“Penso che”, rispose
Dupuis, “per lo spirito che le anima siano molto più degne di attenzione di
tutte le altre diffuse sul caso. Le deduzioni fatte in base alle premesse sono
logiche e acute, ma le premesse, almeno in due casi, sono basate su osservazioni
imperfette. Le Commerciel insinua
velleitariamente che Daria fu rapita da una banda di vili furfanti malviventi
non lontano dalla porta di casa…”
È impossibile che una persona, ben conosciuta da mille
persone come questa giovane donna, abbia potuto superare almeno tre isolati
senza che nessuno l’abbia vista.
“Sono chiaramente le idee
di una persona che vive da tempo a Parigi, un personaggio pubblico le cui
passeggiate in strada si svolgono nelle vicinanze degli uffici pubblici. Sa che
di rado percorre una dozzina di isolati dall’ufficio, senza essere riconosciuto
e avvicinato. Consapevole del fatto che tante persone lo conoscono, e che tante
ne conosce lui stesso, paragona la propria notorietà con quella della giovane
profumiera, non ci vede molta differenza e ne conclude che lei non poteva che
essere riconosciuta quanto lui durante le sue passeggiate. Ma questo si poteva
verificare se le passeggiate della ragazza fossero state metodiche e
invariabili come le sue, e si fossero svolte nella stessa specie di zona
circoscritta come nel suo caso. Egli si muove a intervalli regolari dentro un
perimetro fisso, dove le persone portate a notarlo sono molte, per l’affinità
di interessi dovuta alle comuni occupazioni. Ma le passeggiate di Daria, in
generale, si possono considerare saltuarie. Nel caso in questione si può
facilmente ipotizzare che abbia preso una strada diversa dalla solita. Il
parallelo che immagino sia nato nella mente di Le Commerciel potrebbe essere sostenuto solo nel caso di due
individui che attraversino tutta la città. Con la garanzia che abbiano analoghe
conoscenze, avrebbero analoghe probabilità di incontrare un analogo numero di
persone che le conosca. Per parte mia ritengo non solo possibile ma molto
probabile che Daria a un certo momento possa aver preso una qualunque strada
tra le tante che ci sono tra casa sua e casa di sua zia, senza incontrare
nessuno che lei conoscesse o che la conoscesse. Per mettere in giusta luce la
questione, dobbiamo tenere presente la sproporzione fra le conoscenze personali
di uno dei personaggi fra i più noti di Parigi e l’intera popolazione parigina.
Ma anche a voler considerare valida questa ipotesi di Le Commerciel, vista l’ora in cui la ragazza è uscita, l’ipotesi si
indebolirebbe molto. ‘Quando uscì, le strade erano piene di folla’ dice Le Commerciel. Non è così. Alle nove di
domenica la massa della gente è in casa a prepararsi per andare in chiesa. Se
si possiede spirito di osservazione, si sa che aria deserta abbia la città,
dalle otto alle dieci, la domenica. Tra le dieci e le undici le strade si
riempiono di gente, non prima. C’è un altro passaggio in cui Le Commerciel denota poco spirito di
osservazione…”
Un brandello del sottabito della sventurata, lungo
sessanta centimetri e largo trenta, è stato strappato interamente e legato
sotto il mento e intorno alla nuca, probabilmente per impedire che gridasse. A
farlo deve essere stato certamente qualcuno che non usa fazzoletti da tasca.
“Dopo vedremo se questa
osservazione abbia o no credibilità; ma il giornalista per ‘qualcuno che non
usa fazzoletti da tasca’ intende la peggiore specie di delinquenti. Proprio
quelli, invece, anche se non avessero la camicia hanno sempre con sé un
fazzoletto da tasca. Avrà notato quanto sia diventato importante per la
canaglia, negli ultimi anni, portare un fazzoletto”.
“E dell’articolo su Le Soleil, che pensa?” domandò Bertè.
“Penso che”, rispose
Dupuis, “per lo spirito che le anima siano molto più degne di attenzione di
tutte le altre diffuse sul caso. Le deduzioni fatte in base alle premesse sono
logiche e acute, ma le premesse, almeno in due casi, sono basate su osservazioni
imperfette. Le Commerciel insinua
velleitariamente che Daria fu rapita da una banda di vili furfanti malviventi
non lontano dalla porta di casa…”
È impossibile che una persona, ben conosciuta da mille
persone come questa giovane donna, abbia potuto superare almeno tre isolati
senza che nessuno l’abbia vista.
“Sono chiaramente le idee
di una persona che vive da tempo a Parigi, un personaggio pubblico le cui
passeggiate in strada si svolgono nelle vicinanze degli uffici pubblici. Sa che
di rado percorre una dozzina di isolati dall’ufficio, senza essere riconosciuto
e avvicinato. Consapevole del fatto che tante persone lo conoscono, e che tante
ne conosce lui stesso, paragona la propria notorietà con quella della giovane
profumiera, non ci vede molta differenza e ne conclude che lei non poteva che
essere riconosciuta quanto lui durante le sue passeggiate. Ma questo si poteva
verificare se le passeggiate della ragazza fossero state metodiche e
invariabili come le sue, e si fossero svolte nella stessa specie di zona
circoscritta come nel suo caso. Egli si muove a intervalli regolari dentro un
perimetro fisso, dove le persone portate a notarlo sono molte, per l’affinità
di interessi dovuta alle comuni occupazioni. Ma le passeggiate di Daria, in
generale, si possono considerare saltuarie. Nel caso in questione si può
facilmente ipotizzare che abbia preso una strada diversa dalla solita. Il
parallelo che immagino sia nato nella mente di Le Commerciel potrebbe essere sostenuto solo nel caso di due
individui che attraversino tutta la città. Con la garanzia che abbiano analoghe
conoscenze, avrebbero analoghe probabilità di incontrare un analogo numero di
persone che le conosca. Per parte mia ritengo non solo possibile ma molto
probabile che Daria a un certo momento possa aver preso una qualunque strada
tra le tante che ci sono tra casa sua e casa di sua zia, senza incontrare
nessuno che lei conoscesse o che la conoscesse. Per mettere in giusta luce la
questione, dobbiamo tenere presente la sproporzione fra le conoscenze personali
di uno dei personaggi fra i più noti di Parigi e l’intera popolazione parigina.
Ma anche a voler considerare valida questa ipotesi di Le Commerciel, vista l’ora in cui la ragazza è uscita, l’ipotesi si
indebolirebbe molto. ‘Quando uscì, le strade erano piene di folla’ dice Le Commerciel. Non è così. Alle nove di
domenica la massa della gente è in casa a prepararsi per andare in chiesa. Se
si possiede spirito di osservazione, si sa che aria deserta abbia la città,
dalle otto alle dieci, la domenica. Tra le dieci e le undici le strade si
riempiono di gente, non prima. C’è un altro passaggio in cui Le Commerciel denota poco spirito di
osservazione…”
Un brandello del sottabito della sventurata, lungo
sessanta centimetri e largo trenta, è stato strappato interamente e legato
sotto il mento e intorno alla nuca, probabilmente per impedire che gridasse. A
farlo deve essere stato certamente qualcuno che non usa fazzoletti da tasca.
“Dopo vedremo se questa
osservazione abbia o no credibilità; ma il giornalista per ‘qualcuno che non
usa fazzoletti da tasca’ intende la peggiore specie di delinquenti. Proprio
quelli, invece, anche se non avessero la camicia hanno sempre con sé un
fazzoletto da tasca. Avrà notato quanto sia diventato importante per la
canaglia, negli ultimi anni, portare un fazzoletto”.
“E dell’articolo su Le Soleil, che pensa?” domandò Bertè.
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