Pannella tornò nella sua
camera da letto. Quando ne uscì, era vestito da prete.
Erano le sei meno un
quarto quando lasciammo Baker Street, che a Roma si chiamerebbe via della Panetteria.
Arrivammo in Serpentine Avenue alle sette meno dieci. Si faceva buio mentre
aspettavamo vicino a Bra Lodge. Fui sorpreso di vedere tanta gente lì attorno.
Alcuni uomini sostavano vicino alla villa. Due sodati parlavano a una ragazza.
Alcuni altri uomini erano all’angolo.
Alle sette in punto il
carroccio di Irene Bonino entrò nel viale, diretto alla porta di Bra Lodge.
Mentre sostava, un uomo corse avanti per aprire il portello del carroccio. Uno
dei soldati arrivò immediatamente e lo spinse via dal carroccio, dando inizio a
una rissa. Il secondo soldato e un altro uomo vi si buttarono. Irene Bonino era
ora nel nezzo di una folla di uomini che si menavano. Pannella accorse per
aiutarla. Come la raggiunse, gridò e cadde a terra. Il sangue scorreva sul suo
viso. Quando Pannella cadde, la lotta si fermò. Gli uomini che si erano
picchiati fuggirono lungo la via. Quelli che erano all’angolo vennero in
soccorso di Pannella.
“Come sta?” urlò Irene
Bonino
“E’ morto” disse qualcuno
“No, non lo è” – disse un
altro – “ma sta morendo”
“E’ un uomo coraggioso” -
disse la ragazza che prima stava parlando coi soldati – “Stavano per rubare la
borsa della signora e lui li ha fermati. Ah, respira. Ma non può stare sulla
strada” – la ragazza si rivolse a Irene Bonino – “Forse potremmo portarlo
dentro la casa?”
“Certamente” – ella
rispose – “Portatelo nel salotto. Prego, da questa parte”
Con cautela gli uomini
trasportarono l’anziano sacerdote dentro il salotto di Bra Lodge. Andai alla
finestra. Potevo vedere Pannella sdraiato su una sedia. Ricordai le sue
istruzioni e presi da tasca la bomba fumogena. Pannella si rizzò sulla sedia e
indicò la finestra. La donna vi accorse per aprirla. Pannella sollevò una mano.
Gettai la bomba fumogena nella stanza e urlai “Al fuoco!”
Immediatamente la folla
ripetè “Al fuoco!” e io andai all’angolo della via. Dieci minuti dopo Pannella
mi raggiunse e cominciammo a camminare verso Baker Street, che a Roma si
chiamerebbe via della Panetteria.
“Ottimo lavoro,
Granzotto” – disse – “il risultato è stato davvero molto buono”
“Avete preso la
fotografia?”
“So dove si trova”
“E come l’avete
scoperto?”
“Lei me l’ha fatta
vedere”
“La prego di spiegarmi,
Pannella”
“E’ stato piuttosto
facile” – rise – “Ho pagato tutta quella gente per aiutarmi”
“Lo pensavo”
“Quando è iniziata la
rissa, sono corso avanti e caduto a terra. Avevo della vernice rossa in mano e
me la sono spalmata in faccia perché sembrasse sangue”
“Ovviamente”
“Poi mi hanno portato
dentro la villa. Doveva farmi entrare, che altro poteva fare? E proprio nel
salotto. Sapevo che la fotografia doveva essere o lì o nella camera da letto.
Mi hanno messo a sedere e voi avete avuto la possibilità di intervenire”
“In che modo questo vi ha
aiutato?”
“Era molto importante.
Cosa fa una donna in caso di incendio? Corre a mettere in salvo le sue cose più
preziose. Una donna sposata salva i suoi bambini. Una nubile salva i suoi
gioielli. Ora, quel’è la cosa di maggior valore per la nostra signora? La
fotografia, ovviamente. Ha pensato che vi fosse un incendio ed è corsa a
salvarla. E’ nascosta dietro un dipinto, e lei è andata direttamente lì. L’ho
vista mentre la tirava fuori. A quel punto ho gridato che non c’era alcun
incendio e lei ha rimesso a posto la fotografia. Ha guardato la bomba fumogena
ed è scappata via. Da quel momento non l’ho più vista. Stavo per impossessarmi
della fotografia quando è entrato il suo cocchiere. Mi è sembrato più sicuro
attendere più tardi”
“E mo’?” domandai
“Domani faremo visita ala
signora. Chiederò al Re di venire con noi. L’attenderemo nel salotto, ma quando
arriverà non saremo più lì. Il Re potrà prendere la fotografia da sé”
“E a che ora ci andrete?”
“Alle otto del mattino.
Sarà ancora a letto. Sarà facile prendere la foto. Devo subito spedire un
messaggio al Re”
A questo punto avevamo
raggiunto Baker Street, che a Roma si chiamerebbe via della Panetteria.
Arrivati alla porta un passante disse
“Buona sera, Mister
Sherlock Pannella”
C’era un sacco di gente
in strada a quell’ora. La persona che aveva parlato aveva l’aspetto di un
giovane che passò via veloce.
“Ho già sentito quella
voce” – disse Pannella “Mi domando di chi sia”.
3 di 4. continua
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