma ho di nuovo perso anche il fiato...

se potessi fumerei solo cannabis, ma il fottuto proibizionismo lo rende dannatamente costoso e impraticabile per chi non è più una ragazzina e non può permettersi di rischiare il lavoro o il passaporto, e sempre di più da quando quel coglione di Gordon Brown vuole inasprire le sanzioni ri-equiparandola a droghe pesanti come misura demagogica nel vano tentativo di recuperare becera popolarità, col bel risultato che praticamente a Londra gira solo schifosissimo skunk, che non è più erba naturale ma roba chimica che spacca la testa, e sembra impossibile (e incredibile per una grande città) trovare un po' di hashish decente. a Parigi le cose vanno appena appena meglio e conoscerei un paio di posticini per trovare del fumo accettabile, ma fatto sta che per un motivo o per l'altro ormai non mi faccio una canna da oltre sei mesi, e invece mi rollo sigarette di tabacco una dopo l'altra.

rimpiango Milano dov'ero tornata per qualche mese (e ahimè lasciai di nuovo esattamente proprio un anno fa), dove avevo nei giardini sotto casa a Quartoggiaro dei fornitori di fumo accettabile a prezzi ragionevoli. ci fu un episodio divertente che merita di essere condiviso. una volta viaggiando in treno conobbi una bella ufficiale di polizia di una importante città che si recava a Milano per la prima volta per un loro corso di aggiornamento sulle droghe. era simpatica e facemmo amicizia in poche ore di viaggio, per cui arrivati in Centrale l'accompagnai al suo albergo lì vicino e le proposi di fare un'esperienza diretta, per cui saltammo sul passante in Repubblica e... e dopo il rapido acquisto meno di un'ora dopo sul trenino di ritorno rollavo un bel cannone che ci fumammo insieme in strada una volta rientrati in Repubblica per salutarla con qualche baciccio. mai più rivista, ma le chiesi "come hai potuto non arrestarmi?" rispose "grazie per la serata stupefacente" :)

tornando al tabacco, è veramente sciocco fumare per cattiva abitudine una roba che non da alcuna soddisfazione (tranne se vogliamo il conforto nell'aspettare l'autobus d'inverno) e oltre alla salute urta il portafoglio: spendo l'equivalente di oltre cento euri al mese in tabacco, cartine, filtrini e accendini. personalmente trovai un buon trucco psicologico quello di convincersi che non si sta rinunciando a qualcosa ma si sta per guadagnare qualcosa. i governi-mamma proibizionisti invece di volerci far smettere di fumare minacciando cancri, impotenza, aborti e infarti, dovrebbero casomai tentare di incentivarci nel cominciare a non-fumare per avere pelle e capelli più belli, che è un giramento di frittata significante la stessa cosa ma suonerebbe un messaggio più positivo.

rassicurazione agli amici blogger fumatori: prometto solennemente di non trasformare il blog in un noiosissimo, lamentoso diario di tossicodipendente in astinenza. anche quando avevo smesso, pardon, cominciato a non-fumare, non ho mai preteso che per aiutarmi facesse altrettanto il resto del mondo!

6 commenti:

Dyo ha detto...

:)
E tu pensa che io, tempo fa, avevo posizioni "proibizioniste". Ma solo per paura, lo ammetto.
Non fumo più da anni, ed il rigetto avvenne in maniera spontanea, senza traumi. Tranquilla, comunque: ognuno ha le sue dipendenze, e non è detto che il fumo sia la peggiore.

Beca ha detto...

non ti posso dare consigli, non ho mai fumato (nulla), anche se poi sarei per la liberalizzazione delle droghe

Mamma Simona ha detto...

Lo confesso, mai fumato niente. Solo perché non ho mai avuto la curiosità di provare. ma non sono antiproibizionista, anzi. Io liberalizzerei tutto. Avremo pure il diritto di fare tutti ciò che vogliamo finché non facciamo del male agli altri, no? Però sono contenta che tu abbia deciso di smettere di fumare sigarette che, a quanto ne so, se fatto in modo troppo assiduo,fa molto più male di altro tipo di fumo occasionale.

DS ha detto...

ciao, molto interessante la tua vita che, a quanto ho capito, si divide fra parigi, londra (e milano...). mi piacerebbe capire meglio in cosa consiste la tua attività di journalist and political activist!
per ora accetto lo scambio link.
tommi

Michele Boselli ha detto...

ciao Tommi, "political activist" è quello che sono stata in passato, "journalist" è quello che vorrei diventare in futuro, e il presente limbo è la dannata via di mezzo: blogger!..

Simona, forse volevi scrivere "ma non sono proibizionista" senza l'ANTI! :)

Osteria dei Satiri ha detto...

ciao. ho letto la tua mail,ti dispiace se rispondo qui? scusami per il ritardo,cmq ho letto un pò il tuo blog, qua e la, devo dire che mi piace, interessante. ovviamente per lo scambio di link non c'è problema... ti aggiungo subito.
ritornando al posto, la penso come te, il proibizionismo ha fallito, ma ancora sono in molti a non rendersene conto. e concordo sul fatto che una bella canna ci vuole ogni tanto. sai la gente sarebbe anche più rilassata, con questi tempi che corrono.
ciao, passerò spesso di qui.

Max