(i precedenti: 1-2-3-4-5-6-7-8)
Avviso per Suttora: non sei citato in questo capitolo, ripassa al prossimo.
"Dunque se noi prendiamo... ahehm, consideriamo il pene di un Armando Crocichio in rilassamento ci apparirà come il pene di un normale cavallo... "
spiegava il prof Strik-Lievers all'università della Bicocca, o Bovisa, o Bocconi, o quella lì con la B insomma
"...ma se noi, voi, meglio voi che noi..."
lo coadiuvava il suo assistente psichiatra pazzo Litta Modignani, proseguendo
"...lo amplifichiamo in erezione logaritmica tridimensionale otterremo evidentemente l'organo illustrato qui nella sala del planetario, la penetrazione da parte del quale organo non è riproducibile qui nel blog di Miss Welby ospitato da Google ma ne possiamo rendere l'idea della grandezza dal fatto che perfino l'orifizio anale del Frocio radicale unico Nicolino Tosoni ne soffrirebbe dolorosamente l'introduzione"
"ma questa è l'applicazione pratica della meccanica nel suo sviluppo storico-critico!"
interruppe entusiasta la studentessa fuori corso Rappha Bianchi, che aveva fatto lo scientifico, citando Ernst Mach.
"niente affatto!" - interruppe lo studente fuori sede Albergo Licheri, che aveva fatto il classico, citando Claude Lévi-Strauss - "si tratta piuttosto di strutturalismo del mito e del totemismo"
A poche centinaia di chilometri di distanza e nella vita reale, o quasi, della simulazione pannelliana, Armando "Armagheddon" Crocicchio stava esprimendo la propria virilità schiaffeggiando violentemente col pene eretto di tungsteno un incolpevole segretario radicale a casu (tale Staderini), quando inopinatamente lo interruppe l'esponente radicale kenyota Orietta Callegari
"egregio dottor Armando, in quanto scrittrice famosa erede dello stile di Stephenie Meyer la invito, e sottolineo invito per significare invito perentorio, ad abbandonare queste scene in nome della decenza che non si confà alle dimensioni del suo organo sessuale, perbacco e per Orietta Berti!"
"cazzo sei? cazzo vuoi?? cazzo fai???" - replicò piccato Crocicchio a Callegari per poi rivolgersi a Miss Welby - "guardi Miss Welby che io non mi esprimo solo con il cazzo in bocca come scrive lei"
Miss Welby: "senta un po', Crocicchio, si metta bene in bocca un paio di regole fondamentali: in primo luogo se lei ha il cazzo così grosso che le arriva in bocca non è colpa mia, che soltanto riferisco le intercettazioni di Suttora (che però non è citato in questo post), e in seconda istanza essendo io la narratrice scrivo, per usare un termine a lei caro, quel cazzo che mi pare. e nello specifico le specifico per sua informazione che questo è un blog contro gli idraulici polacchi, le donne con i piedi piatti e Marco Cappato"
Crocicchio: "ah, vabbè, se è così... però mi fa annusare i piedi?"
Miss Welby: "porco!, ecco qua i miei piedi arcuati in queste slingbacks che ne accentuano la sensualità e il suo desiderio"
Annuendo ed annusando Crocicchio si annidò dietro alla sua monumentale erezione. In quel momento non c'erano in giro né Cappato né Londradical ed egli sarebbe stato l'unico maschio al mondo che potesse accomodare il suo tirannosauro dentro la pelosa fritolina di Miss Welby.
Ma che ne era nel frattempo di Granzotto, auto-esiliatosi sulle Montagne dei Rospi Mutanti? In attesa di sue notizie nel prossimo capitolo dobbiamo ancora una volta affidarci alla monumentale biografia del Granzotto opera del Cominelli, che lo segue a Budapest in Bartok Bela Ut.
Musicista ungherese, Bela Bartok nacque a Nagyszentmiklos nel 1881. Questo compositore, tra i più grandi del secolo, è noto per le sue ricerche folkloristiche; il materiale raccolto in viaggi attraverso le terre Balcaniche si trova in un interessante volume di saggi. Scrisse sei quartetti, l'opera "Il Castello di Barbablù", "Balletti"," Una sonata per due pianoforti" e "Percussione", "Microkosmos" e altri 150 e più pezzi per pianoforte, varia musica da camera, tre Concerti per pianoforte e Orchestra, un Concerto per Orchestra e molte altre opere. Muore a New York nel 1945.
Nessun commento:
Posta un commento