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– Senza gamba
Era
una casettina piccola singola, inserita in un borgo di questo piccolo
paese della bassa bergamasca, uno di quei piccoli borghetti anni ‘60,
senza né il sapore antico né la comodità o bellezza architettonica
moderna. La classica casettina fatta da sé, una di quelle progettate
e costruite dai vecchi muratori, diffidenti verso geometri o
architetti, un cubetto di cemento.
Si
presenta una signora di mezz’età con il classico grembiule da
casalinga di paese, pallidina e con la voce fioca, quella voce di
coloro che pare facciano fatica a superare il peso di ogni giornata.
Per intenderci una di quelle persone che quando ti danno la mano non
la stringono e trasmettono quel fastidioso effetto da salma.
Ovviamente anche la loquacità di questi personaggi è risicatissima,
ma dopo una faticosa intervista scopro che tutto sommato la signora
non sarebbe dispiaciuta dal vedere questo famoso elettrodomestico,
che probabilmente desidera da tempo.
Come
da prassi chiedo un appuntamento per dimostrare in presenza del
marito, ma la signora si irrigidisce, spiegandomi che il marito è
intrattabile e di carattere difficilissimo, da quando per malattia
gli è stata amputata una gamba. Mi tornò alla mente la vicenda di
un altro marito che al seguito di un morso di cane ed una conseguente
terapia antirabbica era diventato intrattabile. Risi quando la moglie
mi raccontò questa vicenda, ma vi assicuro che quando ebbi
l’occasione di avvicinarmi, poiché lo sentii e intravidi solo
attraverso una porta a vetri della cucina, ringhiava come un lupo
mannaro, una paura vera. Sul momento abbandonai subito la missione,
pensando che del resto i soldi non sono tutto nella vita.
Ad
ogni modo, sprezzante del pericolo, mi ripresentai al pomeriggio con
le mie valige, caricatoo da questa sfida di dover convincere il
marito ostico. Entrando mi avvolse il calore umido tipico delle case
degli anziani, forse dovuto a tutti i minestroni che cucinano, e un
particolare odore. Ogni casa ha un suo odore unico e riconoscibile. È
strano, mi sono sempre chiesto cosa determina un’impronta così
personale in un’abitazione.
Seduto
a capotavola, dominava il soggiorno di fronte al televisore acceso, e
questo già di per sé può spiegare l’umore di uno costretto tutto
il giorno di fronte a questo elettrodomestico. Ho vissuto anni con
uno zio costretto a vivere con una sola gamba e quindi un pochino di
pratica l’avevo nel “settore”. Mi salutò con l’entusiasmo
minimo consentito per non essere considerati villani, ma nonostante
il mio sorriso non ebbe nessuna reazione di simpatia o cordialità.
Feci
la mia dimostrazione, seguita di sguincio dal marito e anche con
molto interesse, velato però da rassegnazione e dalla convinzione
che non l’avrebbe mai acquistato, e poi passammo alla
contrattazione. Sapevo non sarebbe stato facile, mi sedetti al suo
fianco cercando di coinvolgerlo il più possibile, anche se non
distolse lo sguardo dalla tv. Il signore si impuntò dicendo che non
l’avrebbe comprato, ma senza darmi alcuna motivazione, che per un
venditore è l’atteggiamento peggiore. Le cause, scuse o
motivazioni si possono argomentare e smontare, ma “Perchè no!” è
disarmante.
Abbandonai
la trattativa e mi misi a dialogare di altro, scoprendo un uomo
veramente ferito e triste, ma nel contempo anche sadico, sembrava
volesse trascinare anche la consorte nella sua sofferenza, mai questa
definizione fu più appropriata. La signora sembrava veramente avere
seguito il marito nella sua triste sorte di totale rassegnazione, era
quasi altrettanto intrattabile. Di fronte a queste persone ti chiedi
quanto la sofferenza abbia loro cambiato l’umore ed il carattere.
Addirittura mentre li ascoltavo guardavo la gondola in plastica sopra
la credenza e mi sembrava impossibile che una coppia così un giorno
fosse stata in gita a Venezia da innamorati, chissà com’erano da
giovani quei due.
Sono note le imprese sportive di Zanardi, ex pilota formula uno al quale un incidente che gli è costato le gambe ha reagito con grande determinazione e si è ricostruito una nuova esistenza e nuovi interessi con grande entusiasmo. Mi chiedo quanto incida il fatto che il pilota fosse miliardario. Sono convintissimo che il denaro non faccia la felicità, ma certamente in un’invalidità così importante, sapere di poter comunque mantenere un ottimo tenore di vita per te e per la tua famiglia non è un fatto marginale. Ovviamente Zanardi è considerato un eroe, in tv tra veline, nani e ballerine, non potrebbe essere diverso. Ma purtroppo, o per fortuna, non vediamo le migliaia di persone che soffrono di mallattie più o meno invalidanti e che oltre al dolore fisico devono subire anche quello morale e psicologico insieme ai problemi economici e quant’altro. Eroi sconosciuti!
Sono note le imprese sportive di Zanardi, ex pilota formula uno al quale un incidente che gli è costato le gambe ha reagito con grande determinazione e si è ricostruito una nuova esistenza e nuovi interessi con grande entusiasmo. Mi chiedo quanto incida il fatto che il pilota fosse miliardario. Sono convintissimo che il denaro non faccia la felicità, ma certamente in un’invalidità così importante, sapere di poter comunque mantenere un ottimo tenore di vita per te e per la tua famiglia non è un fatto marginale. Ovviamente Zanardi è considerato un eroe, in tv tra veline, nani e ballerine, non potrebbe essere diverso. Ma purtroppo, o per fortuna, non vediamo le migliaia di persone che soffrono di mallattie più o meno invalidanti e che oltre al dolore fisico devono subire anche quello morale e psicologico insieme ai problemi economici e quant’altro. Eroi sconosciuti!
Ad
ogni modo rimasi a chiacchierare un bel po’ e alla fine il signore
si era anche pure ammorbidito, ma io non ebbi più il coraggio di
ributtarmi nella trattativa per il Folletto: gli promisi che sarei
ripassato a trovarlo per fare ancora una chiacchierata insieme. Non
lo feci più, pensai però alla mia vecchia zia che tanto affetto e
cure mi aveva regalato e che anche lei sola in un appartamentino di
provincia. Quel giorno andai a trovarla e mi ripromisi di andarci più
spesso, anche se poi anche in quel caso è stato un proponimento in
parte disatteso. Le nostre giornate sono piene di cose che crediamo
importanti e che spesso ci fanno dimenticare quelle che lo sono
veramente.
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