Le mie consultazioni con Monti e Napolitano.
Da quando uno psichiatra friulano mi ha prescritto il Valium, questo ha avuto un effetto leggermente diverso sui miei deliri onirici rispetto ai precedenti avuti con lo Xanax prescrittomi dal medico di base veneto e che mi aveva procurato inquietanti frequentazioni giornalistiche con Spadaccia e con Suttora, purtroppo però con la costante della spiacevole permanenza persecutoria di quest’ultimo. Infatti è proprio nella lussuosa baita di costui a Madonna di Campiglio che mi ritrovo nel ruolo di maggiordomo durante una festa che ha organizzato per i suoi amici VIP, gentaglia insopportabile che come omaggio al padrone di casa invece di portare una bottiglia si presenta con dei pesanti mobili di cattivo gusto che io e il resto della servitù (nella sua residenza invernale l’inviato di Oggi si permette anche una cuoca e due cameriere) dobbiamo faticosamente scaricare dai bauli dei loro scoreggianti SUV e che poi non vi dico come costoro lascino sporchi i gabinetti della villa con altri doni ricordo (stronzi rappresentativi dei loro ego) sparsi dappertutto peggio che nel cesso di una stazione.
Conclusosi il party con me e la servitù mangiare gli avanzi in cucina, prendo la via del ritorno a valle e arrivo poco prima dell'alba proprio nel cesso della stazione di Conegliano, altrettanto popolata di stronzi, guarda caso proprio verso le 6.30, cioè all’ora in cui gli Eurostar da Udine per Roma e Milano di solito mi svegliano quando dormo lì coi vagabondi prima che alle sette prenda servizio la Polfer per cacciarci via. Ed è proprio qui che incontro Napolitano, accompagnato da un ministro non identificato, in attesa appunto dell’Eurostar per Roma, che però non arriva. Nel prodigarmi ad assistere il presidente della repubblica affinché possa raggiungere la capitale compio anche il gesto eroico di affrontare un ladro che ho visto sfilare il portafoglio dalla borsa del ministro accompagnatore, in verità grazie a un reporter (una volta tanto non era Suttora) testimone della colluttazione, che fotografando la scena spaventa e mette in fuga il ladro, altrimenti il governo del Paese si sarebbe trovato con un altro ministro senza portafoglio.
Ma il fatto più interessante è che mentre prima di usare Xanax e Valium nei pochi sogni che ricordavo la costante molto simbolica era rappresentata dal frustrante elemento dell’ostacolo insormontabile (il che è comprensibile se, come per esempio mi è capitato, pretendevo di girare per Venezia in bicicletta), adesso con le benzodiazepine trovo molti meno ostacoli e men che meno ne ha trovati Napolitano, il quale per la sua età dimostra una straordinaria agilità nel saltare le recinzioni perimetrali della stazione (forse la famosa Costistazione?) e perfino attraversare i binari senza servirsi del sottopassaggio: anche in questa simbolica illegalità (solitamente privilegio dell’inutile Polfer coneglianese) sorge spontanea la tentazione di analogie politiche, ma tralascerò il disquisirne per tornare al problema principale, legato a un altro elemento simbolico sempre presente dei miei sogni anche pre-benzodiazepinici: i mezzi di trasporto, sia che si tratti di biciclette a Venezia o di voli con Pannella che non decollano quasi mai, viaggiando per centinaia di miglia in autostrada o, le rare volte che si staccano dal suolo è per muoversi nettamente in verticale, sia in ascesa a razzo che in discesa a precipizio, e di questa bipolarità aviopolitica lascio l’ovvia interpretazione agli psicobanalisti per tornare al problema di Napolitano.
Infatti l’Eurostar per Roma non vuole saperne di arrivare e perciò, fattosi ormai l’orario d’ufficio, mi viene la brillante idea di accompagnarlo alla più vicina agenzia di viaggi per metterlo su un Alitalia da Venezia, ed è solo a questo punto che all’illustre vegliardo sovviene di essere il comandante in capo, tra le altre cose, dell’aeronautica militare, per cui scortati al Marco Polo da un convoglio di altri suoi dipendenti locali (i carabinieri) potrò finalmente imbarcarlo, in nome di rigore ed equità, su uno scassato DC9 degli anni sessanta dal quale, giuro, scende in arrivo da Roma il primo ministro Monti. Ne converrete, abbiamo un governo letteralmente da sogno, se le massime cariche istituzionali si preoccupano di riempire i voli di stato sia all’andata che al ritorno, laddove fino a poche settimane fa perfino i consiglieri di circoscrizione si facevano precedere da un cargo di Maserati corazzate e seguire da un jumbo di puttane siliconate.
Pardon, "escort".
Fatto sta che anche Monti è in visita ufficiale a Conegliano per inaugurare un supermercato, ma prima una sala giochi dove mi insegna a inserire nel flipper la monetina attaccata al chewing-gum per poi poterla recuperare a fine partita, e io in cambio gli insegno a usare le vecchie 500 lire invece della moneta da due euri per il carrello del supermercato. In cambio nel vero senso della parola, questo ritorno alla lira con un tasso molto favorevole equivalente a 26 centesimi contro due euri per appropriarsi indebitamente di un carrello che tra l’altro, trattandosi di un hard-discount e grazie alla liberalizzazione delle farmacie, possiamo riempire di Xanax che costa meno del Tavernello e di Valium più conveniente della Ceres.
Ed è a questo punto, mentre con Monti e un paio di vagabondi spingiamo i carrelli lungo l’argine del fiume Monticano (se Milano avesse il Monticano sarebbe una piccola Conegliano), che il bel sogno viene interrotto dal risveglio senza che io abbia potuto appurare se la superiorità del Valium rispetto allo Xanax sia dovuta alle proprietà farmacologiche delle rispettive molecole o semplicemente al mio pregiudizio per cui i friulani come lo psichiatra del Valium mi sono sempre stati più simpatici dei veneti antipatici come il medico dello Xanax. Non mi resta che provare ad assumerli insieme per sognare cosa deciderà per me Angela Merkel, nella speranza che per una volta tanto Suttora stia fuori dalle mie palle oniriche e invece di trattarmi come un maggiordomo magari vada ad intervistare Sarkozy per tenerlo impegnato mentre io me la spasso con Carlà (tanto se canta la soffoco con un cuscino), Monti nuota con la Merkel e Napolitano vola via con Pannella...