CAPPATO – Oh! Quanto sono infelice!

PANNELLA – (ritirandosi bruscamente). Non essere così egoista!

CAPPATO – (umilmente). Sì, merito il rimprovero! Io sento che se dovessi salire sul rogo con te, sarei così felice di essere al tuo fianco, che quasi non penserei neppure al tuo pericolo.

PANNELLA – (carezzandogli intenerito la mano). Sei un caro ragazzo, Marco, ma… (spingendo via crucciata la mano dal giovane) ma non sei buono a nulla. Ho bisogno di qualcuno che mi sappia dire che cosa debbo fare.

CAPPATO – (con convinzione solenne). Il tuo cuore te lo dirà quando verrà il momento. Io ci ho riflettuto seriamente e so quello che prima o poi ci resta da fare

PANNELLA – No, Marco. Bada! Io non farò mai nulla di sconveniente: nulla di men che onesto. (si siede di peso sullo sgabello ed assume una espressione inflessibile).

CAPPATO – (con tono di convinzione). Se tu facessi altrimenti, non saresti più il mio Giacinto. La nostra linea di condotta è perfettamente semplice, perfettamente retta, perfettamente immacolata e pura. Noi ci amiamo. Io non me ne vergogno. Sono pronto a proclamarlo dinanzi a tutta Londra, come sono pronto a dichiararlo a tua moglie, quando ti sarai convinta – e non tarderai – che questa è la sola vita degna di te. Andiamo via insieme, stasera, a casa nostra, senza vergogna. Ricordati! Abbiamo un dovere verso tua moglie. Qui siamo i suoi ospiti. Lei è donna onesta, è stata gentile con noi; forse ti ha amato quando glielo permetteva il suo temperamento prosaico ed il suo sordido ambiente commerciale. Il nostro onore ci impone di fare in modo che ella non apprenda la verità da qualche pettegolezzo di gente maligna. Andiamo ora da lei, apertamente, tenendoci per mano; le diremo addio ed usciremo di casa sua senza sotterfugi né inganni, liberamente, onestamente, con dignità.

PANNELLA – (fissandolo con occhi stupiti). E dove andremo?

CAPPATO – Non ci allontaneremo affatto dal corso normale della nostra vita. Stavamo per andare a teatro quando il fatto di avere smarrito le poesie ci costrinse all’azione immediata: andremo ugualmente a teatro, ma lasceremo qui i tuoi brillanti, perché non possiamo permettercene il lusso e non ne abbiamo bisogno.

PANNELLA – (indispettito, agro). Ti ho già detto che io detesto i brillanti, ma Emma si ostina a comprarmene. È inutile che tu venga a predicarmi la semplicità.

CAPPATO – Non ci ho mai pensato, tesoro mio, so che queste inezie non hanno importanza per te. Che cosa dicevo? Ah! Sì, mi ricordo. Invece di tornare qua uscendo dal teatro, ora ed ora innanzi casa nostra, e a suo tempo, quando avrai ottenuto il divorzio, adempiremo qualunque vana cerimonia legale tu desideri. Io non do nessuna importanza alla legge. Tutto questo è semplice e piacevole assai, non è vero? (prende i fiori dalla tavola). Ecco dei fiori per te: ho già i biglietti. Pregheremo tua moglie di prestarci la sua vettura per mostrarci che non ci serba rancore. Andiamo!

[4 di 14. continua]



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