Ecco, mi ha lasciato anche Antonio. non che fossimo mai stati insieme, né trombato, ma era un vicino di stanza gentile e civile che mi accolse in questo lurido tugurio raddoppiando la spaghettata che aveva appena messo in pentola. Antonio torna in Sicilia - figlio unico della mamma anziana e malata - dove ha un appartamento di 120 mq a lui intestato. e allora che cosa ci stava a fare qui in una stanzetta di 12 mq? perché comunque pagando 400 euri di affitto guadagnava abbastanza per mantenersi come cuoco, mentre a Palermo ricordo io stessa un'avventura comica, della serie ridere per non piangere.
arrivo al colloquio di lavoro per scoprire che è un call centre in outsourcing della gloriosa Alitalia. mi avvertono che il colloquio sarà in inglese perché il call centre gestisce molte chiamate di clienti americani. no problem, l'inglese modestamente lo mastico un pochino... al colloquio collettivo parlano due manager in un inglese da far rabbrividire, anzi una a un certo punto quando mi presento in un inglese come si deve, questa rinuncia e passa all'italiano. per rivelare che lo stipendio è di 500 euri al mese, e che le prime 6 settimane bisogna lavorare gratis così valutano se hai imparato a usare un software "molto complicato" per la prenotazione dei voli. ma quale software complicato - faccio io che oltre all'inglese di Cambridge ho una collezione di certificati IBM in informatica - è una cazzata di applicativo che qualunque capra impara a usare in mezz'ora!
insomma questi delinquenti parassiti ignoranti si prendono una paccata di soldi dello stato e della regione Sicilia per ogni disoccupato al quale fare un "corso di formazione" (minchia, giuro che sarei stata molto più qualificata a farlo io a loro, tanto in informatica che in inglese), per poi dopo sei settimane magari dirti che sei inadeguata, per poter così "formare" un altro pollastro a spese dei contribuenti e così via all'infinito. e oltre al danno la beffa: per andare e tornare da Palermo presi 4 voli Alitalia via Fiumicino, con servizio "caramelle" su quelle carrette antidiluviane di DC9 ribattezzate MD80 dopo una ripassatina di vernice in quell'altro carrozzone Alitalia che è l'Atitech di Napoli Capodichino.
ma torniamo ad Antonio, a salutarlo mentre si reca per l'ultima volta al lavoro in motorino alle 6.15 del mattino, unico in casa ad alzarsi dieci minuti prima di me, e senza mai occuparmi il bagno: "tanto la doccia la faccio al lavoro". beato lui, io la doccia al mattino d'inverno sottozero non ci riesco proprio a farla, perché quella Elisabestia del piano di sotto ha il vizio di lasciare la finestra del bagno spalancata quando si lava verso le 3.30 del mattino per andare a fare il turno presto a Heathrow. sì, avete indovinato: lavora per Alitalia, gli venisse il colera. non a lei, ma ai grandi manager Alitalia ladri di stipendi milionari mentre a lei pagano una miseria. eh già, perché qui, senza sindacati veltrusconiani, l'Alitalia si serve di agenzie di lavoro temporaneo! (interessante notare a questo proposito come qui sopra Heathrow di DC9 Alitalia da qualche tempo non ne vedo arrivare più: da Roma e Milano vedo atterrare dei 737 vagamente un po' più presentabili).
ho detto ad Antonio di lasciare il frigo e il materasso ortopedico alla Elisabestia, che tiene famiglia e ne ha più bisogno, mentre a me lascerà una pentola inox e un televisorino 14 pollici del valore di 15 paundi (venti euri). il motorino è riuscito a venderlo a un suo collega. addio Antonio, farewell to you, che te ne torni in Trinacria con un inglese terribile dopo tanti anni inutili qui: e che cazzo di inglese pensavi di poter imparare nella cucina di una mensa?? facevi meglio a stare vicino alla tua mamma senza muoverti dalla tua città, dove non hai spese di affitto e, pur l'inglese balbettandolo, con le "giuste amicizie" avresti trovato lavoro come super-manager al call centre Alitalia palermitano.
ma sei un siculo troppo orgoglioso, troppo per bene per piegarti alla mentalità mafiosa. hai voluto farti valere all'estero dimostrando di sapertela cavare da solo onestamente. ci sei riuscito. promosso. e adesso buona fortuna al ritorno nel nostro Bel Paese d'Immerda
Con la fine del mese si è concluso il sondaggio sulle modalità del cappaticidio, ovvero l'eradicazione permanente del dannato eurodecappato. i frequentatori del blog si sono democraticamente espressi e favorito con 61 voti su 80 l'opzione di cappaticidio tramite contagio di malattie sessuali. ora resta da vedere come digerirà questa scelta il sicario Londradical incaricato dell'infausta incombenza e vincolato in tal senso dalla mozione dell'Assemblea dei mille. infatti egli stesso per riuscire nel nobile scopo dovrà essere evidentemente portatore di qualche malattia sessuale trasmissibile, e ciò lo esporrà inevitabilmente alla sua stessa sfortunata dipartita contestualmente a quella del deprecappabile onorevole brianzolo.
egli, l'inetto sicario bulgaro-scozzese, avrebbe certamente preferito alcune delle sue armi tradizionali, come le lame affilate con le quali ha meritoriamente sgozzato tanti giovani preti ortodossi, o le piccole testate nucleari tattiche delle quali è uso servirsi per contenere la crescita demografica asiatica e accelerare la decrescita delle popolazioni balcaniche. ma sono queste risultate opzioni votate rispettivamente al secondo (54 preferenze) e al terzo posto (51). dunque la deliberazione è definitiva e Londradical è invitato con urgenza a passare alla fase esecutiva. nel salutare per sempre questi miei sfortunati amanti dedico appropriatamente a loro entrambi una cover dei versi di Leona Lewis che sanguina un amore, appunto, sanguinario. adieu
egli, l'inetto sicario bulgaro-scozzese, avrebbe certamente preferito alcune delle sue armi tradizionali, come le lame affilate con le quali ha meritoriamente sgozzato tanti giovani preti ortodossi, o le piccole testate nucleari tattiche delle quali è uso servirsi per contenere la crescita demografica asiatica e accelerare la decrescita delle popolazioni balcaniche. ma sono queste risultate opzioni votate rispettivamente al secondo (54 preferenze) e al terzo posto (51). dunque la deliberazione è definitiva e Londradical è invitato con urgenza a passare alla fase esecutiva. nel salutare per sempre questi miei sfortunati amanti dedico appropriatamente a loro entrambi una cover dei versi di Leona Lewis che sanguina un amore, appunto, sanguinario. adieu
Ogni volta che transito da Waterloo station (molto spesso) mi immalinconisco un pochino nel vedere abbandonato il terminal internazionale Eurostar teatro di mie tante avventure, con l'orologio bloccato alla mezzanotte del 13 novembre scorso e i quattro binari ormai arrugginiti da un'inverno di inutilizzo, nascosti dietro a questi pannelloni che ne riassumono in numeri la gloriosa storia: 13 anni (e quindi 13 San Valentino) per un totale di 4.732 tramonti su Waterloo. 206.825 treni per 81.189.738 passeggeri tra cui due primi ministri britannici e due presidenti francesi, una sessantina di eurodeputati (soltanto? vergogna!), 3.764 tra fotomodelle e altre celebrità varie, 11.830 sciatori per le alpi e 203.137 gioiosi (a volte fin troppo) tifosi di rugby.
tra tutti questi passeggeri si stimano 13.237.947 incontri d'affari e che durante 11.274.997 romantici weekend (contro 9.732.004 piagnucolosi addii) vi abbiano avuto luogo 5.854 proposte di matrimonio. pare ci siano stati anche 2.069 incontri di altra natura: cioè gente fortunata abbastanza da potersi vantare aver trombato nel tunnel sotto il canale. il numero dispari lascia un po' perplessi, ma non è improbabile alcuni l'abbiano fatto in tre, o in cinque, sette e così via.
i notoriamente pessimi (per il cibo, non il servizio) vagoni di catering possono vantare aver smerciato 12.178.460 bicchieri di champagne, 15.589.311 croissant e 21.875.007 cioccolatini belgi. si contanto inoltre 10.383 copie del Codice Da Vinci dimenticate sui sedili da 40.889.331 passeggeri (la metà) che vi si sono semi-addormentati. personalmente in decine di intunnellamenti ho perso solo il manuale di istruzioni del telefonino, da cui la pessima qualità delle foto...
infine, no, se proprio ne avete la morbosa curiosità, ahimè non mi annovero tra i 2.069 fortunati trombatori sotterranei (però una volta contribuii ad incrementare i piagnucolosi addii). comunque non si sa mai, magari faccio ancora in tempo: l'Eurostar continua, più veloce e popolare che mai, dalla stupenda stazione di St Pancras. ma Waterloo International, lì davanti a Westminster appena un ponte al di là del fiume con in mezzo il London Eye, e con quel nome che faceva tanto incazzare i francesi in arrivo, mi resterà per sempre nel cuore
tra tutti questi passeggeri si stimano 13.237.947 incontri d'affari e che durante 11.274.997 romantici weekend (contro 9.732.004 piagnucolosi addii) vi abbiano avuto luogo 5.854 proposte di matrimonio. pare ci siano stati anche 2.069 incontri di altra natura: cioè gente fortunata abbastanza da potersi vantare aver trombato nel tunnel sotto il canale. il numero dispari lascia un po' perplessi, ma non è improbabile alcuni l'abbiano fatto in tre, o in cinque, sette e così via.
i notoriamente pessimi (per il cibo, non il servizio) vagoni di catering possono vantare aver smerciato 12.178.460 bicchieri di champagne, 15.589.311 croissant e 21.875.007 cioccolatini belgi. si contanto inoltre 10.383 copie del Codice Da Vinci dimenticate sui sedili da 40.889.331 passeggeri (la metà) che vi si sono semi-addormentati. personalmente in decine di intunnellamenti ho perso solo il manuale di istruzioni del telefonino, da cui la pessima qualità delle foto...
infine, no, se proprio ne avete la morbosa curiosità, ahimè non mi annovero tra i 2.069 fortunati trombatori sotterranei (però una volta contribuii ad incrementare i piagnucolosi addii). comunque non si sa mai, magari faccio ancora in tempo: l'Eurostar continua, più veloce e popolare che mai, dalla stupenda stazione di St Pancras. ma Waterloo International, lì davanti a Westminster appena un ponte al di là del fiume con in mezzo il London Eye, e con quel nome che faceva tanto incazzare i francesi in arrivo, mi resterà per sempre nel cuore
Un paio di settimane fa ha fatto il giro del mondo la foto dell'elefante che "testa la sua forza" sulla VW Golf a noleggio di Angela e Rico Beltrame, turisti svizzeri in un safari sudafricano. quello che scopro solo adesso è che l'elefante sarebbe stato attratto sessualmente dalla Golf, come a ben osservare dimostrerebbe l'erezione che si intravvede. il puritano Daily Mail nell'edizione cartacea ha cancellato il particolare da pagina 3, ma l'ha lasciato inalterato nell'edizione web. per una collezione fotografica di piselloni pachidermici, gli appassionati possono googlare elephant penis
Il Ritorno di Berlusconi (or The Robber Baron Returns) [English follows after Italian intro]
Una delle mie letture preferite, anzi la preferita in assoluto, è il periodico satirico Private Eye, un piccolo (non più tanto) segreto britannico che ogni due settimane delizia i lettori con un mix di vignette esilaranti, rubriche demenziali e serissimo giornalismo investigativo fonte di rivelazioni eclatanti sugli arroganti e potenti che nella sua storia di 47 anni gli ha prodotto innumerevoli querele. con la rielezione in Italia di Berlusconi, l'Eye ha ripreso il tormentone sull'italica testa asfaltata, in chiave di operetta.
Il Ritorno di Berlusconi (or The Robber Baron Returns)
THE HIGHLIGHT of the Gnomington Summer season will be the premiere of this little-known Italian masterpiece, based on an Italian folk tale. The robber baron, Silvio, returns from two years' exile, after the kingdom has been usurped by another robber baron, Roman di Prodi. The chorus of villagers sing despairingly "Mama Mia", as the hated and corrupt tyrant steals back the throne. Another highlight is the "Alitalia Chorus", to celebrate the villain's seizure of the State airline.
Radio Three, Live from the Met - Berlusconi's "The Robber Baron and the Gypsies"
Having returned from exile to his throne in Italy, Silvio, the robber baron, finds an encampment of gypsies outside his palazzo. The gypsies dance and sing, "Grazie, grazie a Brussels", a chorus of praise to the EU for allowing them to come from their homes in Romania to earn their livings as window cleaners, olive pickers and workers in the crime and sex industries. The baron is enraged and sings the famous aria, "Sono solo ladrone" ("I do the robbing around here"). He incites the townsfolk, with the support of the carabinieri, to attack the gypsy camp and burn it to the ground. As they do so, they sing the joyful closing chorus, "Arrivederci Roma" ("Immigrants go home").
Una delle mie letture preferite, anzi la preferita in assoluto, è il periodico satirico Private Eye, un piccolo (non più tanto) segreto britannico che ogni due settimane delizia i lettori con un mix di vignette esilaranti, rubriche demenziali e serissimo giornalismo investigativo fonte di rivelazioni eclatanti sugli arroganti e potenti che nella sua storia di 47 anni gli ha prodotto innumerevoli querele. con la rielezione in Italia di Berlusconi, l'Eye ha ripreso il tormentone sull'italica testa asfaltata, in chiave di operetta.
Il Ritorno di Berlusconi (or The Robber Baron Returns)
THE HIGHLIGHT of the Gnomington Summer season will be the premiere of this little-known Italian masterpiece, based on an Italian folk tale. The robber baron, Silvio, returns from two years' exile, after the kingdom has been usurped by another robber baron, Roman di Prodi. The chorus of villagers sing despairingly "Mama Mia", as the hated and corrupt tyrant steals back the throne. Another highlight is the "Alitalia Chorus", to celebrate the villain's seizure of the State airline.
Radio Three, Live from the Met - Berlusconi's "The Robber Baron and the Gypsies"
Having returned from exile to his throne in Italy, Silvio, the robber baron, finds an encampment of gypsies outside his palazzo. The gypsies dance and sing, "Grazie, grazie a Brussels", a chorus of praise to the EU for allowing them to come from their homes in Romania to earn their livings as window cleaners, olive pickers and workers in the crime and sex industries. The baron is enraged and sings the famous aria, "Sono solo ladrone" ("I do the robbing around here"). He incites the townsfolk, with the support of the carabinieri, to attack the gypsy camp and burn it to the ground. As they do so, they sing the joyful closing chorus, "Arrivederci Roma" ("Immigrants go home").
Da domenica 1° giugno entra in vigore il divieto di consumare alcolici sui trasporti pubblici londinesi, pena l'allontanamento, voluto come suo primo atto dal neo-sindaco conservatore Boris Johnson, che ne aveva fatto un caposaldo della sua campagna elettorale. sarà dura farlo rispettare, anche perché per un anno non sarà ancora legge, e intanto moltissimi sono ben determinati a festeggiare l'addio alle lattine di sidro e bottigliette di vodka viaggianti con un mega party alcolico da tenersi domani sera sulla Circle Line del tubo (quella in giallo nell'immagine). in oltre diecimila hanno già aderito all'invito rivolto tramite i siti di socializzazione tipo Facebook da diversi gruppi appositamente costituitisi: il Pre-Ban Circle Line Cocktail Party, il London Underground's Last Ever Party, The Booze Tube e Last Orders - a Night of Mayhem. l'appuntamento è alle 9 di sera alla stazione di Liverpool Street, piattaforma in direzione senso orario, sull'ultimo vagone del treno. come faranno a starci in diecimila, boh!, il party sembra essere sfuggito di mano agli organizzatori, si temono grossi casini... vedremo le foto il giorno dopo sul sito del London Paper. curioso notare - non ci avevo mai fatto caso - come nella mappa stilizzata del tubo la Circle Line abbia la forma di... bottiglia!
Congratulazioni a...
Mina Welby, incarico per i diritti civili
• da La Repubblica - ed. Roma del 30 maggio 2008, pag. 9
Sarà Mina Welby ad occuparsi di diritti civili nel X municipio. La delega le è stata assegnata dal presidente Sandro Medici, che ieri ha comunicato i nomi dei 4 assessori che comporranno la giunta. Sarà dunque la vedova di Piergiorgio Welby, che a Cinecittà vive da sempre, a seguire l’ufficio dedicato, tra l’altro, alla tutela delle coppie di fatto e dei gay. «Una donna molto legata al territorio» spiega Medici, «che ha combattuto coraggiosamente una battaglia umana, prima ancora che politica».
Mina Welby, incarico per i diritti civili
• da La Repubblica - ed. Roma del 30 maggio 2008, pag. 9
Sarà Mina Welby ad occuparsi di diritti civili nel X municipio. La delega le è stata assegnata dal presidente Sandro Medici, che ieri ha comunicato i nomi dei 4 assessori che comporranno la giunta. Sarà dunque la vedova di Piergiorgio Welby, che a Cinecittà vive da sempre, a seguire l’ufficio dedicato, tra l’altro, alla tutela delle coppie di fatto e dei gay. «Una donna molto legata al territorio» spiega Medici, «che ha combattuto coraggiosamente una battaglia umana, prima ancora che politica».
Colpo di scena nel RADICALOMETRO di Granzotto, l'autorevole classifica universalmente riconosciuta (come una cazzata fondamentale) che misura la popolarità degli animali radicani e radigatti rapportandola a quella del leader metalmeccanico liberale veneto Roberto Granzotto fatto 100 come parametro. la classifica aggiornata si trova scorrendo la sidebar qui a sinistra e la novità sconvolgente è che al primo posto Boris Cappato sorpassa Mauro Pannella. inaudito!, l'allievo supera il maestro vanitoso, il quale però notoriamente certe sgarbatezze se le lega al dito. possiamo quindi aspettarci una tirata d'orecchi di Pannella a Cappato, e anche di peggio: pare che Pannella, infuriato per il sorpasso, stia considerando di aderire alla campagna nonviolenta promossa da questo nobile blog per l'eradicazione del Cappato in questione (a proposito: mancano ancora poche ore per votare nel sondaggio sulle modalità più cruente per disfarsene, votate votate votate). per il resto, poche variazioni nella media classifica: Marco Sùttora e Guglielmina Welby rimangono appaiati nel contendersi il terzo posto, mentre Silvietto Capezzone resta stabilmente distanziato in quarta posizione e speriamo per lui che non si spinga ad approdare in Terza posizione... da segnalare infine una tendenza alla crescita di Bandinelli, ma ancora insufficiente per collocarlo in testa alla classifica:
* Boris CAPPATO (90)
* Mauro PANNELLA (86)
* Marco SUTTORA (82)
* Guglielmina SCHETT-WELBY (82)
* Silvietto Vladimiro CAPEZZONE (60)
* Oliviero DUPUIS (44)
* Frocione TOSONI (42)
* Emmarcegaglia BONINO (40)
* Angiolorietta CALLEGARI (40)
* Esperantaustrolopiteco LICHERI (26)
* Giovanni PATELLI (26)
* Armadio CROCICCHIO (24)
* Bracco TABAR (23)
Visto che stamattina non riesco a prendere sonno, ho pensato bene di raccontarvi la mia storia d'amore col sicario Londradical. vi avverto che prenderà molte puntate, per cui cambiate blog per non annoiarvi nei prossimi mesi.
Dunque, era un gelido novembre parigino piovoso e tristanzuolo, ogni martedì andavo in inutile psicoterapia e nel fine settimana a pattinare. la solita routine: ogni sera mi radevo le ascelle pelose, mi lavavo i denti con lo spadolino e mi impecoravo nel lettone, zitella condannata a vita. ogni mattina prendevo il 29 per la stazione Nord e da lì il Thalis per Brussels, dove facevo la segretaria per il dannato eurodeCappato, che mi trombava con tale noia meccanica quasi come fosse un dovere che mi venne a... noia. secondo me è frocio, ma cazzi suoi.
è stato a questo punto che una ex-amica mi propone una gita in Scozia. io sono mezza bulgara, mezza scozzese e mezza frocia come Cappato, per cui non ho problemi. ci scrive la tipa:
Wed 19/10/2005 17:48
Ciao Miss, ti rispondo mettendo in copia anche Londradical, cosi' vi presento e faccio che girargli automaticamente i dettagli del tuo viaggio... Miss, ti presento Londradical; Londradical, ti presento la Miss. Adesso che vi ho presentati e avete le vostre reciproche email, potrete anche accordarvi se viaggiare insieme o separatamente (dipende sempre da quanti giorni di ferie Londradical decide di prendersi).
viaggiammo insieme, e col senno di poi non fu una buona idea: m'innamorai di Londradical al punto di lasciare un ottimo lavoro al PE con l'handyCappato per mettermi col suo sicario inetto, ubriacone e tabagista. continua alla prossima puntata
Dunque, era un gelido novembre parigino piovoso e tristanzuolo, ogni martedì andavo in inutile psicoterapia e nel fine settimana a pattinare. la solita routine: ogni sera mi radevo le ascelle pelose, mi lavavo i denti con lo spadolino e mi impecoravo nel lettone, zitella condannata a vita. ogni mattina prendevo il 29 per la stazione Nord e da lì il Thalis per Brussels, dove facevo la segretaria per il dannato eurodeCappato, che mi trombava con tale noia meccanica quasi come fosse un dovere che mi venne a... noia. secondo me è frocio, ma cazzi suoi.
è stato a questo punto che una ex-amica mi propone una gita in Scozia. io sono mezza bulgara, mezza scozzese e mezza frocia come Cappato, per cui non ho problemi. ci scrive la tipa:
Wed 19/10/2005 17:48
Ciao Miss, ti rispondo mettendo in copia anche Londradical, cosi' vi presento e faccio che girargli automaticamente i dettagli del tuo viaggio... Miss, ti presento Londradical; Londradical, ti presento la Miss. Adesso che vi ho presentati e avete le vostre reciproche email, potrete anche accordarvi se viaggiare insieme o separatamente (dipende sempre da quanti giorni di ferie Londradical decide di prendersi).
viaggiammo insieme, e col senno di poi non fu una buona idea: m'innamorai di Londradical al punto di lasciare un ottimo lavoro al PE con l'handyCappato per mettermi col suo sicario inetto, ubriacone e tabagista. continua alla prossima puntata
Avevo promesso tanti bei nuovi link ed ecco qui una prima dozzina, vediamoli insieme. per questa volta soltanto uno è americano, tutti gli altri italiani, ma cominciamo dall'americano Buck Skin Cafe molto frocio con l'avvertenza che è per adulti: nella sua homepage ho contato ben 116 cazzi, molti dei quali piuttosto grossi e impressionanti. peccato siano tutti froci ma io da lesbica qual sono non posso permettermi di criticare.
veniamo ai nuovi amici italiani: Angolo Sbocco è un blog interista-comunista la cui particolarità consiste nell'essere defassinizzato. ovvero non gli piace Piero Fassino. e pure in questo caso non posso permettermi di criticare: anche a me Fassino pare un po' un salame, di quelli stretti e lunghi a forma di bastoncino da succhiare. segue il blog di Davide Nixon, che non si capisce bene perché abbia scelto tal cognome ma in compenso ha il grande merito di ricordarci la strage di piazza della Loggia a Brescia (ieri 28 maggio, 34 anni fa), una delle più schifose porcate del nostro belpaese d'immerda. leggetelo, informatevi, non dimentichiamo.
poi dal trentino abbiamo il blog a due piazze della Donna cannone, che avrete notato nei commenti e che presenta una interessante serie di sondaggi. che poi lei consideri il trentino l'ombelico del mondo... vabbè sorvoliamo, però è interessante che in luogo dei commenti potete lasciarle dei canederli... un altro interista gattofilo amico della Donna cannone è Fabio di Einbahnstrasse (senso unico), insegnante e traduttore e, aggiungerei io, un filosofo trilingue.
il Tato è un altro gran bel blog. una si immagina i camionisti come rozzi leghisti bestemmianti che sorpassano senza freccia, invece il Tato smentisce questo luogo comune con acume, educazione e sensibilità. chapeau! e Francesco di Insolita commedia è un altro di sinistra che mi suona un po' in crisi, ma solo perché mi ha controlinkata come Miss Weby senza la L liberale e libertaria (non liberista). valà che scherzo, non occorre correggere.
e poi annoveriamo il blog di J Marx, un altro ottimo poeta musicofilo ("siamo solo un dettaglio che a nascondersi fatica"), quello di Letizia Palmisano, ambientalista romana duramente messa alla prova dalla tesi di laurea, e il gazzettino del fiorentino Luca Becattini, con un interessante post sull'atteggiamento da tenere quali eventuali testimoni di un ipotetico berlusconicidio, in sintonia con un altro blog che si presenta dichiaratamente come Odio Berlusconi (ma non solo).
e ancora: abbiamo un Luigi Gobettiano che scrive sulla piattaforma blog de La Stampa e Teresa Makìa, che purtroppo è juventina ma pazienza, nessuno è perfetto. poi ci sono i Rocksuckers, che si spiegano dal nome, e una giovanissima comasca Elisabetta che su Universo femminile propone una petizione da firmare contro la violenza sessuale. infine, volando da Como a Catania troviamo un'altra bella donna, Valeria Grazia del blog Aira.
bene, benissimo, anzi male: il blog di MW si sta preocappatamente skapezzonando troppo a sinistra, occorre bilanciare: se avete un bel blog fascistone fatemelo sapere
veniamo ai nuovi amici italiani: Angolo Sbocco è un blog interista-comunista la cui particolarità consiste nell'essere defassinizzato. ovvero non gli piace Piero Fassino. e pure in questo caso non posso permettermi di criticare: anche a me Fassino pare un po' un salame, di quelli stretti e lunghi a forma di bastoncino da succhiare. segue il blog di Davide Nixon, che non si capisce bene perché abbia scelto tal cognome ma in compenso ha il grande merito di ricordarci la strage di piazza della Loggia a Brescia (ieri 28 maggio, 34 anni fa), una delle più schifose porcate del nostro belpaese d'immerda. leggetelo, informatevi, non dimentichiamo.
poi dal trentino abbiamo il blog a due piazze della Donna cannone, che avrete notato nei commenti e che presenta una interessante serie di sondaggi. che poi lei consideri il trentino l'ombelico del mondo... vabbè sorvoliamo, però è interessante che in luogo dei commenti potete lasciarle dei canederli... un altro interista gattofilo amico della Donna cannone è Fabio di Einbahnstrasse (senso unico), insegnante e traduttore e, aggiungerei io, un filosofo trilingue.
il Tato è un altro gran bel blog. una si immagina i camionisti come rozzi leghisti bestemmianti che sorpassano senza freccia, invece il Tato smentisce questo luogo comune con acume, educazione e sensibilità. chapeau! e Francesco di Insolita commedia è un altro di sinistra che mi suona un po' in crisi, ma solo perché mi ha controlinkata come Miss Weby senza la L liberale e libertaria (non liberista). valà che scherzo, non occorre correggere.
e poi annoveriamo il blog di J Marx, un altro ottimo poeta musicofilo ("siamo solo un dettaglio che a nascondersi fatica"), quello di Letizia Palmisano, ambientalista romana duramente messa alla prova dalla tesi di laurea, e il gazzettino del fiorentino Luca Becattini, con un interessante post sull'atteggiamento da tenere quali eventuali testimoni di un ipotetico berlusconicidio, in sintonia con un altro blog che si presenta dichiaratamente come Odio Berlusconi (ma non solo).
e ancora: abbiamo un Luigi Gobettiano che scrive sulla piattaforma blog de La Stampa e Teresa Makìa, che purtroppo è juventina ma pazienza, nessuno è perfetto. poi ci sono i Rocksuckers, che si spiegano dal nome, e una giovanissima comasca Elisabetta che su Universo femminile propone una petizione da firmare contro la violenza sessuale. infine, volando da Como a Catania troviamo un'altra bella donna, Valeria Grazia del blog Aira.
bene, benissimo, anzi male: il blog di MW si sta preocappatamente skapezzonando troppo a sinistra, occorre bilanciare: se avete un bel blog fascistone fatemelo sapere
Ricevo da Londradical e giro alla vostra attenzione. massima attenzione specialmente se siete indiani, lituani o polacchi.
to: Miss Welby
from: Londradical
sent: 27 May 2008
subject: Un lituano!
Un lituano! Ho fatto fuori un lituano, ma per sbaglio: nella fretta mi era sembrato polacco. Si assomigliano: sono bianchi e biondi: nel reagire è facile confondersi. Le cose sono andate così: stavo tranquillamente posizionato sotto la pista sud di Heathrow per tirare giù con un razzo il jumbo indiano del pomeriggio in fase di atterraggio, come faccio ogni martedì, quando mi sento battere un colpetto sulla spalla. Penso siano gli sbirri della polizia metropolitana - che frequentemente mi importunano obiettando scriteriatamente sulle mie abitudini omicide -, e istintivamente mi volto rilasciando il razzo dal bazooka su questo incolpevole sconosciuto, che poi dalla targa dell'automobile è risultato lituano. Ma vi giuro che dalla faccia avrebbe benissimo potuto essere polacco. Chiedo perdono alla Lituania, prometto che per rimediare raddoppierò la quantità di polacchi che ammazzo ogni giovedì.
Con gli sbirri della polizia metropolitana abbiamo perquisito la Ford Mondeo del lituano e ne abbiamo trovato il baule stracolmo di cocaina. Siamo rimasti d'accordo che loro si tengono la macchina col cadavere del lituano, che era veramente conciato male con un buco di 40 centimetri di diametro nella pancia, e io la coca. Mi è sembrato un buon affare e sono tornato a casa abbastanza contento nonostante la cattiva giornata in cui ho sprecato un razzo terra-aria destinato a 250 asiatici e invece ho soltanto eliminato un singolo lituano del cazzo. Però nell'appropinquarmi alla dimora mi sono nuovamente depresso.
Ora, dammi pure del razzista, ma la vittima del razzismo sono io sicario bianco e circonciso. Per la seconda volta in due settimane la strada dove abito è bloccata, questa volta dai pompieri per spegnere un'automobile carbonizzata nella guerra locale tra arabi e indiani. il caso precedente era analogo. Costoro posseggono automobili di lusso come BMW etc, e se le incendiano reciprocamente. Io poveraccio non posseggo alcuna automobile: vado in treno, in autobus, in bazooka.
Ma 'stavolta mi sono proprio incazzato, forse perché strafatto di coca, e ho estratto l'arma segreta: l'MP3 laser con il quale li ho segati in due. Cioè in 24, visto che erano una dozzina. Questo raggio laser funziona a meraviglia. Se usato con precisione trancia i corpi in esattamente due metà, per cui nella metà superiore del cadavere risultante si può distinguere l'intelligenza di Vasto Cazzaro e in quella inferiore l'intestino di Angeli Ennio con le trippe che si sbudellano sul marciapiedi come serpentuncoli animati di vita propria. Ma non vorrei provocarti troppo schifo, e neanche a me stesso, che' la nettezza urbana qui a Hounslow non passa fino a lunedì prossimo (affilo i coltelli: corre voce che uno dei netturbini, quello tatuato, sia polacco).
to: Miss Welby
from: Londradical
sent: 27 May 2008
subject: Un lituano!
Un lituano! Ho fatto fuori un lituano, ma per sbaglio: nella fretta mi era sembrato polacco. Si assomigliano: sono bianchi e biondi: nel reagire è facile confondersi. Le cose sono andate così: stavo tranquillamente posizionato sotto la pista sud di Heathrow per tirare giù con un razzo il jumbo indiano del pomeriggio in fase di atterraggio, come faccio ogni martedì, quando mi sento battere un colpetto sulla spalla. Penso siano gli sbirri della polizia metropolitana - che frequentemente mi importunano obiettando scriteriatamente sulle mie abitudini omicide -, e istintivamente mi volto rilasciando il razzo dal bazooka su questo incolpevole sconosciuto, che poi dalla targa dell'automobile è risultato lituano. Ma vi giuro che dalla faccia avrebbe benissimo potuto essere polacco. Chiedo perdono alla Lituania, prometto che per rimediare raddoppierò la quantità di polacchi che ammazzo ogni giovedì.
Con gli sbirri della polizia metropolitana abbiamo perquisito la Ford Mondeo del lituano e ne abbiamo trovato il baule stracolmo di cocaina. Siamo rimasti d'accordo che loro si tengono la macchina col cadavere del lituano, che era veramente conciato male con un buco di 40 centimetri di diametro nella pancia, e io la coca. Mi è sembrato un buon affare e sono tornato a casa abbastanza contento nonostante la cattiva giornata in cui ho sprecato un razzo terra-aria destinato a 250 asiatici e invece ho soltanto eliminato un singolo lituano del cazzo. Però nell'appropinquarmi alla dimora mi sono nuovamente depresso.
Ora, dammi pure del razzista, ma la vittima del razzismo sono io sicario bianco e circonciso. Per la seconda volta in due settimane la strada dove abito è bloccata, questa volta dai pompieri per spegnere un'automobile carbonizzata nella guerra locale tra arabi e indiani. il caso precedente era analogo. Costoro posseggono automobili di lusso come BMW etc, e se le incendiano reciprocamente. Io poveraccio non posseggo alcuna automobile: vado in treno, in autobus, in bazooka.
Ma 'stavolta mi sono proprio incazzato, forse perché strafatto di coca, e ho estratto l'arma segreta: l'MP3 laser con il quale li ho segati in due. Cioè in 24, visto che erano una dozzina. Questo raggio laser funziona a meraviglia. Se usato con precisione trancia i corpi in esattamente due metà, per cui nella metà superiore del cadavere risultante si può distinguere l'intelligenza di Vasto Cazzaro e in quella inferiore l'intestino di Angeli Ennio con le trippe che si sbudellano sul marciapiedi come serpentuncoli animati di vita propria. Ma non vorrei provocarti troppo schifo, e neanche a me stesso, che' la nettezza urbana qui a Hounslow non passa fino a lunedì prossimo (affilo i coltelli: corre voce che uno dei netturbini, quello tatuato, sia polacco).
Aarghhh! secondo questo test ho un'età mentale il doppio della mia... :(
http://www.nienteansia.it/test/test-eta-mentale.html
... e io che ero convinta fosse la metà
http://www.nienteansia.it/test/test-eta-mentale.html
... e io che ero convinta fosse la metà
Segnalo che oggi 25 maggio è il compleanno dell'eurodecappato sovietico Boris Cappato (nella foto) e che ci sono ancora pochi giorni di tempo per votarne le modalità di eliminazione nel sondaggio qui a sinistra nella sidebar
Bus hopping in London: news from Londradical...
From: Londradical
To: Miss Welby
Sent: 24 May 2008
Subject: bus hopping
My beloved Miss Welby, today I had a nice "bus-hopping" Saturday. In order to exploit my bus pass, I was randomly getting on the first bus... passing by. The 266 took me to Hammersmith. There the 220 took me to Putney and Wandsworth, where I had never been before, then the 28 took me to Notting Hill Gate and there the 31 took me to Camden. There I had breakfast and found out that there is a waterbus on Regent Canal, which I didn't know about. However I opted to walk 4 km along the canal to the Zoo and Little Venice, where I had a pint and walked again down to Paddington towards Kensington Gardens, where I got on the 148 to Shepherd's Bush. I cannot imagine naming a place, and an underground station, "campo del cespuglio del pastore". Never mind, I got on the 207 all the way up to Uxbridge. I was not impressed by Uxbridge, but I had another pint, therefore on my way back I needed the toilet badly. The bus driver apologised for being his first trip when he took the wrong way towards Greenford. I don't see how can you take the wrong way on that route, as all you have to do is going straight on Uxbridge road, but perhaps he had a pint... One hour later I jumped off the bus in Acton and rushed to Morrison's toilets.
From: Londradical
To: Miss Welby
Sent: 24 May 2008
Subject: bus hopping
My beloved Miss Welby, today I had a nice "bus-hopping" Saturday. In order to exploit my bus pass, I was randomly getting on the first bus... passing by. The 266 took me to Hammersmith. There the 220 took me to Putney and Wandsworth, where I had never been before, then the 28 took me to Notting Hill Gate and there the 31 took me to Camden. There I had breakfast and found out that there is a waterbus on Regent Canal, which I didn't know about. However I opted to walk 4 km along the canal to the Zoo and Little Venice, where I had a pint and walked again down to Paddington towards Kensington Gardens, where I got on the 148 to Shepherd's Bush. I cannot imagine naming a place, and an underground station, "campo del cespuglio del pastore". Never mind, I got on the 207 all the way up to Uxbridge. I was not impressed by Uxbridge, but I had another pint, therefore on my way back I needed the toilet badly. The bus driver apologised for being his first trip when he took the wrong way towards Greenford. I don't see how can you take the wrong way on that route, as all you have to do is going straight on Uxbridge road, but perhaps he had a pint... One hour later I jumped off the bus in Acton and rushed to Morrison's toilets.
Oggi il mio primo pensierino va alla Bulgaria, dove il 24 maggio è un'importante festività nazionale: il giorno della cultura, festa di studenti e insegnanti e dell'alfabeto cirillico, che i bulgaresi, non avendo di meglio, ci hanno portato in dono come terzo alfabeto dell'Unione europea. auguroni a tutte le mie amiche ed ex amanti bulgaresi, in particolare a Takuhi Bagdasarian (anche se chiaramente di origine armena) perché fa proprio l'insegnante nella bella città di Varna. ecco alcuni fatti sull'alfabeto cirillico e la lingua bulgarese:
la "er goliam", la lettera in basso a sinistra nell'immagine, è sicuramente la più bulgarese dell'alfabeto (che ha differenze significative in altre lingue slave). si pronuncia come la U di "but" in inglese, o come la I turca senza puntino (sì, i turchi hanno due I, con e senza puntino, ma non parliamo di turchi ad armeni e bulgaresi!)
è secondo me la lettera più rappresentativa del cirillico bulgarese, che è il più semplice, come del resto la grammatica, che non presenta complicate desinenze come il russo o il serbo. una volta superata la diffidenza per la diversità dell'alfabeto, il bulgarese si rivela una lingua simpatica e divertente, con un'altra particolarità: l'articolo determinativo si aggiunge come suffisso - per esempio IL partito radicale è radikalnaTA partia - col risultato talvolta comico che diventa fin troppo facile comporre poesie in rima, da cui lo storicamente elevato tasso di poeti (e rivoluzionari) nella popolazione bulgarese (un'altra ragione è che fare il poeta rivoluzionario è sempre meglio che lavorare).
sul piano personale, il bulgarese è la terza lingua della vostra amata MW, e per qualche strana ragione non riesco a togliermelo dalla testa dopo anni che non lo pratico, mentre altre lingue come il tedesco non mi si registrano nella zucca se non vivo sul posto. ogni tanto mi capita il fenomeno curioso di perfino pensare o sognare in bulgarese, ma mai quand'ero lì (per cinque anni, sei mesi e nove notti). del resto, anche a Londra penso quasi sempre in italiano, mentre in Italia mi capita di pensare in inglese, e in francese non penso tout court: fingo bene di balbettarlo ma in realtà francesizzo l'italiano. strani fenomeni linguistici, o sarà perché sono un po' sfasata...
la "er goliam", la lettera in basso a sinistra nell'immagine, è sicuramente la più bulgarese dell'alfabeto (che ha differenze significative in altre lingue slave). si pronuncia come la U di "but" in inglese, o come la I turca senza puntino (sì, i turchi hanno due I, con e senza puntino, ma non parliamo di turchi ad armeni e bulgaresi!)
è secondo me la lettera più rappresentativa del cirillico bulgarese, che è il più semplice, come del resto la grammatica, che non presenta complicate desinenze come il russo o il serbo. una volta superata la diffidenza per la diversità dell'alfabeto, il bulgarese si rivela una lingua simpatica e divertente, con un'altra particolarità: l'articolo determinativo si aggiunge come suffisso - per esempio IL partito radicale è radikalnaTA partia - col risultato talvolta comico che diventa fin troppo facile comporre poesie in rima, da cui lo storicamente elevato tasso di poeti (e rivoluzionari) nella popolazione bulgarese (un'altra ragione è che fare il poeta rivoluzionario è sempre meglio che lavorare).
sul piano personale, il bulgarese è la terza lingua della vostra amata MW, e per qualche strana ragione non riesco a togliermelo dalla testa dopo anni che non lo pratico, mentre altre lingue come il tedesco non mi si registrano nella zucca se non vivo sul posto. ogni tanto mi capita il fenomeno curioso di perfino pensare o sognare in bulgarese, ma mai quand'ero lì (per cinque anni, sei mesi e nove notti). del resto, anche a Londra penso quasi sempre in italiano, mentre in Italia mi capita di pensare in inglese, e in francese non penso tout court: fingo bene di balbettarlo ma in realtà francesizzo l'italiano. strani fenomeni linguistici, o sarà perché sono un po' sfasata...
Sono in arrivo in questi giorni tanti bei nuovi link nel blogroll di Miss Welby, che per i suoi lettori italiani scova sempre i migliori blogger nel resto del pianeta e una volta ne trovai perfino uno di un altro pianeta, Vleeptron, ma trattasi pur sempre di un umano che ogni tanto vi si reca. è la prima volta invece che vi presento il link al blog di una scimmia antropizzata: Gorilla Bananas fa il barista in un villaggio turistico africano e questa posizione a contatto con il pubblico gli permette di elaborare analisi e presentare opinioni molto originali e precise su una vasta gamma di argomenti. anche dall'espressione nella foto si desume trattarsi di individuo molto intelligente.
altrettanto simpatica, e meno pelosa, è un'altra interessante new entry che ci proviene dal sud della Francia, Sonia Bellechasse, che si presenta così: Non indosso mai alcun indumento. Quando avevo vent'anni ho gettato via tutti i miei abiti e da allora non ho indossato mai niente di più che delle mutandine. Ho un marito, due belle figlie e molte amanti, ma solo donne. Non ho mai tradito mio marito con altri uomini...
bene, buone notizie per il marito. ma coi gorilla come la mettiamo? proverò a presentarli fra loro: suppongo che neanche il gorilla indossi indumenti, ma non lo so per certo
Vi chiedo di firmare per il piccolo Davide... [ricevo da nonnetta Mina Welby e giro qui]
Vi chiedo di firmare per il piccolo Davide, nato con la sindrome di Potter, e i suoi genitori ai quali è stata tolta la patria potestà. Potete leggere la vicenda al link: http://www.petitiononline.com/davmar/petition.html
Vi chiedo di firmare per il piccolo Davide, nato con la sindrome di Potter, e i suoi genitori ai quali è stata tolta la patria potestà. Potete leggere la vicenda al link: http://www.petitiononline.com/davmar/petition.html
La camera dei Lord: date il semaforo verde ai Segway.
[dal London Metro di oggi]
Gli scooter conosciuti come Segway dovrebbero essere permessi sulle strade, hanno detto ieri i pari della camera alta dopo averli provati di persona. "Possono andare sui marciapiedi, le piste ciclabili e sulle strade - ha detto il laburista Lord Berkeley - perché siamo fuori sintonia col resto d'Europa?" I Segway sono usati dalla polizia e dal pubblico in parte d'Europa e negli Usa. Ci sono state preoccupazioni circa la loro sicurezza, ma il liberal-democratico Lord Redesdale ha detto: "Ne ho guidato uno dritto contro il Conte Attlee ma senza riuscire a danneggiarlo minimamente".
in questa straordinaria sequenza di immagini di archivio il sicario Londradical nota il Segway di Giovanni Mastroeni, campione mondiale di seg... ahehm, di Segway e lo convince a farglielo provare, ma in realtà sta diabolicamente pensando ad altro e...
... e se ne impossessa in visibile stato di eccitazione kamikazziko-kapezzonika per spararsi a razzo contro il Conte Cappato, ma l'eurodecappato uscirà ancora miracolosamente illeso da questo ennesimo attentappato
[dal London Metro di oggi]
Gli scooter conosciuti come Segway dovrebbero essere permessi sulle strade, hanno detto ieri i pari della camera alta dopo averli provati di persona. "Possono andare sui marciapiedi, le piste ciclabili e sulle strade - ha detto il laburista Lord Berkeley - perché siamo fuori sintonia col resto d'Europa?" I Segway sono usati dalla polizia e dal pubblico in parte d'Europa e negli Usa. Ci sono state preoccupazioni circa la loro sicurezza, ma il liberal-democratico Lord Redesdale ha detto: "Ne ho guidato uno dritto contro il Conte Attlee ma senza riuscire a danneggiarlo minimamente".
in questa straordinaria sequenza di immagini di archivio il sicario Londradical nota il Segway di Giovanni Mastroeni, campione mondiale di seg... ahehm, di Segway e lo convince a farglielo provare, ma in realtà sta diabolicamente pensando ad altro e...
... e se ne impossessa in visibile stato di eccitazione kamikazziko-kapezzonika per spararsi a razzo contro il Conte Cappato, ma l'eurodecappato uscirà ancora miracolosamente illeso da questo ennesimo attentappato
Lords: Give green light to Segways
[from today's London Metro]
SCOOTERS known as Segways should be allowed on the roads, peers said yesterday. The electric two-wheeler got the backing after peers tried them out. 'They can go on pavements, cycle routes and roads,' Labour's Lord Berkeley said. 'Why are we out of tune with the rest of Europe?' Segways are used by police and the public in parts of Europe along with the US. There have been concerns here about safety. But Lib Dem Lord Redesdale said: 'I drove one straight at Earl Attlee and failed to do him any damage at all.'
[pics from Radicali Milano archive]
[from today's London Metro]
SCOOTERS known as Segways should be allowed on the roads, peers said yesterday. The electric two-wheeler got the backing after peers tried them out. 'They can go on pavements, cycle routes and roads,' Labour's Lord Berkeley said. 'Why are we out of tune with the rest of Europe?' Segways are used by police and the public in parts of Europe along with the US. There have been concerns here about safety. But Lib Dem Lord Redesdale said: 'I drove one straight at Earl Attlee and failed to do him any damage at all.'
[pics from Radicali Milano archive]
Grezza o pettinata? una questione di lana caprina... si è fatto incandescente negli ambienti radicali il dibattito politico acceso da una cravatta verde di lana irlandese che è stato sorpreso a indossare il magnate dell'editoria e noto sciupafemmine italo-americano Mario Suttora. l'aspra polemica è stata innescata mercoledì scorso dal direttore di Radio radicale e batterista metallaro Mike Bordin: "Le cravatte scozzesi sono strette, quella che sfoggia Suttora è troppo larga. Anche i colori sono troppo brillanti. Le cravatte scozzesi sono di lana pettinata, quelle irlandesi di lana grezza".
è noto che tra i due giornalisti in fiera competizione per il titolo di massimo radicologo non corre buon sangue, tanto che Bordin ha incaricato uno dei suoi redattori - Mattia Palazzolo - di seguirne ogni mossa per esporne i fallimenti sessuali. agli osservatori più attenti non è sfuggito che tra le righe del suo comunicato Bordin implicitamente accusa Suttora di ipocrita doppiezza, quest'ultimo essendo l'ideologo dietro all'inserimento nel programma elettorale romano di Beppe Grillo della clausola contro i candidati condannati dalla fashion police per esibizione pubblica di cravatta larga da burino.
la polemica sembrava a questo punto spostarsi su Grillo, ma si è introdotto nel dibbbatito lo scultore quacchero Bartolommeo Bandinelli (ritratto nella foto con la lana grezza che egli stesso si tosa per le sue cravatte pettinate), acerrimo avversario di Michelangelo e dello stesso Bordin, per precisare che non è esatto dire che le cravatte scozzesi sono sempre di lana pettinata: "Non tutte, ci sono anche quelle di lana appena cardata e comunque grezza, ruvida [...] ogni clan ha due tipi di cravatta, quello di campagna e quello di cerimonia. Però tutti e due hanno colori un po' cupi, che riproducono colori naturali [...] Una volta accompagnai mio suocero a caccia di colombi. Lui sparava, io andavo a racogliere i colombi caduti [...] Venendo da Roma avevo cravatte chiare, bianche. Mio suocero me le fece coprire con i risvolti della giacca, appunto per non mettere in allarme i piccioni".
e così, finora, 2-1 per Suttora e Bandinelli contro Bordin e i piccioni scozzesi. come andrà a finire? si lascerà trascinare nella polemica il critico di cravattarte Malvino Castaldi, noto estimatore del Bandinelli? quante scheletriche cravatte si celano nell'armadio di Grillo e quali editoriali incravattati dobbiamo aspettarci da Foglio, Opinione e Riformista? ai postumi l'ardua cravatta
è noto che tra i due giornalisti in fiera competizione per il titolo di massimo radicologo non corre buon sangue, tanto che Bordin ha incaricato uno dei suoi redattori - Mattia Palazzolo - di seguirne ogni mossa per esporne i fallimenti sessuali. agli osservatori più attenti non è sfuggito che tra le righe del suo comunicato Bordin implicitamente accusa Suttora di ipocrita doppiezza, quest'ultimo essendo l'ideologo dietro all'inserimento nel programma elettorale romano di Beppe Grillo della clausola contro i candidati condannati dalla fashion police per esibizione pubblica di cravatta larga da burino.
la polemica sembrava a questo punto spostarsi su Grillo, ma si è introdotto nel dibbbatito lo scultore quacchero Bartolommeo Bandinelli (ritratto nella foto con la lana grezza che egli stesso si tosa per le sue cravatte pettinate), acerrimo avversario di Michelangelo e dello stesso Bordin, per precisare che non è esatto dire che le cravatte scozzesi sono sempre di lana pettinata: "Non tutte, ci sono anche quelle di lana appena cardata e comunque grezza, ruvida [...] ogni clan ha due tipi di cravatta, quello di campagna e quello di cerimonia. Però tutti e due hanno colori un po' cupi, che riproducono colori naturali [...] Una volta accompagnai mio suocero a caccia di colombi. Lui sparava, io andavo a racogliere i colombi caduti [...] Venendo da Roma avevo cravatte chiare, bianche. Mio suocero me le fece coprire con i risvolti della giacca, appunto per non mettere in allarme i piccioni".
e così, finora, 2-1 per Suttora e Bandinelli contro Bordin e i piccioni scozzesi. come andrà a finire? si lascerà trascinare nella polemica il critico di cravattarte Malvino Castaldi, noto estimatore del Bandinelli? quante scheletriche cravatte si celano nell'armadio di Grillo e quali editoriali incravattati dobbiamo aspettarci da Foglio, Opinione e Riformista? ai postumi l'ardua cravatta
English resumes in this post as a journal of the psychotherapy I've just taken up again after briefly seeing another consultant last summer. That time it only worked mildly in healing my depression because in my opinion the therapist - albeit professional -, was focusing too much on some issues while neglecting others. Above all, any empathy with her was hardly triggered, as he is a Michael Howard (the former Tory leader) lookalike.
This time, instead, I can't believe my luck. I reckoned that a therapy might be more effective in my native language, and referred to an Italian therapist too far away, who in turn referred me to a nearer Italian therapist already fully booked, hence I ended up with a third one, the best therapist on this planet. She's 37, educated at Bologna university articulately speaks Italian and, above all, she's a stunning beauty: in her case, the nearest lookalike would probably be Scarlett Johansson (pictured below with another... patient) while as per her personality I already began to suspect a Janis Joplin reincarnation.
As a result this had the effect of instantly wiping off one of my problems, the most recent one and the one which ultimately led me to seek professional help in order to pull myself together: love. Can you imagine, meeting your new therapist and feeling better immediately, having not yet spent a penny for her fee... That's the perfect, ideal psychotherapy to me. It suddenly changed my perspective of life at a glance.
Problem is, being my psychotherapist I can't possibly dream of... you know what. I'm now sadly caught in the sweet and sour situation of regularly seeing a most interesting, extremely attractive, classy young lady whom I would have jumped upon at first sight and at the same time having to rule it out categorically because of the obvious nature of the therapy itself. Well, I already knew that about psychotherapy, but never expected a model-turned-therapist would happen to me, out of a billion trivial lives. Sounds like winning the lottery, but it's more like a curse, or rather torture!
Anyway, uncharacteristically, I did not turned back into depression because of such a catch-22 misfortune, but rather focused on the positive side. And every side of my new therapist I look at - front, back, lateral - is positively fine, although I suspect she had plastic surgery on her nose because it looks almost too perfect to me. For some reasons I'm picky when it comes to noses [yes I do now realise the bestiality I just wrote: sorry but I'm not an English native speaker]. Besides those hypnotic green eyes, the doctor seems to be very well made in every other department, as far as I can guess, for she was dressing smart casual revealing anything provocative but high heels.
This time, instead, I can't believe my luck. I reckoned that a therapy might be more effective in my native language, and referred to an Italian therapist too far away, who in turn referred me to a nearer Italian therapist already fully booked, hence I ended up with a third one, the best therapist on this planet. She's 37, educated at Bologna university articulately speaks Italian and, above all, she's a stunning beauty: in her case, the nearest lookalike would probably be Scarlett Johansson (pictured below with another... patient) while as per her personality I already began to suspect a Janis Joplin reincarnation.
As a result this had the effect of instantly wiping off one of my problems, the most recent one and the one which ultimately led me to seek professional help in order to pull myself together: love. Can you imagine, meeting your new therapist and feeling better immediately, having not yet spent a penny for her fee... That's the perfect, ideal psychotherapy to me. It suddenly changed my perspective of life at a glance.
Problem is, being my psychotherapist I can't possibly dream of... you know what. I'm now sadly caught in the sweet and sour situation of regularly seeing a most interesting, extremely attractive, classy young lady whom I would have jumped upon at first sight and at the same time having to rule it out categorically because of the obvious nature of the therapy itself. Well, I already knew that about psychotherapy, but never expected a model-turned-therapist would happen to me, out of a billion trivial lives. Sounds like winning the lottery, but it's more like a curse, or rather torture!
Anyway, uncharacteristically, I did not turned back into depression because of such a catch-22 misfortune, but rather focused on the positive side. And every side of my new therapist I look at - front, back, lateral - is positively fine, although I suspect she had plastic surgery on her nose because it looks almost too perfect to me. For some reasons I'm picky when it comes to noses [yes I do now realise the bestiality I just wrote: sorry but I'm not an English native speaker]. Besides those hypnotic green eyes, the doctor seems to be very well made in every other department, as far as I can guess, for she was dressing smart casual revealing anything provocative but high heels.
Ah! come è potuto sfuggire proprio a me che mercoledì scorso 14 maggio sarebbe stato l'anniversario del primo paio di calze di nylon vendute in America? non importa, e non è certo: in realtà l'industria chimica DuPont (niente parentele con Dupuis) introdusse il Nylon già nel febbraio del 1935, con svariati usi industriali a cominciare dai paracadute, come ci insegna wikipedia.
comunque il presunto anniversario è una buona scusa per postare la solita foto nylosa per rimediare alla bruttezza dell'immagine bovina nel post precedente
comunque il presunto anniversario è una buona scusa per postare la solita foto nylosa per rimediare alla bruttezza dell'immagine bovina nel post precedente
This disgusting individual with the piggy eye is the horribly failed Italian blogger Luca Barbatin. Nowadays you can't possibly visit any of the best and most beautiful fellow Italian liberal bloggers - such as Valeria, Vulvia and many others - without stumbling in his sickening comments asking them to bare their breasts, show up in high heels, or plainly proposing (actually begging) to have sex with him.
Which is the most unlikely thing on this planet - except for me winning the lottery or the planet itself being visited by aliens -, as Barbatin's penis is no bigger than his blog's pagerank or authority: close to zero.
Barbatin lives nearby Pordenone, a small town in North-East Italy which, coincidentally, you'll easily anagram into Porno Eden. Every single day he travels by bus to Pordenone in order to connect to the internet and sistematically harass any female blogger he finds by phishing in my blogroll, and yours'.
Mind you: not just women. He's also obsessed with journalist Mario Suttora and other masculine fellow bloggers. Anyone, anything he can pleasure himself with in front of a screen. I felt we must do something to relieve him out of his misery: kill him. My friend Londradical is a professional hitman who's going to take care of the pitiful case
Which is the most unlikely thing on this planet - except for me winning the lottery or the planet itself being visited by aliens -, as Barbatin's penis is no bigger than his blog's pagerank or authority: close to zero.
Barbatin lives nearby Pordenone, a small town in North-East Italy which, coincidentally, you'll easily anagram into Porno Eden. Every single day he travels by bus to Pordenone in order to connect to the internet and sistematically harass any female blogger he finds by phishing in my blogroll, and yours'.
Mind you: not just women. He's also obsessed with journalist Mario Suttora and other masculine fellow bloggers. Anyone, anything he can pleasure himself with in front of a screen. I felt we must do something to relieve him out of his misery: kill him. My friend Londradical is a professional hitman who's going to take care of the pitiful case
Ecco un altro dannato meme, questa volta d'importazione e molto culturale, che in verità non mi ha appioppato ancora nessuno ma ci penso io a tradurlo come scusa tanto per infastidire le più recenti cinque amiche blogger femminili che hanno scacazzato qui un qualche commento.
1. Piglia il libro più vicino
2. Aprilo a pagina 123
3. Trova il quinto paragrafo
4. Copia i tre paragrafi successivi
5. Nomina cinque incolpevoli cui destinare la molestia, che dovranno fare lo stesso per propagare la catena di St Antonio - pardon, il meme - e non dimenticare di linkare anche la fonte, cioè la me medesima
per quanto mi riguarda il libro che più vicino non si può (ce l'ho in tasca) è un dizionarietto tascabile di inglese, per cui più che di paragrafi si tratta di "voci". i tre vocaboli successivi al quinto a pagina 123 sono:
- Pelican m. Pelicano (sì, grazie, lo so che in italiano è un peLLicano, ma il dizionarietto è tascabile)
- Pen f. Penna
- Penalty f. Pena
come si vede il dizzionnarrieto ha azecatto le dopie nei due voccabbolli sucesivvi, e adesso andiamo a nominare le mie vittime: Clelia, Alice, Valeria, Simona e la Donna cannone.
speriamo che invece del dizionarietto abbiano a portata di mano un Conrad o Dostoevsky
1. Piglia il libro più vicino
2. Aprilo a pagina 123
3. Trova il quinto paragrafo
4. Copia i tre paragrafi successivi
5. Nomina cinque incolpevoli cui destinare la molestia, che dovranno fare lo stesso per propagare la catena di St Antonio - pardon, il meme - e non dimenticare di linkare anche la fonte, cioè la me medesima
per quanto mi riguarda il libro che più vicino non si può (ce l'ho in tasca) è un dizionarietto tascabile di inglese, per cui più che di paragrafi si tratta di "voci". i tre vocaboli successivi al quinto a pagina 123 sono:
- Pelican m. Pelicano (sì, grazie, lo so che in italiano è un peLLicano, ma il dizionarietto è tascabile)
- Pen f. Penna
- Penalty f. Pena
come si vede il dizzionnarrieto ha azecatto le dopie nei due voccabbolli sucesivvi, e adesso andiamo a nominare le mie vittime: Clelia, Alice, Valeria, Simona e la Donna cannone.
speriamo che invece del dizionarietto abbiano a portata di mano un Conrad o Dostoevsky
Settimana molto lesbica sulla stampa spettegolezza internazionale. si comincia con la notizia della fine della relazione dell'attrice bi-Oscar, bi-mamma e bilingue Jodie Foster (45) con la produttrice Cydney Bernard, con la quale è stata insieme per ben 14 anni ed è co-mamma dei suoi due bambini. pure co-mamma è l'attivista Christine Marinoni dei due bambini di Cynthia Nixon (42), la Miranda di Sex and the city. stanno insieme da quattro anni e in occasione della prima mondiale di SATC a Londra hanno smentito di volersi sposare, almeno finché non sarà consentito nello stato di New York.
lo è invece consentito da adesso in California e annunciano di volerne approfittare la comica Ellen DeGeneres (50) con la stupenda Portia de Rossi (35, nella foto, pseudonimo preso in prestito dalla mamma di Torquato Tasso), la più strafiga della mitica serie Ally McBeal, quella molto migliore di SATC con gli avvocati di Boston nel cesso unisex. emerge così dalla ricerca che in passato Portia è stata insieme a una cantante italiana che non conoscevo, Francesca Gregorini (39, nome completo contessa Francesca McKnight Donatella Romana Gregorini di Savignano di Romagna), che si presenta nel suo sito con delle farfalline che le svolazzano fuori dalla... farfallina.
I've just realised that most of my posts have been in Italian only lately, actually all of them this week. I feel ashamed towards my English-speaking fellow bloggers as I cannot always find the time to translate everything, but I'll try to make up for it with the following brief summary.
The latest one above is about the extraordinary array of articles about lesbian couples in the gossip press this week. You probably already know the stories or recognize well-known names: Jodie Foster, Cynthia Nixon, Portia de Rossi...
The previous one was actually in English, originally - about a press release from University of London's Goldsmiths College which reads: "[...] Made up of photographs and film clips from a vast array of toilets and public spaces the artist has urinated in since 2006, 'Man at His Toilet' is a raw representation of Andreas Tovan's daily routine and brings a highly personal and often overlooked subject into the public sphere: The work simultaneously provokes us to question the act of urination itself, whilst also hinting at the sexual taboos of male urination".
Scrolling down the blog, here I report about my exciting first-time experience with showbiz: a voice-over in Italian for an American commercial ad for cat food! Further down a story about penis-stealing in Africa: it contagiously extended to Nigeria but it was originally reported in Congo, and that previous story was in English, here.
Finally, in short, more about my job in telemarketing and the evil-marketing tricks; the world premiere in London of Sex And (another) City; 12-cm heels for a 12-y-o granddaughter of a rockstar; parisian considerations over newly elected London mayor Boris Johnson and The Origin of the World; remarkable boobs of Italian PM Berlusconi's wife together with boobs again of a Spanish cardinal niece; and the upcoming concert on 27 June in Hyde Park for Nelson Mandela's 90th birthday, featuring Annie Lennox, Queen, U2 and others.
I feel better now: at least you know what the pics were about
The latest one above is about the extraordinary array of articles about lesbian couples in the gossip press this week. You probably already know the stories or recognize well-known names: Jodie Foster, Cynthia Nixon, Portia de Rossi...
The previous one was actually in English, originally - about a press release from University of London's Goldsmiths College which reads: "[...] Made up of photographs and film clips from a vast array of toilets and public spaces the artist has urinated in since 2006, 'Man at His Toilet' is a raw representation of Andreas Tovan's daily routine and brings a highly personal and often overlooked subject into the public sphere: The work simultaneously provokes us to question the act of urination itself, whilst also hinting at the sexual taboos of male urination".
Scrolling down the blog, here I report about my exciting first-time experience with showbiz: a voice-over in Italian for an American commercial ad for cat food! Further down a story about penis-stealing in Africa: it contagiously extended to Nigeria but it was originally reported in Congo, and that previous story was in English, here.
Finally, in short, more about my job in telemarketing and the evil-marketing tricks; the world premiere in London of Sex And (another) City; 12-cm heels for a 12-y-o granddaughter of a rockstar; parisian considerations over newly elected London mayor Boris Johnson and The Origin of the World; remarkable boobs of Italian PM Berlusconi's wife together with boobs again of a Spanish cardinal niece; and the upcoming concert on 27 June in Hyde Park for Nelson Mandela's 90th birthday, featuring Annie Lennox, Queen, U2 and others.
I feel better now: at least you know what the pics were about
Per assicurare un'istruzione superiore alla vostra prole, mandatela a studiare all'Università di Londra, in particolare al prestigioso Goldsmiths College che si è prodotto in questo notevole comunicato stampa:
[...] Costituita da fotografie e filmati di una vasta gamma di gabinetti e spazi in cui l'artista ha orinato dal 2006, "Man at His Toilet" è una rappresentazione della routine quotidiana di Andreas Tovan e porta nella sfera pubblica un tema altamente personale e spesso trascurato. Questo lavoro ci provoca ad interrogarci sull'atto stesso della minzione, alludendo ai tabù sessuali dell'orinazione maschile [...]
[...] Costituita da fotografie e filmati di una vasta gamma di gabinetti e spazi in cui l'artista ha orinato dal 2006, "Man at His Toilet" è una rappresentazione della routine quotidiana di Andreas Tovan e porta nella sfera pubblica un tema altamente personale e spesso trascurato. Questo lavoro ci provoca ad interrogarci sull'atto stesso della minzione, alludendo ai tabù sessuali dell'orinazione maschile [...]
Che emozione, sono entrata nel mondo dello spettacolo! oggi per la prima volta ho fatto un voice-over, cioè un doppiaggio presso gli studi di una casa di produzione cinematografica dall'inquietante nome di Spectre... il voice-over consisteva nel doppiare in italiano la pubblicità di una ditta americana di cibo per gatti.
presto in Italia potrete godere della mia voce sensuale reclamizzare le virtù dei croccantini che contenendo fibre vegetali facilitano la pulizia dei canini dei felini (canini felini?? non posso avere scritto questo, dimenticatevelo perdonandomi). adesso che sono entrata nel giro, diventerò presto una star con copertine su Oggi e Playboy.
o quantomeno diverrò molto popolare tra i gatti
presto in Italia potrete godere della mia voce sensuale reclamizzare le virtù dei croccantini che contenendo fibre vegetali facilitano la pulizia dei canini dei felini (canini felini?? non posso avere scritto questo, dimenticatevelo perdonandomi). adesso che sono entrata nel giro, diventerò presto una star con copertine su Oggi e Playboy.
o quantomeno diverrò molto popolare tra i gatti
Si estende in Africa ad un tasso allarmante, dal Congo alla Nigeria, il curioso fenomeno del furto del cazzo, pardon, del pene. l'avevo già riportato in un post precedente, ed ecco le ultime notizie:
"E' un caso evidente di furto del pene" - ha detto Musa Abubakar alla polizia di Gwagwalada (Nigeria) - "e il mio non è l'unico pene rubato di recente. Mohammed Ma'aji mi ha chiesto di portarlo a Kasuwan Dare sul mio okada [un moto-taxi, ndr] e lungo la strada mi ha stretto con le gambe. Improvvisamente mi sono sentito debole e confuso. Sùbito mi sono fermato per controllare il mio pene, ma senza trovare niente nei miei pantaloni. Poi ho notato che il colore del piccione che Ma'ahi trasportava era cambiato da bianco in nero, e ho capito che aveva usato un piccione spirituale per rubarmi il pene".
Ma'aji ha negato l'accusa: "Ce l'ho già un pene, che cazzo me ne farei del suo? Questo piccione bianco è per scopi spirituali. Abubakar ha probabilmente perso il suo pene con una donna incontrata la notte precedente". La sezione di Gwagwalada del sindacato del trasporto motociclistico ha successivamente rilasciato una dichiarazione, minacciando azioni legali se il pene di Abubakar non viene restituito entro 24 ore. Il loro presidente Malam Aminu Hussaini ha detto "siamo troppo stufi dei rapporti sui peni mancanti da parte dei membri nella nostra zona".
[New Nigerian on Sunday]
PS: la foto non c'entra un cazzo, o forse invece sì...
"E' un caso evidente di furto del pene" - ha detto Musa Abubakar alla polizia di Gwagwalada (Nigeria) - "e il mio non è l'unico pene rubato di recente. Mohammed Ma'aji mi ha chiesto di portarlo a Kasuwan Dare sul mio okada [un moto-taxi, ndr] e lungo la strada mi ha stretto con le gambe. Improvvisamente mi sono sentito debole e confuso. Sùbito mi sono fermato per controllare il mio pene, ma senza trovare niente nei miei pantaloni. Poi ho notato che il colore del piccione che Ma'ahi trasportava era cambiato da bianco in nero, e ho capito che aveva usato un piccione spirituale per rubarmi il pene".
Ma'aji ha negato l'accusa: "Ce l'ho già un pene, che cazzo me ne farei del suo? Questo piccione bianco è per scopi spirituali. Abubakar ha probabilmente perso il suo pene con una donna incontrata la notte precedente". La sezione di Gwagwalada del sindacato del trasporto motociclistico ha successivamente rilasciato una dichiarazione, minacciando azioni legali se il pene di Abubakar non viene restituito entro 24 ore. Il loro presidente Malam Aminu Hussaini ha detto "siamo troppo stufi dei rapporti sui peni mancanti da parte dei membri nella nostra zona".
[New Nigerian on Sunday]
PS: la foto non c'entra un cazzo, o forse invece sì...
Ci sono giornate splendide e altre d'immerda. un blog serve giustamente a lamentarsene in pubblico. mentre ottime notizie giungono dal sud-asiatico, dove cicloni e terremoti contengono la crescita demografica con l'aiuto dei rispettivi regimi fascisti, le cattive notizie giungono dall'Europa dove stamane ho perso il treno per pochi secondi, il che si traduce arrivare al lavoro con un'ora e un quarto di ritardo.
al lavoro ho appreso che hanno promosso al piano di sopra quella baldracca indiana della mia ex manager e al suo posto hanno messo un menomato indiano che non capisce un cazzo, manco parla inglese. non che io sia razzista, ma agli asiatici andrebbero amputati gli arti e la lingua alla nascita. e, per essere equa, anche ai bianchi polacchi.
fatto sta che 'sto oligofrenico insicuro nel tentativo di affermare la sua autorità mi ha presa di mira e mi rompe le ovaie continuamente sulla difficilissima campagna di evil-marketing che sto conducendo da sola. le altre due colleghe hanno gettato la spugna perché è mostruosamente difficile: bisogna generare delle opportunità per un'azienda totalmente sconosciuta in Italia, e i requisiti sono allucinanti:
a) le ditte che chiamo devono avere almeno 5000 computer, ma quante ce ne sono in Italia? una ventina, e io ne devo trovare 25, il che converrete mi rende vagamente ardua l'impresa.
b) devono avere un progetto di virtualizzazione dei server che non sia già in atto ma pianificato entro l'anno con un budget.
c) il/la responsabile con cui parlo deve essere un tifoso dell'Inter, il che limita ulteriormente la probabilità di successo dell'impresa disperata.
nota: se non sapete che cosa sia la virtualizzazione dei server, se pensate erroneamente consista nel purificarli dalle immagini pornografiche, ve lo spiego io: immaginate di essere un imprenditore con in azienda un paio di server. adesso concentratevi bene e immaginate di essere anche un tifoso dell'Inter. volendo virtualizzare i vostri server, procederete come segue:
1. mi date il vostro numero di telefono.
2. vi chiamo con voce sensuale per convincervi a virtualizzare i vostri server da parte della Materazzi Server Virtualization Ltd. un nostro incaricato si recherà presso di voi per installare il software durante l'ultima giornata di campionato.
3. esattamente nel momento in cui Materazzi sbaglia un rigore decisivo e l'Inter perde lo scudetto, il nostro incaricato prende uno dei vostri due server e lo butta giù dalla finestra sulle teste di due tifose della Roma.
4. voilà, il server è stato virtualizzato.
visto com'è semplice? e abbiamo anche due tifose della Roma in meno!
tornando al mio manager indiano, costui si scopre abitare nello stesso mio quartiere, per cui me lo dovrei ciucciare anche in treno ogni mattina. non basta: nell'intervallo di pranzo prende il sandwich nello stesso negozietto e si abbronza negli stessi giardinetti. E' UNA PERSECUZIONE! oggi mentre mi ci recavo (ai giardinetti) un piccione mi ha scacazzato sull'insalata di frutta.
o almeno così pensavo: era invece uno schizzo di calcestruzzo da un muratore (probabilmente polacco) portato dal vento da un palazzo in costruzione lì vicino. fatto sta che mi sono incavolata ingiustamente col primo piccione capitatomi tra le mani e l'ho catturato ed infilato in bocca al mio nuovo manager indiano, soffocandolo in pochi secondi e gettandone il cadavere nella Senna.
è intervenuta una pattuglia della polizia marittima contestandomi il cadavere. ho spiegato loro le ragioni del mio risentimento nei confronti del defunto e si sono dimostrati comprensivi. senonché mentre parlavo con loro in stato di agitazione mi sono abbandonata a gettare per terra un mozzicone di sigaretta. mi hanno perdonato l'omicidio ma elevato una multa di 100 euri per inquinamento ambientale. che giornata d'immerda :(
al lavoro ho appreso che hanno promosso al piano di sopra quella baldracca indiana della mia ex manager e al suo posto hanno messo un menomato indiano che non capisce un cazzo, manco parla inglese. non che io sia razzista, ma agli asiatici andrebbero amputati gli arti e la lingua alla nascita. e, per essere equa, anche ai bianchi polacchi.
fatto sta che 'sto oligofrenico insicuro nel tentativo di affermare la sua autorità mi ha presa di mira e mi rompe le ovaie continuamente sulla difficilissima campagna di evil-marketing che sto conducendo da sola. le altre due colleghe hanno gettato la spugna perché è mostruosamente difficile: bisogna generare delle opportunità per un'azienda totalmente sconosciuta in Italia, e i requisiti sono allucinanti:
a) le ditte che chiamo devono avere almeno 5000 computer, ma quante ce ne sono in Italia? una ventina, e io ne devo trovare 25, il che converrete mi rende vagamente ardua l'impresa.
b) devono avere un progetto di virtualizzazione dei server che non sia già in atto ma pianificato entro l'anno con un budget.
c) il/la responsabile con cui parlo deve essere un tifoso dell'Inter, il che limita ulteriormente la probabilità di successo dell'impresa disperata.
nota: se non sapete che cosa sia la virtualizzazione dei server, se pensate erroneamente consista nel purificarli dalle immagini pornografiche, ve lo spiego io: immaginate di essere un imprenditore con in azienda un paio di server. adesso concentratevi bene e immaginate di essere anche un tifoso dell'Inter. volendo virtualizzare i vostri server, procederete come segue:
1. mi date il vostro numero di telefono.
2. vi chiamo con voce sensuale per convincervi a virtualizzare i vostri server da parte della Materazzi Server Virtualization Ltd. un nostro incaricato si recherà presso di voi per installare il software durante l'ultima giornata di campionato.
3. esattamente nel momento in cui Materazzi sbaglia un rigore decisivo e l'Inter perde lo scudetto, il nostro incaricato prende uno dei vostri due server e lo butta giù dalla finestra sulle teste di due tifose della Roma.
4. voilà, il server è stato virtualizzato.
visto com'è semplice? e abbiamo anche due tifose della Roma in meno!
tornando al mio manager indiano, costui si scopre abitare nello stesso mio quartiere, per cui me lo dovrei ciucciare anche in treno ogni mattina. non basta: nell'intervallo di pranzo prende il sandwich nello stesso negozietto e si abbronza negli stessi giardinetti. E' UNA PERSECUZIONE! oggi mentre mi ci recavo (ai giardinetti) un piccione mi ha scacazzato sull'insalata di frutta.
o almeno così pensavo: era invece uno schizzo di calcestruzzo da un muratore (probabilmente polacco) portato dal vento da un palazzo in costruzione lì vicino. fatto sta che mi sono incavolata ingiustamente col primo piccione capitatomi tra le mani e l'ho catturato ed infilato in bocca al mio nuovo manager indiano, soffocandolo in pochi secondi e gettandone il cadavere nella Senna.
è intervenuta una pattuglia della polizia marittima contestandomi il cadavere. ho spiegato loro le ragioni del mio risentimento nei confronti del defunto e si sono dimostrati comprensivi. senonché mentre parlavo con loro in stato di agitazione mi sono abbandonata a gettare per terra un mozzicone di sigaretta. mi hanno perdonato l'omicidio ma elevato una multa di 100 euri per inquinamento ambientale. che giornata d'immerda :(
Ieri sera era in città in Leicester Square la Sarah Jessica Parker - vagamente somigliante ad Antonetta Spolaor der Bardido radigale -, star con le gambe storte di (No) Sex & the City (ed. Kaos, autore Sùttora etc.), per la prima del film tratto dall'omonima serie televisiva a sua volta tratta dalle colonne di Candace Bushnell sul New York Observer.
gli americani sono molto incazzati che la prima di un movie ambientato a New York abbia avuto luogo a Londra prima che nella grande mela, e come non dare loro ragione? sembra assurdo! mica tanto: siamo come un'unica città gemellata e divisa solo dalla lingua: anche a Londra ci sono ancora piccole minoranze che parlano inglese. del resto questo blog è stato anticipatore della querelle di amore-odio tra Londra, New York e Parigi, basta leggere NYLON!
Sia pur fanatica dei tacchi alti, a spillo, mi sembra un pochino esagerato farli indossare a una bambina 12-enne ancora senza tette ed esibirla così. è la nipotina di Mick Jagger, figlia di Jade, ritratta nella foto tra le due figliole Amber e Assisi (che ne ha 15).
non è per far la moralista, è che gli ortopedici dicono che i tacchi altissimi fanno danni alla schiena nell'età dello sviluppo: mi sembra sciocco incoraggiare le bambine a fini pubblicitari, tanto più che sono già straricche e non ne hanno bisogno.
poi adesso quel pedofilo di Londradical mi accuserà di moralisteggiare, ma ditemi voi se all'età di 12 anni è normale indossare tacchi di altrettanti centimetri
non è per far la moralista, è che gli ortopedici dicono che i tacchi altissimi fanno danni alla schiena nell'età dello sviluppo: mi sembra sciocco incoraggiare le bambine a fini pubblicitari, tanto più che sono già straricche e non ne hanno bisogno.
poi adesso quel pedofilo di Londradical mi accuserà di moralisteggiare, ma ditemi voi se all'età di 12 anni è normale indossare tacchi di altrettanti centimetri
Venerdì scorso mi sono chiesta che cavolo fossi tornata a fare a Parigi invece di trascorrere un altro romantico fine settimana con Londradical nella Grande bretagna, visto che qui era festa giovedì, lo sarà anche domani lunedì e quindi nessuno a parte me si è sognato di presentarsi al lavoro, prendendosi di diritto le pont, che non necessita di traduzione in italiano... ne ho approfittato per rivoluzionare l'ufficio in assenza dei manager: tutte le mie colleghe agenti di evil-marketing troveranno al loro ritorno sulla scrivania un vibratore a forma di Boris Johnson Cappato, il nuovo sindaco di Londra già popolarissimo sulle sponde della Senna, dove ho sentito urlare: "He won! He won! Ze new mayor of London eez Boreeess Capatto!"
in effetti Boris Cappato parla francese essendo cresciuto a Brussels con un fratello prostituendosi vicino alla Gare du Nord e un altro all'Opera, dove tutti invece parlano inglese perché sono segretamente innamorati della vecchia Grande bretagna: si vestono ai grandi magazzini Old England e preferiscono l'ordinario tè PG a quello della Maison Frères, più innamorati di Kate Moss di quanto lo siano di Carla Bruni. e bisogna proprio essere dei coglionazzi di francesi per preferire Kate Moss a Carla Bruni, ma non è questo il punto: il punto è che se voglio incrementare gli accessi al mio blog devo scartare le immagini erotiche altrimenti non sarà accessibile dagli uffici delle pruriginose multinazionali. ma ormai la frittata è fatta con le tette nel post precedente, per cui a questo punto abbandoniamoci pure all'Origine del mondo (1866) di Gustave Courbet nel Musèe d'Orsay (ce l'ha pelosa quasi come la mia)
in effetti Boris Cappato parla francese essendo cresciuto a Brussels con un fratello prostituendosi vicino alla Gare du Nord e un altro all'Opera, dove tutti invece parlano inglese perché sono segretamente innamorati della vecchia Grande bretagna: si vestono ai grandi magazzini Old England e preferiscono l'ordinario tè PG a quello della Maison Frères, più innamorati di Kate Moss di quanto lo siano di Carla Bruni. e bisogna proprio essere dei coglionazzi di francesi per preferire Kate Moss a Carla Bruni, ma non è questo il punto: il punto è che se voglio incrementare gli accessi al mio blog devo scartare le immagini erotiche altrimenti non sarà accessibile dagli uffici delle pruriginose multinazionali. ma ormai la frittata è fatta con le tette nel post precedente, per cui a questo punto abbandoniamoci pure all'Origine del mondo (1866) di Gustave Courbet nel Musèe d'Orsay (ce l'ha pelosa quasi come la mia)
L'occasionale post mammario per tenere alta l'audience del blog nell'eterna lotta contro la forza gravitazionale. grazie a Miss Kappa per avere reperito le famose tette di Veronica Lario, mentre nell'altra immagine c'è la nipote del cardinale cattolico a capo della conferenza episcopale spagnola, che le ha vagamente somiglianti alle mie.
mi spiega sempre Londradical che lui le preferisce naturalmente penzoloni (purché non sotto le ginocchia) rispetto a quelle durissime siliconate delle pornostar, in quanto "è più eccitante vederle scuotersi e agitarsi in tutte le direzioni durante il rapporto sessuale, e schiaffeggiarle col pene". veramente lui ha detto "cazzo" ma io ho corretto in pene
Se potete permettervi il concerto dell'estate, lasciate perdere il fangoso Glastonbury con gruppetti chiassosi e invece guardate un po' che lista impressionante ci sarà a festeggiare i 90 anni di Nelson Mandela il 27 giugno in Hyde Park:
- Annie Lennox, ovviamente, che porta avanti l'iniziativa da un quarto di secolo quando Mandela era ancora detenuto, e poi:
- Queen !
- U2 !!
sì, avete capito bene, se le indiscrezioni saranno confermate (vorrebbero fargli una sorpresa) ci saranno nella stessa occasione Queen e U2, più Simple Minds e la mia amica Amy Winehouse, se si regge in piedi. poi vabbè, pazienza, anche Zucchero, Sugababes, Eminem e Spice Girls. biglietti per 65 paundi limitati a 46664 persone (il numero di matricola di Mandela in carcere), in vendita da ieri tramite http://www.46664.com. tre sono già stati venduti: a Bill Clinton, Gordon Brown e Robert De Niro
- Annie Lennox, ovviamente, che porta avanti l'iniziativa da un quarto di secolo quando Mandela era ancora detenuto, e poi:
- Queen !
- U2 !!
sì, avete capito bene, se le indiscrezioni saranno confermate (vorrebbero fargli una sorpresa) ci saranno nella stessa occasione Queen e U2, più Simple Minds e la mia amica Amy Winehouse, se si regge in piedi. poi vabbè, pazienza, anche Zucchero, Sugababes, Eminem e Spice Girls. biglietti per 65 paundi limitati a 46664 persone (il numero di matricola di Mandela in carcere), in vendita da ieri tramite http://www.46664.com. tre sono già stati venduti: a Bill Clinton, Gordon Brown e Robert De Niro
Tunnel of love (*)
In questa puntata il blog affronta un argomento scabroso: il nuovo fenomeno del corteggiamento via blog. Ne abbiamo parlato con Carletto, un italiano a Parigi fidanzato con Nicolino, un italiano di Brighton che lo tradisce con Antoniuccio, un altro italiano di Bath. Quale impatto hanno avuto infrastrutture come l'eurotunnel e tecnologie come il web sulle loro relazioni?, abbiamo chiesto loro. "Cavoli nostri", hanno risposto unanimi, ed e' stato qui che la nostra inchiesta si e' arenata.
Per rilanciarla abbiamo curiosato un po' in giro nel mondo dei blog, e scovato cose interessanti. Scrive per esempio nel blog di Miss Welby la lettrice parigina Miss Welby (un raro caso di omonimia): amatissima Miss Welby, la mia triste esperienza con il deprecabile fenomeno del corteggiamento via blog mi porta a rivolgermi a te per chiedere aiuto. Da settimane, mesi ormai sono perseguitata da un fastidioso corteggiatore via blog del quale - per tutelare la mia reputazione - non posso riverlarti il blog. Secondo te cosa possiamo fare per difenderci da queste noie del web?
Risponde Miss Welby: capisco bene, adorabile lettrice, io stessa vivo pressoche' quotidianamente le ambasce causate dall'increscioso fenomeno del corteggiamento via blog e purtroppo ti devo dire che, dopo attenta osservazione, sono giunta alla conclusione che non c'e' niente da fare e possiamo solo adattarci a convivere con l'irritante disturbo.
* Dire Straits 1980
In questa puntata il blog affronta un argomento scabroso: il nuovo fenomeno del corteggiamento via blog. Ne abbiamo parlato con Carletto, un italiano a Parigi fidanzato con Nicolino, un italiano di Brighton che lo tradisce con Antoniuccio, un altro italiano di Bath. Quale impatto hanno avuto infrastrutture come l'eurotunnel e tecnologie come il web sulle loro relazioni?, abbiamo chiesto loro. "Cavoli nostri", hanno risposto unanimi, ed e' stato qui che la nostra inchiesta si e' arenata.
Per rilanciarla abbiamo curiosato un po' in giro nel mondo dei blog, e scovato cose interessanti. Scrive per esempio nel blog di Miss Welby la lettrice parigina Miss Welby (un raro caso di omonimia): amatissima Miss Welby, la mia triste esperienza con il deprecabile fenomeno del corteggiamento via blog mi porta a rivolgermi a te per chiedere aiuto. Da settimane, mesi ormai sono perseguitata da un fastidioso corteggiatore via blog del quale - per tutelare la mia reputazione - non posso riverlarti il blog. Secondo te cosa possiamo fare per difenderci da queste noie del web?
Risponde Miss Welby: capisco bene, adorabile lettrice, io stessa vivo pressoche' quotidianamente le ambasce causate dall'increscioso fenomeno del corteggiamento via blog e purtroppo ti devo dire che, dopo attenta osservazione, sono giunta alla conclusione che non c'e' niente da fare e possiamo solo adattarci a convivere con l'irritante disturbo.
* Dire Straits 1980
La posta del cuore. in questa puntata il blog risponde alla posta dei lettori per aiutarli a risolvere i loro disastri ferroviario-sentimentali.
Scrive il lettore Marco Mario Suttora (lo Hugh Grant di Pittsburgh): Salutami Emily Mortimer, chissa' se si ricorda di me...
Risponde Miss Welby: Dr Suttora, non cerchi di millantare amicizie femminili nell'alta societa' parigina, quando perfino nell'andare a New York il massimo di erotico che lei riesce a frequentare e' il nunzio apostolico vaticano. Un consiglio: dimentichi le donne e si dia all'ippica, anzi al wrestling.
Scrive la lettrice Emily Mortimer: Amatissima Miss Welby, nel confermarti di non avere mai conosciuto il summenzionato scribacchino, volevo chiederti come mai in questo blog britannico si parla piu' di Parigi che di Londra.
Risponde Miss Welby: Adorabile lettrice, stamattina sono uscita presto dall'Hotel Marigny per andare a prendere i giornali, dimenticando che di domenica non escono ne' Le Monde ne' Liberation e tutto quel che ho trovato alla Gare Saint-Lazare e' stato il Sunday Times, che sono andata a leggere al Cafe' de l'Olympia consumando la loro specialita' - english breakfast - circondato da soli anglofoni agli altri tavoli. Rientrata a Londra da 12 ore, tra le centinaia di idiomi locali non ho ancora sentito parlare inglese, una lingua evidentemente in via di estinzione in Gran bretagna. Nella speranza di avere cosi' risposto alla sua gentile curiosita', come di consueto voglia gradire i miei migliori baci dappertutto.
Scrive il lettore Giovanni De Pascalis (il Ferdinand von Zeppelin della Genova-Ventimiglia): Cremlino... Royal Club... Heathrow... Anglo-franco-libanese... Martini dry... CO2... ennesimo Martini...
Risponde Miss Welby: De Pascalis, oltre ad esagerare coi Martini, lei si fa di troppo elio.
Scrive la lettrice Orietta Callegari da Genova: in fondo alla china / poliedri con la rima, mentre con fatica / risalgo la salita, col sorriso sornione / un bel gatto mammone, nel porgermi un fiore / mi trafigge il cuore!, tranquilla e frantumata / con la radice quadrata!
Risponde Miss Welby: Gentile Nonnetta, deduco che De Pascalis e' gia' tornato a Genova da Ventimiglia. Non abusi, alla sua eta'.
Scrive il lettore Andrea Turko da Ravenna: Sono un travestito di Ravenna. Sono stato sposato per diversi anni ma non sono mai riuscito a interessare mia moglie nelle mie fantasie. Mi ha lasciato per un tale che lo fa nel modo che preferisce. Uno che non fosse in frock di Donna Karan o calze di Dior e bluse di seta. Qualcuno che non spendesse soldi in soffici stivali al ginocchio, gonne di satin o tacchi a spillo assassini. Il mio guardaroba di abiti e lingerie era più grande di quello di mia moglie. Tutto iniziò col guardare dei film e quello che più mi eccitava era la vista di tutti quei cazzi duri e immaginare fossi io la tipa scopata. Io ero quella che succhiava, e il meglio di tutto era succhiare e farmi fottere insieme.
Risponde Miss Welby: Rispetto a quest'ultima propensione le consiglio di continuare a praticarla felicemente.
Scrive il lettore Angeli Ennio da Enna: Stimata Miss Welby, anni fa lei mi diede dell'ignorante e oggi le scrivo per esprimerle la mia gratitudine. Da quel giorno ho studiato e sono diventato intelligente. Ho perfino scritto un libro e adesso sto imparando un'altra lingua per tradurlo io stesso ed avere cosi' piu' probabilita' di pubblicarlo. Eternamente gratole, suo Angeli Ennio.
Risponde Miss Welby: "Eternamente gratole" lo scriva a suo zio Vasto Cazzaro. Complimenti però, se continua cosi' potrebbe perfino arrivare a smettere di confondere i suoi stessi nome e cognome.
Scrive il lettore Marco Mario Suttora (lo Hugh Grant di Pittsburgh): Salutami Emily Mortimer, chissa' se si ricorda di me...
Risponde Miss Welby: Dr Suttora, non cerchi di millantare amicizie femminili nell'alta societa' parigina, quando perfino nell'andare a New York il massimo di erotico che lei riesce a frequentare e' il nunzio apostolico vaticano. Un consiglio: dimentichi le donne e si dia all'ippica, anzi al wrestling.
Scrive la lettrice Emily Mortimer: Amatissima Miss Welby, nel confermarti di non avere mai conosciuto il summenzionato scribacchino, volevo chiederti come mai in questo blog britannico si parla piu' di Parigi che di Londra.
Risponde Miss Welby: Adorabile lettrice, stamattina sono uscita presto dall'Hotel Marigny per andare a prendere i giornali, dimenticando che di domenica non escono ne' Le Monde ne' Liberation e tutto quel che ho trovato alla Gare Saint-Lazare e' stato il Sunday Times, che sono andata a leggere al Cafe' de l'Olympia consumando la loro specialita' - english breakfast - circondato da soli anglofoni agli altri tavoli. Rientrata a Londra da 12 ore, tra le centinaia di idiomi locali non ho ancora sentito parlare inglese, una lingua evidentemente in via di estinzione in Gran bretagna. Nella speranza di avere cosi' risposto alla sua gentile curiosita', come di consueto voglia gradire i miei migliori baci dappertutto.
Scrive il lettore Giovanni De Pascalis (il Ferdinand von Zeppelin della Genova-Ventimiglia): Cremlino... Royal Club... Heathrow... Anglo-franco-libanese... Martini dry... CO2... ennesimo Martini...
Risponde Miss Welby: De Pascalis, oltre ad esagerare coi Martini, lei si fa di troppo elio.
Scrive la lettrice Orietta Callegari da Genova: in fondo alla china / poliedri con la rima, mentre con fatica / risalgo la salita, col sorriso sornione / un bel gatto mammone, nel porgermi un fiore / mi trafigge il cuore!, tranquilla e frantumata / con la radice quadrata!
Risponde Miss Welby: Gentile Nonnetta, deduco che De Pascalis e' gia' tornato a Genova da Ventimiglia. Non abusi, alla sua eta'.
Scrive il lettore Andrea Turko da Ravenna: Sono un travestito di Ravenna. Sono stato sposato per diversi anni ma non sono mai riuscito a interessare mia moglie nelle mie fantasie. Mi ha lasciato per un tale che lo fa nel modo che preferisce. Uno che non fosse in frock di Donna Karan o calze di Dior e bluse di seta. Qualcuno che non spendesse soldi in soffici stivali al ginocchio, gonne di satin o tacchi a spillo assassini. Il mio guardaroba di abiti e lingerie era più grande di quello di mia moglie. Tutto iniziò col guardare dei film e quello che più mi eccitava era la vista di tutti quei cazzi duri e immaginare fossi io la tipa scopata. Io ero quella che succhiava, e il meglio di tutto era succhiare e farmi fottere insieme.
Risponde Miss Welby: Rispetto a quest'ultima propensione le consiglio di continuare a praticarla felicemente.
Scrive il lettore Angeli Ennio da Enna: Stimata Miss Welby, anni fa lei mi diede dell'ignorante e oggi le scrivo per esprimerle la mia gratitudine. Da quel giorno ho studiato e sono diventato intelligente. Ho perfino scritto un libro e adesso sto imparando un'altra lingua per tradurlo io stesso ed avere cosi' piu' probabilita' di pubblicarlo. Eternamente gratole, suo Angeli Ennio.
Risponde Miss Welby: "Eternamente gratole" lo scriva a suo zio Vasto Cazzaro. Complimenti però, se continua cosi' potrebbe perfino arrivare a smettere di confondere i suoi stessi nome e cognome.
Un sorriso lungo un anno. il sito http://www.comicomix.com/ ha intrapreso una iniziativa per sostenere la lotta al neuroblastoma, una grave malattia infantile, consistente in una catena di Sant'Antonio (o, con un termine più laicamente evoluzionista, un meme di Dawkins), del quale sono stata fatta vittima da parte del Riformista alchemico, a sua volta bersagliato dall'irsuto erotomane Luca Barbatin che ne sarebbe stato contagiato da Vulvia.
la catena consiste nell'elencare 6 cose che fanno sorridere, appioppare il meme ad altri 6 malcapitati e comunicare il proprio post ai contagiatori originali. per evitare la figuraccia della crudele indifferente devo pertanto sottopormi a questa angheria per beneficenza, ma non prima di precisare la mia posizione generale sui bambini sani, che non amo: i bambini sani sono chiassosissimi, spesso sporchi di cacca, talvolta pidocchiosi e la gran parte dei più piccoli sono analfabeti, per tacer del fatto che l'esistenza di bambini è la ragione principale per cui le nostre strade sono piene di pedofili. e con l'estinguersi dei comunisti, che se ne nutrivano, i bambini sono il gruppo che registra il più alto tasso di crescita demografica: la quasi totalità dei neonati è costituita da minorenni, moltissimi dei quali asiatici che crescendo diverranno maniacali urlatori di cellulare nei nostri scompartimenti - "I AM ON THE TRAIN!" - e a scanso di equivoci non mi si accusi di razzismo: lo stesso fenomeno si riscontra anche in ex bambini bianchissimi, deprecabilmente polacchi.
1. ciò doverosamente premesso, veniamo alle 6 cose che mi hanno fatto sorridere oggi: per prima cosa al risveglio, il tempo atmosferico della primavera britannica col cielo sereno e una gradevole brezza levantina che allontana il chiasso di Heathrow dal lurido tugurio di Londradical, temperatura mite (quasi caldo) proprio oggi che riparto dopo due settimane di prevalente pioggia. ho messo un vestitino leggero sulle gambe finalmente nude e sono uscita presto per godermi le ultime ore londinesi. sulla via della stazione ho fatto sosta al negozietto dove ieri sera ho giocato al lotto i miei soliti numeri e proprio stavolta ho azzeccato un montepremi da 3 milioni di paundi! (quattro in euri). purtroppo ieri sera avevo dimenticato di ritirare la schedina, che ho compilato per prima cosa e lasciato alla cassa intanto che facevo la spesa per poi pagare tutto insieme, e stamattina ho trovato la serranda abbassata col cartello "CHIUSO PER VINCITA AL LOTTO. TORNIAMO IN INDIA E IN POLONIA. INGLESI D'IMMERDA VAFFANCULO". questo mi ha temporaneamente spento il sorriso, ma pazienza - mi sono detta trotterellando sui sandaletti sexy con dietro Londradical a portarmi il bagaglio imprecando volgari ingiurie xenofobe - sono cose che càpitano e bisogna saperle prendere con filosofia.
2. arrivata a Waterloo avevo ore da perdere e invece di infilarmi nel tubo ho voluto passeggiare tranquillamente fino a St Pancras, sempre con dietro Londradical caricato come un cammello e scatarrante bestemmie come un lama (andino, non hymalaiano). c'era bassa marea e ho preso un po' di sole sulla banchina meridionale. è stato da qui in poi, oltre il notorio ponte di Blackfriars, che il secondo sorriso della giornata mi è stato regalato dai nuovi mendicanti della City: sono oltre quattromila nuovi poveri ragionieri senzatetto che fino a ieri guadagnavano oltre centomila sterline con le loro fantasiose speculazioni finanziarie che hanno messo in ginocchio l'economia mondiale, e ora i poveracci si ritrovano senza più le tenute di campagna, le Bentley e i cavalli, le mogli e le/gli amanti. a uno di questi mendicanti ho mentito "scusa, sono disoccupata, ma se vuoi ti elemosino una sigaretta". grato, mi ha sorriso, e l'ho ricambiato col mio secondo della giornata.
3. il sorriso mi si è di nuovo temporaneamente adombrato a St Pancras dove ho appreso che il mio Eurostar sarebbe partito con ore di ritardo per il mancato arrivo del treno da Parigi causa il fatto che un tale Bandinelli si sarebbe steso sui binari sotto il tunnel per manifestare il suo isterico odio verso questo mezzo di trasporto. ma per fortuna a St Pancras c'è lo champagne-bar più lungo del mondo e nell'attesa hanno trattato i passeggeri con un calice in omaggio, col quale ho salutato sorridendo l'esausto Londradical, che non ne poteva più di portarmi il bagaglio per sole tre miglia (circa 5 km) e francamente non ne potevo più neanch'io dopo quasi due settimane con lui: io lo amo tanto ma sono ancora molto giovane e mi sembra naturale il mio desiderio di sperimentare alternandolo ad altri cazzi. lui di tanta franchezza c'è rimasto male e questo mi ha un pochino rattristata mentre appisolata sotto il chunnel ripercorrevo questi giorni col mio amore culminati ieri sera quando mi ha offerto a sorpresa lo straordinario concerto londinese di Celine Dion.
4. il sorriso mi si è prontamente ristampato sul viso quando, risvegliatami stasera alla Gare du Nord, nel salire sull'autobus 27 per quella di St Lazare uno splendido ragazzo alto e muscoloso si è offerto di aiutarmi col pesantissimo bagaglio. non ho potuto fare a meno di ricambiarlo invitandolo a casa per un tè e per avere del sesso occasionale. lui è uno strano miscuglio belga-russo-arabo e, mi dispiace renderlo pubblico, ce l'ha molto più grosso di Londradical. d'altra parte però non è altrettanto circonciso e questo incrementa il rischio di malattie sessuali, considerato che irresponsabilmente presi dalla passione non abbiamo usato il preservativo, la preoccupazione per le possibili conseguenze togliermi temporaneamente il sorriso mentre fumo la classica post-sigaretta qui sul balcone di rue de l'Arcade.
5. ma proprio il balcone mi regala il quinto sorriso della giornata: un ragazzo polacco su una Golf ha rubato il cellulare a un passante indiano (Londra o Parigi, tutto il mondo è paese) e si è dato alla fuga sgommando ma è rimasto incastrato nel traffico proprio qui sotto. il grosso delinquente indiano l'ha pertanto potuto raggiungere, estratto dalla Golf di cui ha gettato le chiavi nel tombino e picchiato a sangue mentre col cellulare rubato il ladro chiedeva soccorso alla polizia. interviene una pattuglia ma anche la comunità degli idraulici polacchi che provvista degli attrezzi del mestiere picchia a sangue i due poliziotti, che tuttavia fanno in tempo ad allertare altre due pattuglie, però nel frattempo per qualche ragione misteriosa si sente coinvolta la comunità islamica che scende in massa con numerose taniche di benzina (poi c'è poco da meravigliarsi per il prezzo del petrolio) per incendiare la Golf del polacco e qualunque altra Golf, qualunque altro indiano o polacco, qualunque altro cellulare (telefono o furgone della polizia), nonché naturalmente una bandiera di Israele. risultato: Parigi è in fiamme, il che mi ha temporaneamente rovinato il quinto sorriso.
6. ma fa presto a ritornarmi: il sesto ed ultimo sorriso di questa giornata di viaggio vagamente intensa è quello col quale mi addormento pensando ai sei disgraziati cui rifilare questo meme: prima di tutto lo rispedisco ai mittenti, così imparano a non tediarmi: i già citati Riformista, Vulvia, e l'orripilante Barbatin. ma anche quella deprecabile esperantista di mia lontana bis-cugina Romilda Reveno, cui queste catene di St Antonio danno particolarmente fastidio, e il redattore di Rr noto col nome d'arte di "Palazzolo" sotto il quale si cela il giornalista Marco Suttora (al quale verrebbe l'itterizia piuttosto di doversi sottoporre a questo esercizio) a sua volta oggetto delle incessanti e morbose attenzioni dello sciagurato Barbatin, il quale nomina tra le altre incolpevoli sue vittime anche la Piattaforma di Valeria Manieri, per cui infiliamoci anche lei...
7. non è previsto alcun punto 7 in questo post: perché 6 ancora qui?
la catena consiste nell'elencare 6 cose che fanno sorridere, appioppare il meme ad altri 6 malcapitati e comunicare il proprio post ai contagiatori originali. per evitare la figuraccia della crudele indifferente devo pertanto sottopormi a questa angheria per beneficenza, ma non prima di precisare la mia posizione generale sui bambini sani, che non amo: i bambini sani sono chiassosissimi, spesso sporchi di cacca, talvolta pidocchiosi e la gran parte dei più piccoli sono analfabeti, per tacer del fatto che l'esistenza di bambini è la ragione principale per cui le nostre strade sono piene di pedofili. e con l'estinguersi dei comunisti, che se ne nutrivano, i bambini sono il gruppo che registra il più alto tasso di crescita demografica: la quasi totalità dei neonati è costituita da minorenni, moltissimi dei quali asiatici che crescendo diverranno maniacali urlatori di cellulare nei nostri scompartimenti - "I AM ON THE TRAIN!" - e a scanso di equivoci non mi si accusi di razzismo: lo stesso fenomeno si riscontra anche in ex bambini bianchissimi, deprecabilmente polacchi.
1. ciò doverosamente premesso, veniamo alle 6 cose che mi hanno fatto sorridere oggi: per prima cosa al risveglio, il tempo atmosferico della primavera britannica col cielo sereno e una gradevole brezza levantina che allontana il chiasso di Heathrow dal lurido tugurio di Londradical, temperatura mite (quasi caldo) proprio oggi che riparto dopo due settimane di prevalente pioggia. ho messo un vestitino leggero sulle gambe finalmente nude e sono uscita presto per godermi le ultime ore londinesi. sulla via della stazione ho fatto sosta al negozietto dove ieri sera ho giocato al lotto i miei soliti numeri e proprio stavolta ho azzeccato un montepremi da 3 milioni di paundi! (quattro in euri). purtroppo ieri sera avevo dimenticato di ritirare la schedina, che ho compilato per prima cosa e lasciato alla cassa intanto che facevo la spesa per poi pagare tutto insieme, e stamattina ho trovato la serranda abbassata col cartello "CHIUSO PER VINCITA AL LOTTO. TORNIAMO IN INDIA E IN POLONIA. INGLESI D'IMMERDA VAFFANCULO". questo mi ha temporaneamente spento il sorriso, ma pazienza - mi sono detta trotterellando sui sandaletti sexy con dietro Londradical a portarmi il bagaglio imprecando volgari ingiurie xenofobe - sono cose che càpitano e bisogna saperle prendere con filosofia.
2. arrivata a Waterloo avevo ore da perdere e invece di infilarmi nel tubo ho voluto passeggiare tranquillamente fino a St Pancras, sempre con dietro Londradical caricato come un cammello e scatarrante bestemmie come un lama (andino, non hymalaiano). c'era bassa marea e ho preso un po' di sole sulla banchina meridionale. è stato da qui in poi, oltre il notorio ponte di Blackfriars, che il secondo sorriso della giornata mi è stato regalato dai nuovi mendicanti della City: sono oltre quattromila nuovi poveri ragionieri senzatetto che fino a ieri guadagnavano oltre centomila sterline con le loro fantasiose speculazioni finanziarie che hanno messo in ginocchio l'economia mondiale, e ora i poveracci si ritrovano senza più le tenute di campagna, le Bentley e i cavalli, le mogli e le/gli amanti. a uno di questi mendicanti ho mentito "scusa, sono disoccupata, ma se vuoi ti elemosino una sigaretta". grato, mi ha sorriso, e l'ho ricambiato col mio secondo della giornata.
3. il sorriso mi si è di nuovo temporaneamente adombrato a St Pancras dove ho appreso che il mio Eurostar sarebbe partito con ore di ritardo per il mancato arrivo del treno da Parigi causa il fatto che un tale Bandinelli si sarebbe steso sui binari sotto il tunnel per manifestare il suo isterico odio verso questo mezzo di trasporto. ma per fortuna a St Pancras c'è lo champagne-bar più lungo del mondo e nell'attesa hanno trattato i passeggeri con un calice in omaggio, col quale ho salutato sorridendo l'esausto Londradical, che non ne poteva più di portarmi il bagaglio per sole tre miglia (circa 5 km) e francamente non ne potevo più neanch'io dopo quasi due settimane con lui: io lo amo tanto ma sono ancora molto giovane e mi sembra naturale il mio desiderio di sperimentare alternandolo ad altri cazzi. lui di tanta franchezza c'è rimasto male e questo mi ha un pochino rattristata mentre appisolata sotto il chunnel ripercorrevo questi giorni col mio amore culminati ieri sera quando mi ha offerto a sorpresa lo straordinario concerto londinese di Celine Dion.
4. il sorriso mi si è prontamente ristampato sul viso quando, risvegliatami stasera alla Gare du Nord, nel salire sull'autobus 27 per quella di St Lazare uno splendido ragazzo alto e muscoloso si è offerto di aiutarmi col pesantissimo bagaglio. non ho potuto fare a meno di ricambiarlo invitandolo a casa per un tè e per avere del sesso occasionale. lui è uno strano miscuglio belga-russo-arabo e, mi dispiace renderlo pubblico, ce l'ha molto più grosso di Londradical. d'altra parte però non è altrettanto circonciso e questo incrementa il rischio di malattie sessuali, considerato che irresponsabilmente presi dalla passione non abbiamo usato il preservativo, la preoccupazione per le possibili conseguenze togliermi temporaneamente il sorriso mentre fumo la classica post-sigaretta qui sul balcone di rue de l'Arcade.
5. ma proprio il balcone mi regala il quinto sorriso della giornata: un ragazzo polacco su una Golf ha rubato il cellulare a un passante indiano (Londra o Parigi, tutto il mondo è paese) e si è dato alla fuga sgommando ma è rimasto incastrato nel traffico proprio qui sotto. il grosso delinquente indiano l'ha pertanto potuto raggiungere, estratto dalla Golf di cui ha gettato le chiavi nel tombino e picchiato a sangue mentre col cellulare rubato il ladro chiedeva soccorso alla polizia. interviene una pattuglia ma anche la comunità degli idraulici polacchi che provvista degli attrezzi del mestiere picchia a sangue i due poliziotti, che tuttavia fanno in tempo ad allertare altre due pattuglie, però nel frattempo per qualche ragione misteriosa si sente coinvolta la comunità islamica che scende in massa con numerose taniche di benzina (poi c'è poco da meravigliarsi per il prezzo del petrolio) per incendiare la Golf del polacco e qualunque altra Golf, qualunque altro indiano o polacco, qualunque altro cellulare (telefono o furgone della polizia), nonché naturalmente una bandiera di Israele. risultato: Parigi è in fiamme, il che mi ha temporaneamente rovinato il quinto sorriso.
6. ma fa presto a ritornarmi: il sesto ed ultimo sorriso di questa giornata di viaggio vagamente intensa è quello col quale mi addormento pensando ai sei disgraziati cui rifilare questo meme: prima di tutto lo rispedisco ai mittenti, così imparano a non tediarmi: i già citati Riformista, Vulvia, e l'orripilante Barbatin. ma anche quella deprecabile esperantista di mia lontana bis-cugina Romilda Reveno, cui queste catene di St Antonio danno particolarmente fastidio, e il redattore di Rr noto col nome d'arte di "Palazzolo" sotto il quale si cela il giornalista Marco Suttora (al quale verrebbe l'itterizia piuttosto di doversi sottoporre a questo esercizio) a sua volta oggetto delle incessanti e morbose attenzioni dello sciagurato Barbatin, il quale nomina tra le altre incolpevoli sue vittime anche la Piattaforma di Valeria Manieri, per cui infiliamoci anche lei...
7. non è previsto alcun punto 7 in questo post: perché 6 ancora qui?
Quel patetico di Londradical...
Senti Miss Welby, per due mesi non ti ho disturbata, ma adesso non ce la faccio piu'. Scusa se ti rientro nella mailbox ma altrimenti mi ammazzo. L'autoimpormi di non disturbarti e' stata una punizione dolorosissima. Certo anche il mio comportamento fu grave, ma non credi che abbia scontato la pena? Posso sperare che questa sofferenza terribile sia stata sufficiente ad averti dimostrato il dovuto rispetto, che lo sia stata come forma concreta di presentarti le mie scuse? O se due mesi non bastano - visto che la sentenza giustamente la decidi tu - puoi almeno indicarmi per quanto tempo debba ancora astenermi dall'importunarti per ritenerti "risarcita"? Almeno saperlo mi darebbe conforto. O e' un ergastolo? Se e' un ergastolo sappi che per me equivale a una condanna a morte.
Miss, io ti amo. Se fossi piu' furbo non dovrei dirtelo, perche' potrebbe irritarti. Ma non voglio fare il furbo e invece confido nella tua intelligenza. Lo so di non essere ricambiato, l'hai chiarito bene e lo accetto, beninteso a malincuore, ma lo accetto e con questi due mesi di punizione spero di averlo dimostrato. Accetto questo fatto perche' non posso che rassegnarmi, ma quello che mi e' insopportabile e' di averti persa come persona amica. Allora lascia che ti dica che ti amo, e magari scrolla le spalle o fatti una risata, ma ti prego, Miss, ti supplico, permettimi di tornare a scriverti e telefonarti ogni tanto altrimenti minaccio il suicidio. Mi chiedo se suona come un ricatto morale? Forse si', devo riconoscere, ma dal mio punto di vista - col senso di colpa per quegli eventi a sommarsi alla mia malattia - e' davvero una questione di vita o di morte.
Fallo per pieta' e dimmelo pure, non mi offendo. E' patetico, molto poco dignitoso, ma non sto pretendendo che tu mi faccia l'infermiera: fisicamente ti lascero' in pace, non verro' piu' a Parigi, ti prego di credermi, converrai che lo sto dimostrando. Vorrei soltanto poter gioire di rivederti nella mailbox e, se non e' chiedere troppo, anche sentire nuovamente la tua cosi' bella voce. Ciao Miss, non fu per "disperazione" che ti desiderai, ne' fosti scelta a caso come amica piu' speciale
Senti Miss Welby, per due mesi non ti ho disturbata, ma adesso non ce la faccio piu'. Scusa se ti rientro nella mailbox ma altrimenti mi ammazzo. L'autoimpormi di non disturbarti e' stata una punizione dolorosissima. Certo anche il mio comportamento fu grave, ma non credi che abbia scontato la pena? Posso sperare che questa sofferenza terribile sia stata sufficiente ad averti dimostrato il dovuto rispetto, che lo sia stata come forma concreta di presentarti le mie scuse? O se due mesi non bastano - visto che la sentenza giustamente la decidi tu - puoi almeno indicarmi per quanto tempo debba ancora astenermi dall'importunarti per ritenerti "risarcita"? Almeno saperlo mi darebbe conforto. O e' un ergastolo? Se e' un ergastolo sappi che per me equivale a una condanna a morte.
Miss, io ti amo. Se fossi piu' furbo non dovrei dirtelo, perche' potrebbe irritarti. Ma non voglio fare il furbo e invece confido nella tua intelligenza. Lo so di non essere ricambiato, l'hai chiarito bene e lo accetto, beninteso a malincuore, ma lo accetto e con questi due mesi di punizione spero di averlo dimostrato. Accetto questo fatto perche' non posso che rassegnarmi, ma quello che mi e' insopportabile e' di averti persa come persona amica. Allora lascia che ti dica che ti amo, e magari scrolla le spalle o fatti una risata, ma ti prego, Miss, ti supplico, permettimi di tornare a scriverti e telefonarti ogni tanto altrimenti minaccio il suicidio. Mi chiedo se suona come un ricatto morale? Forse si', devo riconoscere, ma dal mio punto di vista - col senso di colpa per quegli eventi a sommarsi alla mia malattia - e' davvero una questione di vita o di morte.
Fallo per pieta' e dimmelo pure, non mi offendo. E' patetico, molto poco dignitoso, ma non sto pretendendo che tu mi faccia l'infermiera: fisicamente ti lascero' in pace, non verro' piu' a Parigi, ti prego di credermi, converrai che lo sto dimostrando. Vorrei soltanto poter gioire di rivederti nella mailbox e, se non e' chiedere troppo, anche sentire nuovamente la tua cosi' bella voce. Ciao Miss, non fu per "disperazione" che ti desiderai, ne' fosti scelta a caso come amica piu' speciale
Ciao "Cappato", non era il caso che mi rimandassi il buono della Virgin, te l'avevo lasciato perche' lo usassi, io non ne avro' l'occasione.
Mi scrivi che speri mi rimanga di noi anche il ricordo dei momenti belli; posso dirti che potrebbero esserci ricordi di momenti simpatici, ma che oggi mi appaiono inevitabilmente appannati. Mi rendo conto di aver accettato con troppa leggerezza le tue attenzioni, di aver scambiato tante, troppe e-mail e messaggi con te, senza accorgermi fino a che punto tu fraintendessi e ti creassi aspettative che hanno portato al disgraziato weekend e a tanta sofferenza.
Non continuare a nutrire queste fantasie, ma trova invece il coraggio e l'umilta' per affrontare i tuoi problemi, le tue dipendenze, da Pannella come dalla Bonino, che sono evidentemente legate anche a questa boria sentimentale. Fatti aiutare da uno specialista serio. Solo cosi' potrai avere la vita felice che meriti, basata su relazioni reali e non virtuali, facendoti apprezzare per quelle che sono le tue qualita', la tua intelligenza, simpatia, generosita' e voglia di amare.
Ti auguro di tutto cuore di riuscire a ribaltare questa situazione da incubo in qualcosa di positivo.
from: Andy Cappato
to: Miss Welby
sent: Wed 13.09.2006
subject: Questa mail non ti rattristerà
Ti devo confessare una cosa, Miss Welby. non sono sicuro di amarti veramente. e' una cosa terribile da dire e per fortuna tu non mi hai ricambiato perche' altrimenti sarebbe stata una cosa terribile da fare, sarebbe stato come prenderti in giro e ti assicuro che e' l'ultima cosa che vorrei. il fatto e' che non sono neanche sicuro di non amarti. rileggo cosa ti ho scritto tre settimane fa: non a caso avrai notato che era un lunedi' e avrai sicuramente immaginato cos'era successo in uno di "quei" fine settimana.
e' questo che non so spiegarmi, che mi confonde: se si dice "in vino veritas" per dire che sblocca le inibizioni per lasciare emergere la verita', e tanto piu' bevo pensandoti provo questo sentimento crescere e il desiderio di esternarlo, mi sento proprio trasportato idealmente verso di te, innamoratissimo come non mai... beninteso quando ti penso da sobrio, come ora per esempio, provo comunque grande affetto e forte attrazione, pero' non so, non sono sicuro sia l'"Amore". e se addirittura quando diventa una tossicodipendenza, come nel mio caso, il vero "se stesso" dei due diventa quello nello stato di alterazione quasi permanente mentre quello che prima era "normale" diventa un altro di cattivo umore a causa dell'astinenza... insomma questo significherebbe che ti amerei, ti amo.
sono molto confuso, e guarda che non te ne scrivo in cerca di risposte o di conforto che so non otterrei, ma solo perche' nel metro' dopo la visita al Marais ti promisi che sarei onesto con te, e l'intenzione e' sempre stata quella. ecco, se penso a quel momento quando mi chiedesti se sarei stato onesto con te, fu proprio uno di quei momenti in cui provai un amore immenso per te, ed ero sobrio! come lo ero in altro di quei momenti, la domenica mattina alla stazione di Brussels, quando mi hai chiesto un bacio - fumando, mannaggia pure a te! :) - e adesso ogni volta che vado in stazione e' una pugnalata al cuore che mi stramaledisco per l'imbecillita'...
oh, pero' davvero che stronzo: il titolo dice che non ti avrei rattristata! vala' che sono relativamente di buon umore e (un po' presuntuosamente) ottimista che col tempo saro' mezzo perdonato e sara' possibile riprendere rapporti di amicizia "normali". e poi se mi vedessi in questo momento ti sbellicheresti dalle risate: mi sono completamente pelato la crapa!!! ti assicuro che rideresti cosi' tanto da innamorarti di me! ;)
PS: ti ho spedito per posta convenzionale il rimborso della Virgin
Mi scrivi che speri mi rimanga di noi anche il ricordo dei momenti belli; posso dirti che potrebbero esserci ricordi di momenti simpatici, ma che oggi mi appaiono inevitabilmente appannati. Mi rendo conto di aver accettato con troppa leggerezza le tue attenzioni, di aver scambiato tante, troppe e-mail e messaggi con te, senza accorgermi fino a che punto tu fraintendessi e ti creassi aspettative che hanno portato al disgraziato weekend e a tanta sofferenza.
Non continuare a nutrire queste fantasie, ma trova invece il coraggio e l'umilta' per affrontare i tuoi problemi, le tue dipendenze, da Pannella come dalla Bonino, che sono evidentemente legate anche a questa boria sentimentale. Fatti aiutare da uno specialista serio. Solo cosi' potrai avere la vita felice che meriti, basata su relazioni reali e non virtuali, facendoti apprezzare per quelle che sono le tue qualita', la tua intelligenza, simpatia, generosita' e voglia di amare.
Ti auguro di tutto cuore di riuscire a ribaltare questa situazione da incubo in qualcosa di positivo.
from: Andy Cappato
to: Miss Welby
sent: Wed 13.09.2006
subject: Questa mail non ti rattristerà
Ti devo confessare una cosa, Miss Welby. non sono sicuro di amarti veramente. e' una cosa terribile da dire e per fortuna tu non mi hai ricambiato perche' altrimenti sarebbe stata una cosa terribile da fare, sarebbe stato come prenderti in giro e ti assicuro che e' l'ultima cosa che vorrei. il fatto e' che non sono neanche sicuro di non amarti. rileggo cosa ti ho scritto tre settimane fa: non a caso avrai notato che era un lunedi' e avrai sicuramente immaginato cos'era successo in uno di "quei" fine settimana.
e' questo che non so spiegarmi, che mi confonde: se si dice "in vino veritas" per dire che sblocca le inibizioni per lasciare emergere la verita', e tanto piu' bevo pensandoti provo questo sentimento crescere e il desiderio di esternarlo, mi sento proprio trasportato idealmente verso di te, innamoratissimo come non mai... beninteso quando ti penso da sobrio, come ora per esempio, provo comunque grande affetto e forte attrazione, pero' non so, non sono sicuro sia l'"Amore". e se addirittura quando diventa una tossicodipendenza, come nel mio caso, il vero "se stesso" dei due diventa quello nello stato di alterazione quasi permanente mentre quello che prima era "normale" diventa un altro di cattivo umore a causa dell'astinenza... insomma questo significherebbe che ti amerei, ti amo.
sono molto confuso, e guarda che non te ne scrivo in cerca di risposte o di conforto che so non otterrei, ma solo perche' nel metro' dopo la visita al Marais ti promisi che sarei onesto con te, e l'intenzione e' sempre stata quella. ecco, se penso a quel momento quando mi chiedesti se sarei stato onesto con te, fu proprio uno di quei momenti in cui provai un amore immenso per te, ed ero sobrio! come lo ero in altro di quei momenti, la domenica mattina alla stazione di Brussels, quando mi hai chiesto un bacio - fumando, mannaggia pure a te! :) - e adesso ogni volta che vado in stazione e' una pugnalata al cuore che mi stramaledisco per l'imbecillita'...
oh, pero' davvero che stronzo: il titolo dice che non ti avrei rattristata! vala' che sono relativamente di buon umore e (un po' presuntuosamente) ottimista che col tempo saro' mezzo perdonato e sara' possibile riprendere rapporti di amicizia "normali". e poi se mi vedessi in questo momento ti sbellicheresti dalle risate: mi sono completamente pelato la crapa!!! ti assicuro che rideresti cosi' tanto da innamorarti di me! ;)
PS: ti ho spedito per posta convenzionale il rimborso della Virgin
Corrispondenze. Scrive da Parigi la lettrice Miss Welby: Amatissimo Londradical, puoi abusare delle e-mail? Oppure è meglio che tu ne faccia un uso morigerato? Da noi l'anno scorso hanno distribuito un opuscolo per ricordarci che tutto il materiale che abbiamo a disposizione (computer, internet, telefoni etc) sono strumenti per lavorare, ma che avrebbero tollerato un uso privato moderato, in modo da non frustrare la nostra socievolezza (!) (Giuro, diceva più o meno così il testo!) Devo cercare di concentrarmi sul lavoro. Oggi non ho fatto molto (eufemismo), ma mi sono lasciata prendere da e-mail, internet, colleghi di lavoro... E poi, amatissimo Londradical, ti avevo già avvertito in una lettera precedente e dopo quest'ultima tua irragionevole proposta di matrimonio mi sento in dovere di puntualizzare alcune cose importanti sulla nostra presunta relazione. Ne ho fin sopra i capelli [à la Monica di Friends nelle puntate alle Barbados, NdL] (Vabbè, questo non occorreva precisarlo, stronzo, MW) di queste melensaggini amorose da tenerucci adolescenti inquieti, che ormai hanno del grottesco. For god's sake, sono una giovane donna in piena salute e quello che voglio da te - come del resto sospetto si aspettino anche gli altri tuoi stimati lettori -, non è niente di più che una amicizia turistico-sessuale e semplicemente godere, godere e godere. Senza legami né stucchevoli sentimentalismi. Invece devo constatare con rammarico un eccesso di amorevoli attenzioni da parte tua e ciò non soltanto mi preoccupa ma mi inorridisce. Secondo il tuo Pannellone, infatti, l'amore consisterebbe principalmente nell'attenzione per i particolari nei confronti del partner.
ATTENZIONE! COMUNICAZIONE DI MARCO PANNELLA: Interrompiamo la lettera di Miss Welby per un Intervento di Marco Pannella in persona da Radio radicale: Sì, vabbè, ne ho dette tante: ti ricordi, Massimo, di Romolo Murri? Ora vorrei dire che nel presente il suo pensiero in proposito acquisisce uno straordinario significato particolare in termini di...
ATTENZIONE! COMUNICAZIONE DI MASSIMO BORDIN: Interrompiamo nientepopodimenoché Marco Pannella perché abbiamo in linea Mauro Suttora da Manhattan!
Scrive il lettore Mauro Suttora da Manhattan: No! Basta, Marco!, di Romolo Murri non se ne può più!
Scrive ancora la lettrice parigina Miss Welby: Amatissimo Londradical, volevo chiederti: ma chi è 'sto Romolo Murri?, è uno da consigliare far votare in Italia alla mia amata sorellina appena diciottenne? e ancora: potrei crudelmente ricominciare il discorso che stavo facendo per puro sadismo nei tuoi confronti e che hai polemicamente voluto interromperrere tirando in ballo questi personaggi importanti
Risponde Londradical: Amore mio, er... forse questo non è il migliore esordio, ricominciamo. Bisponde Londradical: Gentile ninfomane... ahehm, forse anche così non va bene... non passiamo da un estremo all'altro e tricominciamo [ogni riferimento alla tua infelice situazione iper-tricologica è puramente casuale, NdL] (ma sei proprio stronzo a inventarti 'ste parentesi, VdM). Trisponde dunque Londradical e speriamo che sia la volta buona: Adorabile lettrice, francamente non saprei come Suttora possa avere trovato il modo di re-introdursi nel blog. Quanto a Pannella e Bordin, ti ribalto la domanda: francamente, cosa ci posso fare se sono fatti così? Capisco che mi ami alla follia, ma i miei super-poteri sono limitati
ATTENZIONE! COMUNICAZIONE ULTRATERRESTRE DI PIERO WELBY. Adorata finta nipotina, ti richiamo a recuperare uno stile di scrittura più originale, invece di riciclare roba vecchia, per questo blog intitolato abusivamente in mio nome
ATTENZIONE! COMUNICAZIONE DI MARCO PANNELLA: Interrompiamo la lettera di Miss Welby per un Intervento di Marco Pannella in persona da Radio radicale: Sì, vabbè, ne ho dette tante: ti ricordi, Massimo, di Romolo Murri? Ora vorrei dire che nel presente il suo pensiero in proposito acquisisce uno straordinario significato particolare in termini di...
ATTENZIONE! COMUNICAZIONE DI MASSIMO BORDIN: Interrompiamo nientepopodimenoché Marco Pannella perché abbiamo in linea Mauro Suttora da Manhattan!
Scrive il lettore Mauro Suttora da Manhattan: No! Basta, Marco!, di Romolo Murri non se ne può più!
Scrive ancora la lettrice parigina Miss Welby: Amatissimo Londradical, volevo chiederti: ma chi è 'sto Romolo Murri?, è uno da consigliare far votare in Italia alla mia amata sorellina appena diciottenne? e ancora: potrei crudelmente ricominciare il discorso che stavo facendo per puro sadismo nei tuoi confronti e che hai polemicamente voluto interromperrere tirando in ballo questi personaggi importanti
Risponde Londradical: Amore mio, er... forse questo non è il migliore esordio, ricominciamo. Bisponde Londradical: Gentile ninfomane... ahehm, forse anche così non va bene... non passiamo da un estremo all'altro e tricominciamo [ogni riferimento alla tua infelice situazione iper-tricologica è puramente casuale, NdL] (ma sei proprio stronzo a inventarti 'ste parentesi, VdM). Trisponde dunque Londradical e speriamo che sia la volta buona: Adorabile lettrice, francamente non saprei come Suttora possa avere trovato il modo di re-introdursi nel blog. Quanto a Pannella e Bordin, ti ribalto la domanda: francamente, cosa ci posso fare se sono fatti così? Capisco che mi ami alla follia, ma i miei super-poteri sono limitati
ATTENZIONE! COMUNICAZIONE ULTRATERRESTRE DI PIERO WELBY. Adorata finta nipotina, ti richiamo a recuperare uno stile di scrittura più originale, invece di riciclare roba vecchia, per questo blog intitolato abusivamente in mio nome
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