Alle tre del pomeriggio seguente mi recai in Baker street, che a Roma si direbbe via della Panetteria. Pannella non era ancora tornato. Scoprii che era uscito alle otto del mattino e lo aspettai nelle sue stanze. Erano le quattro quando la porta si aprì. Ne entrò un uomo vestito da cocchiere, coi capelli lunghi e la faccia rossa. Era Pannella! Senza dire una parola andò nella sua camera da letto e ne uscì cinque minuti dopo. Si era lavato il viso e indossava i suoi abiti abituali.

Sedette vicino al caminetto, ridendo. “Bene, Granzotto” – “Che cosa pensate che abbia fatto oggi?”
“Mi faccia pensare… Avete osservato la casa di Irene Bonino”
“Proprio così. Sono uscito stamane alle otto vestito da cocchiere. Presto ho trovato Bra Lodge. E’ una villa con giardino sul retro. Nella strada di fianco ci sono altri edifici. E’ su quella strada che vengono tenuti cavalli e carrocci. Vi ho conosciuto un cocchiere che mi ha detto tutto di Irene Bonino”.
“Che cosa vi ha detto?”, chiesi
“Che è molto bella. Vive in modo quieto e canta ai concerti. Esce ogni giorno alle cinque e ritorna alle sette in punto per la cena. Solo un uomo la visita, scuro e di bell’aspetto. Si reca alla villa ogni giorno. Il suo nome è Godfrey Crocicchio ed è avvocato”
“Siete stato occupato”, osservai
“Non è tutto” – continuò Pannella – “Questo Godfrey Crocicchio è un uomo molto importante.. Potrebbe semplicemente essere il suo avvocato oppure un suo amico. Potrebbe esserne innamorato. Se è solo il suo avvocato, forse lei potrebbe avergli dato la fotografia. Se invece sono amanti, le potrebbe non volere che la vedesse. In questo caso la foto potrebbe essere a casa sua. Mentre ero lì, arrivò un carroccio e ne sbucò fuori un uomo, scuro e di bell’aspetto. Era Godfrey Crocicchio e sembrava di gran fretta. Urlò al cocchiere di aspettare e corse nella villa. Vi rimase per circa mezz’ora. Potevo vederlo attraverso la finestra del salotto. Sembrava molto agitato. Non potevo vedere la donna. Poi uscì e corse al carroccio guardando l’orologio. ‘portami in Regent Street, devo comprare un anello. Poi portami alla chiesa di Santa Monica in Edgware Road’ – urlò al cocchiere – ‘ti darò una sterlina se mi ci porti in venti minuti’. Il suo carroccio partì e subito quello di Irene Bonino la venne a prendere. ‘Alla chiesa di Santa Monica, John’ urlò la suo cocchiere, che a sua volta partì. Decisi di seguirla saltando su un carroccio di passaggio Arrivai alla chiesa e mi ci precipitai dentro. Non c’era nessuno eccetto Irene Bonino, Godfrey Crocicchio e un prete. Quando entrai tutti mi guardarono. Godfrey Crocicchio corse verso di me. ‘ Vieni con me’ – urlò – ‘ci serve un testimone. Non ci vorrà molto, solo pochi minuti. Senza un testimone il matrimonio non sarà legale’ disse trascinandomi verso l’altare. Così sono stato testimone del matrimonio di Irene Bonino e Godfrey Crocicchio. Tutto fu veloce. L’uomo mi ringraziò e la donna mi diede una sterlina. Il prete sorrise. Quando ci penso mi viene da ridere. Il prete aveva rifiutato di sposarli senza un testimone. Hanno avuto Sherlock Pannella come testimone”

“Così sono sposati” – dissi – “Sembra che fossero in gran fretta. Qual è la ragione?”
“Penso che Irene Bonino abbia paura” – disse Pannella – “Qualcuno ha cercato per due volte di rubare la fotografia. Penso che abbia deciso di sposare Crocicchio e lasciare l’Inghilterra”
“Pensate che il Re potrebbe farle del male?” chiesi
“Non lo so” – disse Pannella – “Ma lei sembra temerlo”
“Cosa avete fatto dopo avere lasciato la chiesa?” chiesi
“Bene” rispose Pannella – “Ho pensato che avrebbero lasciato Londra immediatamente. Sono rimasto sorpreso quando ho udito la donna dirgli ‘Andrò al parco alle cinque come al solito’. Sono partiti separatamente. Ora devo muovermi rapidamente. Mi aiuterete, Granzotto?”
“Certamente” – gli dissi – “Che cosa volete che faccia?”
“Adesso sono quasi le cinque” – disse Pannella – “Tra due ore dobbiamo essere a Bra Lodge. La donna vi fa ritorno alle sette e noi dobbiamo essere lì per incontrarla”
“E poi?”
“Accadrà qualcosa che vi sorprenderà. Ma all’inizio non dovrete fare nulla, chiaro? Quattro o cinque minuti più tardi la finestra del salotto si aprirà. Voi rimarrete a quella finestra”
“E poi?”
“Dovrete osservarmi, potermi vedere. Quando alzerò la mano… così… voglia che scagliate qualcosa nella stanza. E poi griderete ‘Al fuoco! Al fuoco!’”
“E questo è tutto?”
“Sì” – disse Pannella – “tirerete questa dentro la stanza”
“Una bomba fumogena?” – sobbalzai – “Ma è pericolosa?”
“Niente affatto” – sorrise Pannella – “Farà un mucchio di fumo. Questo è tutto. Quando l’avrete lanciata e gridato ‘Al fuoco!’ andate ad aspettarmi alla fine della via”

2 di 4. continua

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