Miss Welby capì che avrebbe fatto prima, e fatto una favore all'umanità, ad ucciderlo piuttosto che banalmente lasciarlo, quando Boris Cappato espose il lato più oscuro del suo insano feticismo.

La sua massima perversione si rivelò consistere nello spalmarselo di Nutella per appiccicarvi sopra delle cipolline sottaceto: un azzardato accostamento ero-gastronomico quantomeno disgustoso, specialmente nel contesto di un rapporto orale. Fu a quel punto che miss Welby decise che non ne poteva più del dannato eurodecappato ed era giunto il momento di eradicarlo da questo pianeta per tramite del sicario Londradical, l'uomo mezzo frocio che amava veramente e che, pur avendolo piccolino, perlomeno nelle sue rarissime erezioni non se lo spalmava di Nutella e cipolline sottaceto.

Approntarono un piano, slinguandosi a Walpole park, sulla base delle preferenze emerse da un sondaggio sul blog della stessa miss Welby, il cui indirizzo ora mi sfugge ma, se state leggendo questo post, ahivoi ci siete già. Il voto democratico espresse una chiara indicazione sulle modalità del cappaticidio: dovrà avvenire per tramite di contagio di malattia sessuale, il che complica la faccenda (accidenti alla democrazia). Praticamente ci è stato suggerito che l'unico modo per ammazzare Cappato senza che ne resti vittima lo stesso killer Londradical consiste in quest'ultimo prendersi una malattia venerea sull'esterno di un preservativo e poi utilizzare lo stesso nel penetrare l'eurodecappato. Operazione complicata, ma non impossibile.

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Il vento polare tirava violentissimo nella glaciazione delle highland scozzesi, la temperatura era già scesa a meno venti e per la notte successiva tendeva a meno quaranta. Agli elicotteri di soccorso si solidificava il carburante e cadevano come zanzare congelate. Tutte le comunicazioni via etere erano disturbate o interrotte e l'unica cosa che teneva il camper ancorato al suolo nella tempesta era il cavo di acciaio immerso nel cemento del promontorio, parallelo al cavo delle telecomunicazioni riservate all'"ufficio", la metà anteriore del camper avveniristico che sovraintendeva al rapimento più eclatante di tutti i tempi.

Sotto, dove entravano i due cavi, che cosa c'era sotto? Oltre a Cisco networks e a Londradical lo sapevano solo Etoile, la sua bionda complice strafiga come Jane Mansfield, ma ne erano all'oscuro la di lei sorellastra minorenne Soleil, e tanto più gli sgraditi ospiti che avevano soccorso nella tempesta, dei banali radicani italiani in vacanza in Scozia in un periodo di radicane cambiamento climatico che più sbagliato non avrebbe potuto essere. Ma il camper progettato dalla quindicenne Soleil è un sofisticato mini-bus che si aggancia al pianeta grazie al magnetismo prodotto da un paio di generatori alimentati in abbondanza, e anche le riserve di cibo non mancano: la decina di confinati possono sopravvivere a temperature polari fino a tre settimane. Basteranno?

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La guerra della puzza d'immerda contro quella delle sigarette. In un ambiente forzatamente ristretto, nel cesso Berlusconi e Putin eiettono degli stronzi particolarmente puzzolenti, anche per via della dieta a base di sandwich dell'aratore (capirete che in questa situazione non possiamo permetterci molto di meglio nel tenerli detenuti). Avvolti da questa puzza d'immerda infernale, con Etoile e Soleil non possiamo fare altro che fumare per neutralizzarla. Nell'"ufficio" di comando inaliamo puzza d'immerda per espirare cannabis (cioè, viceversa, insomma ci siamo capiti), che profuma decisamente un po' meglio.

Di notte la bambina Soleil si abbiglia in modo provocante perché vorrebbe essere dichiaratamente sverginata da Londradical. Etoile non è d'accordo, è gelosa, e si abbiglia ancor più provocante, praticamente seminuda a evidenziare il vitino di vespa tra le super-tettone appuntite e il culone fenomenale a tronizzare le sue fantastiche gambe su tacchi spettacolari. Riuscirà Londradical a resistere alla tentazione di sverginare Soleil prima che questa compia 16 anni dopodomani? Boh, chi lo sa, intanto il fortunato s'impecora nel tremebondo lettone con Etoile, Soleil e la sottoscritta miss Welby. Complice il freddo, domattina ci ritroveremo alquanto attorcigliati.

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Lanfranco Suttora se l'era legato al dito - eufemismo per esserselo effettivamente legato al pene -, quello sgarbo degli esperantisti radicani che lo avevano sodomizzato nella pubertà. Ricordava bene come l''ex terrorista esperantista Giorgio D'Elia ridesse di gusto mentre veniva penetrato dalla di questi sua partner friulana Elisabestia Zamparrosto, nota come la bionda dal clitoride di venti centimetri in acciaio inox. Lanfranco Suttora non si sarebbe mai dato (Lanfranco) Pace fino a quando non fosse riuscito a vendicare l'abuso dell'uso del buso. Ne approfittò dileguandosi a Taipei, dove il jumbo traforato aveva fatto scalo di emergenza, per mettersi sulle tracce del latitante Renzo Roberto Severino Riva-Scaruffi-Martelli, che della Zamparrosto era il figlio segreto concepito su Vleeptron. Al diavolo le vanagloriose olimpiadi cinesi, c'era ben altra carne al fuoco per imbastire uno scoop da premio Pulitzer...

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Figlia segreta era pure la genovese Oriella Gattigari, figlia segreta del professor Bandinelli che era pure padre segreto di un Vasto Cazzaro padovano da lui diseredato, per cui, del Vasto, Oriella è la sorella, tanto per far rima bandinelliana. Tuttavia tutto ciò non c'entra una fava con la narrazione, che si riporta sui binari del tram numero uno da MacMahon in centro con la Gilda di Testori, ma anche questo non c'entra un tubo, era solo per esibire un briciolo di cultura letteraria e rinfrescarmi piacevoli memorie sul tram numero uno verso piazza Firenze, sul quale vado un attimo a masturbarmi ma torno subito.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ma cacchio! Vuoi dire qualcsa sui tuoi tacchi, sulle tue scarpe? Sono 6 giorni che sbavo sull'argomento.
luigi gobettiano

Anonimo ha detto...

ah!, scusa il ritardo, ogni tanto devo far finta di lavorare. dunque, proprio nel fine settimana ne ho prese due paia in due diversi charity shop, rosse di vernice: un paio di d'orsay che evidenziano bene l'arco della pianta del piede e un paio di sandali con laccetto alla caviglia. in questo periodo il rosso mi eccita un casino, il nero mi aveva un po' stufata. vedrò se il prossimo weekend riesco a fare delle foto specialmente per te

Anonimo ha detto...

Il Signore te ne renda merito.
Ma in realtà non sono un feticista. Non so se sia un pregio o un difetto ma è così.
Comunque attendo le foto.
luigi gobettiano

Mauro Suttora ha detto...

attualmente il migliore club di pechino e' il block 8