Avevo un po' di nostalgia nel lasciare la bulgaria,

le sue strade disastrate che dominavo a cento miglia e due multe all'ora, fare l'alba a varna sul mare e il giorno stesso il tramonto a sofia tra i monti, il viaggiare tranquilli in un giorno d'estate tra le colline della dobrugia coi finestrini aperti e lo stereo al massimo, o il viaggiare agitati per portare in macedonia bonino o dupuis in una notte tempestosa d'inverno (finestrini chiusi...);

e i simpaticissimi funzionari burocratici ancora cosi' straordinariamente comunisti, incomparabili nell'arte di spiegarti che per avere il permesso X devi fare prima il documento Y, per ottenere il quale e' pero' necessaria la lettera Z, che viene rilasciata esibendo proprio il permesso X oggetto della richiesta...; fantastico...

e che nostalgia per le ragazze bulgare, le quattro o cinque tanie (si chiamano quasi tutte cosi') che ho penetrato in questi 3 anni, e le altre dieci o quindici per le quali non ho fatto in tempo ed e' ormai troppo tardi... come faro'?
tipica domanda da europeo, ma io adesso sono quasi americano.

le amanti di busda sono innumerevoli, cosi' tante che per gestirle ha chiesto il mio aiuto perche' ne aveva fin sopra i capelli, cosi' sono accorso a dargli una mano (evitare i commenti sarcastici sulla mano, busda ne dispone in quantita' sufficiente per mafturbarfi)...

busdachin e' stato molto gentile. e' venuto a prendermi personalmente a newark con la sua limousine cadillac (per risparmiare: usare l'elicottero del partito costa di piu'), e per stanotte mi ha alloggiato in una decorosa suite del plaza;

per prima cosa mi ha portato in sede, che e' situata al 101-esimo piano dell'empire state building a 400 metri d'altezza; gli ho spiegato che per oggi ne avevo abbastanza di stare per aria e vorrei tornare con i piedi per terra al livello del mare... comunque la sede e' carina, a parte il fatto che c'e' un solo computer, quello di busda, che non funziona e non lo sa usare nemmeno lui; pero' ci sono quindici segretarie bionde in minigonna e tacchi alti che rendono gradevole la giornata lavorativa;

poi busda mi ha invitato a cena a casa sua, una palazzina in stile liberty edificata appositamente per lui nel bel mezzo di central park (perche', busda docet, stare sulla west-side fa troppo yuppie e stare sulla east-side fa troppo snob); ad ogni modo il suo appartamentino di soli 5.000 metri quadrati non e' un granche': a parte i bagni con rubinetteria in platino e diamanti, il resto si limita ai soliti gadget tipo telefono satellitare, robot-schiavo, e cosi' via con queste cacate elettroniche e altre puttanate che in europa avevamo gia' inventato da secoli...

comunque mi ci troverei abbastanza bene se non fosse per il fatto che busda, come condizione per ospitarmi, oltre alla meta' delle spese vorrebbe anche che io mi assumessi il compito di andare al supermarket e preparargli da mangiare qualcosa di italiano quando invita le sue amanti, anche se poi non conclude mai niente perche' si sa' che marino e' omosessuale...;

il giorno seguente ho fatto la prima cosa che si dovrebbe fare in america: jogging throughout central park; ho provato a inseguire cindy lauper col modulo di iscrizione in mano, ma dopo 40 metri ero gia' sfiancato e lei mi aveva seminato, quindi mi ha raggiunto bruce springsteen che mi ha tirato un cazzotto memorabile (pare che gli piaccia cindy lauper: scoop per agora'!); allora ho rinunciato e ho capito che a NYC l'unico sport praticabile per me e' la gestione del forno a microonde, o al massimo il golf se ti piace l'aria aperta;

la verita' e' che non ho il fisico per inseguire i vip in central park, sono stato concepito per pedinare in motorino i candidati sindaci di santa lucia di piave, al massimo;

pero' ci sono anche dei vantaggi a stare a NYC: si imparano le lingue (dal cinese allo spagnolo, tutte tranne l'inglese e l'esperanto), e si impara ad andare in skateboard e a puttane con stile, soprattutto si impara cosa vogliono dire i R.E.M. e i Talkin'Heads.
insomma si impara a stare al mondo, per quel che serve in questa valle di lacrime...

d'altra parte ho gia' conquistato gli sconvoltoni di central park: chi altro sarebbe capace di rollare bene una canna con un filtrino fatto come si deve a tre pieghe, se non un bravo spinellatore professionista del parco sempione a milano o del colle oppio a roma ?!?
infatti queste new generation di seattle ce le immaginiamo come una ficata unica, ma in realta' sono penosi: non sanno neanche loro come si fa a suicidarsi, tant'e' vero che li dovete aiutare due o tre volte -, dovete accompagnarli alla fermata giusta se si tratta di buttarsi sotto il metro' a nyc dovete guidarli voi come se fosse una gita turistica... roba da matti!!!
la notte scorsa sognai il congresso radicale.

un vero incubo:

tu non c'eri, c'era solo il belga seduto davanti a me in ruolo totalmente passivo, senza dire niente.
marco incazzato sospendeva i lavori perche' non era disponibile la versione in tedesco del documento congressuale...

l'aglietta interveniva polemicamente per criticare il fatto che "questo partito e' ormai ridotto a boselli e pietrosanti";
cio' mi ha particolarmente irritato: non tanto il "ridotto" quanto piuttosto il "pietrosanti"...

cosi' sono uscito in cortile dove c'era un pullmann greco; a fianco della porta anteriore del pullmann c'era come un citofono con i nomi delle diverse prostitute; io ne ho suonato uno a caso ed e' uscita una dignitosa prostituta in pensione, che si e' iscritta al partito versando pero' soltanto dieci dracme...

a questo punto, per fortuna, il sole bulgaro e' sorto e mi ha svegliato dall'incubo.

qualunque ne sia il significato onirico, NON VOGLIO SAPERLO !
grando rompimiento de pelotas quotidianos de gente sin un tubo da fare che venir aqui a la sede a espliquarmes el novo "partido de gente sin partido", y tambien el camion "iveco turbostar" u el novo hebdomadarios del enesimo partido campesinos, y mucho otros seccatores... yo li guardo fixo y allucinatos sin proferir palabra, finque' finalmente se ne hacerse, mais despues yo rimango sconvoltos...

yo ne estas triste, mais yo estas stressados y yo tener necesidad de relaxarme des todos los compromisos, de otra manera yo venirme el agotamiento mervioso. par fortunas che ho aprendido de relaxarme nel fine de semana con las pelliculas cinematiques y el chili del restoranto mexicano (ecco porque yo hablo esperanol) y las bone muchachas, y aus (increible), des boni libros de estudios...

que pasa por la bulgaria: viernes magnana ho efetuados una mucho bona intervistas en colegamientos de la radio bulgarase col relay de blagoevgrad (que se escuchar tambien en macedonia orientales) y ho coltos l'occasiones por tirar mucho palates de merdas sul gobierno greco: idiotes, dementos, problema psiquiatricos, etceteras...

por finir, ecco los dos suggerimentos de la semana:
- achette chaque semaine la periodique "economist": il y a toujour des articles tres interessante;
- achette aussi des musique punk et dark: par example les "sisters of mercy" sont vivacement tres deprimente.
te salutos, y pardoname si te ho scrito esto mesagios en esperanto...
IL MAIALE PARLANTE comparve solo all'inizio del terzo millennio dopo cristo stoichkov, poco prima dell'invenzione dell'elefante volante.

dovevamo aspettarcelo - commentarono acidi gli allevatori della valle padana -, chiaro che dopo che i radicali partorirono i verdi, e questi a loro volta partorirono i maiali, anche quest'ultimi avrebbero appreso la lingua, se non altro per ragioni genetiche.

gia', la genesi dei maiali... ancora adesso non ci abbiamo fatto l'abitudine, e sempre ci suscita una certa impressione l'udire una scrofa disquisire di politica nella lingua di dante e manzoni, nel mentre ch'ella non abbia rinunciato a rotolarsi nel fango con i suoi innumerevoli porcellini.

sapevamo che ai cani "manca solo la parola", e ci dicevano che i delfini ci erano vicini, ma non ci saremmo mai aspettati che fossero proprio i maiali i primi a raggiungere il genere umano in quella che finora era ritenuta una sua esclusiva prerogativa, fondamento della sua superiorita' sulle altre specie.

eppure e' andata cosi'; beninteso, non e' che parlino molto bene, anzi blaterano un misto di esperanto e bulgaro con influssi portoghesi e un forte accento romagnolo; pero' tutto sommato parlano, ed e' questo il fatto sconvolgente di cui bisogna prendere atto e col quale bisogna onestamente fare i conti per riscrivere la nostra storia nella conquista della civilta'.
Brussels, 24 February 1994


Sir,

as announced in our previous letter regarding the international
conventions on drugs, we are organizing a seminar to investigate the
question and establish the guidelines of an international campaign to
repeal the above conventions or revise them by means of amendments.

Acknowledging the interest you have shown for the matter, we would be
pleased to count on your presence at this seminar. THE SEMINAR WILL
BE HELD IN ROME ON FRIDAY 11, SATURDAY 12 AND SUNDAY 13 MARCH.

Enclosed you will find a draft programme of the seminar as well as a
provisional list of participants.

We would be grateful, considering that the time left is rather short,
if you would inform us of your participation as soon as possible.

We shall cover travel and accommodation expenses if you so request.
However, owing to our difficult financial situation we would be
grateful if you could inquire about any special terms you might enjoy
on account of your position.

We look forward to having you with us at the seminar.

Yours faithfully,



Gianfranco Dell'Alba Olivier Dupuis
(Coordinator of the (President of
International Anti- the Radical Party's
Prohibitionist League) General Council)

P.S. For further information on your participation in the seminar,
please contact Mrs Anna Frazao and Mr Nicola Giovannini. Parti
Radical, c/o Parlement europ‚en, Rem 508 - Rue Belliard 97/113, 1047
Bruxelles, Tel. 32-2-2842579, Fax. 32-2-2303670.
Or contact Mr Michele Boselli, Radical Party, 29 Gladstone str., 1000
Sofia, Tel./Fax. 359-2-896535
Draft programme of the seminar to repeal the U.N. conventions on
drugs (updated at 22 February 1994)

Friday 11 March - from 15:30 to 19:00

A. Part one: introductory reports.

a. Emma BONINO, Radical Party Secretary: presidency and introduction;
b. Antonio ESCOHOTADO, historian, political analyst: "Drugs and
society";
c. Marco TARADASH, Euro-MP, IAL Secretary: "The failure of the
prohibitionist strategy";
d. Ethan NADELMAN: "The appearance of an alternative: evolution of
the anti-prohibitionist thought";
e. De GRIEF, procurator-general, Colombia: "the effects of
prohibition on national structures";
f. A DUTCH POLICEMAN: "Does prohibition have the means to win the war
on drugs?";
g. Gianfranco DELL'ALBA, IAL coordinator: "A proposal to revise the
U.N. Conventions".

Saturday 12 March - from 09:30 to 11:30

B. Part two. The situation at the international level: further
investigation - chairwoman: Marie-Andr‚e BERTRAND

1. Introductory reports

a. Mr GIACOMELLI, Ambassador to the U.N.: "The United Nations'
activity and the system of control envisioned by the Conventions";
b. Jean-Luc ROBERT: "The Resolution of the European Parliament";
c. A representative of the Andine Commission of Jurists: "The
situation in Latin America";
d. Giandonato CAGGIANO: "The reform of the United Nations and the
question of the international conventions on drugs".

2. Debate

Saturday 12 March - from 11:30 to 13:30

c. Part three. Italy after the referendum: round table

Saturday 12 March - from 15:00 to 19:00

D. Part four. The progress of the legislations and the situation in
the various countries. Chairman: Olivier DUPUIS

1. introductory reports
a. Marie Andr‚e BERTRAND, IAL president, Canada
b. Joao DE MENEZES FERREIRA, MP, Portugal
c. Eurico FIGUEIREDO, MP, Portugal
d. Enrique GOMEZ HURTADO, MP, Colombia
e. Petar GOSEV, MP, Macedonia
f. Elisabeth HLAVAC, MP, Austria
g. Jean-Fran‡ois HORY, Euro-MP, France
h. Gregorio LANZA, MP, Bolivia
i. Pierre LENFANT, senator, Belgium
j. Emilie LIEBERHER, public health councillor, Zrich, Switzerland
k. Elena POPTODOROVA, MP, Bulgaria
l. Heinke SALISCH, Euro-MP, Germany
m. Fernando SANCHEZ DRAGO, editorialist, Spain
n. Leon SCHWARTZENBERG, Euro-MP, France
o. Arnold TREBACH, president of the Drugs Policy Foundation, USA
p. Maurizio TURCO, secretary of CoRA, Italy
q. Lode VAN OUTRIVE, Euro-MP, Belgium
r. Marc VERWILGHEN, MP, Belgium
s. Antonio CONTARDO, IAL treasurer
t. a speaker from Britain
u. a Spanish MP
v. a Polish or Hungarian MP
w. a Russian MP

2. Debate

Sunday 13 March - from 09.30 to 12.00

Part five. Defining the guidelines of the campaign to repeal the
Conventions. Chairman: Marco PANNELLA

Sunday 13 March - 12.00 to 13.00

Part six. Conclusions by Marco PANNELLA
"...e poi, finalmente, egli imparo' a divertirsi anche in PARLAMENTO..."
[Genesi del partito transnazionale, versetto satanico, febbraio 1994]

(ma non dire niente a olivier, che se scopre che ho bevuto birra al parlamento si incazza).

e' successo che dovevo aspettare la pop per parlarle del seminario.
l'attesa era lunga, allora col mitico paramov ed il giovane karaivanov ci siamo presi tre birre e siamo andati a bercele con la ragazza del guardaroba del corridoio socialista, il posto migliore per "beccare" la pop una volta che fosse arrivata.

cosi' ho anche visto cosa si cela nelle pieghe di quel guardaroba: strane pillole, borse sospette, perfino biglietti per il concerto degli skorpions... la cosa piu' "normale" appesa dentro li' era il mio giubbetto...

il vecchio kiuranov, che ne ha viste tante nella vita, non si e' stupito piu' di tanto che fossi io a porgergli il palto', mentre con la mladenova mi sono giustificato spiegando di avere trovato un lavoro piu' serio...

intanto aiutavo diana (la simpatica guardarobiera) a fare le parole crociate: orgogliosamente, le ho trovato io la verticale "capitale del madagascar" e l'orizzontale "imperatore romano piromane".

poi finalmente e' arrivata la pop ed io l'ho apostrofata "ma come mai la guardarobiera del corridoio bsp e' molto piu' carina di quella del corridoio sds?"; e lei, brillante: "dopo due anni dovresti avere imparato che noi siamo piu' belli!"

ma diciamo la verita', che questi deputati socialisti bulgari della "nuova" generazione sono piu' simpatici (oltre che molto piu' svegli e preparati) rispetto ai loro colleghi e GUARDAROBIERA dell'altro corridoio.

oggi pero' tutti i deputati erano un po' strani, per via dell'estenuante dibattito sulla finanziaria (da giorni vanno avanti fino alle 8-10 di sera), e quelli che erano senza la birra in mano, significa che forse avevano la bottiglietta di vodka nel taschino...

anche quando ho fatto visita al dipartimento internazionale ho visto una scena epica: le impiegate del protocollo che cercavano disperatamente di chiudere due valigione evidentemente destinate all'estero, sedendocisi sopra, col nastro adesivo da pacchi. una cosa tipo emigrante calabrese che arriva in stazione centrale a milano negli anni 60... nel dargli una mano ho chiesto ironicamente se contenessero salami e formaggi (perche' io sospetto che spesso siano di tale natura i "documenti" che viaggiano nelle valigie diplomatiche): il capo e' stato spiritoso e mi ha risposto "no, quel tipo di spedizioni lo facevamo ai tempi del comunismo".

vabbe', insomma, oggi al parlamento mi sono proprio divertita.
MA PROMETTO CHE NON LO FACCIO PIU', E CI TORNERO' SOLO PER SOFFRIRE!!!
Quella che segue e' la sintetica cronaca di una brutta avventura nel Kossovo, territorio della ex-iugoslavia prevalentemente popolato da genti di etnia albanese.

IL FATTO

Sabato 1 agosto 1992 a mezzogiorno, partito da Sofia con un amico taxista bulgaro, ho transitato senza problemi il confine bulgaro-serbo sulla strada Sofia-Nis.
Alle ore 16, presso la cittadina di Podujevo, il primo grosso centro abitato da albanesi, 30 kilometri a nord di Pristina, l'auto sulla quale viaggiavo e' stata fermata dalla milizia serba in un posto di blocco organizzato con controlli ancor piu' approfonditi di quelli propri di un confine di stato. Nel mio bagaglio personale la milizia ha rilevato cento copie del giornale "Il partito nuovo", edizione di maggio in lingua albanese.

STATO DI POLIZIA. STATO DI ASSEDIO

Sono stato per tale motivo condotto nel posto di polizia nel centro della stessa cittadina, dove ho sostato in attesa dei controlli polizieschi e dove non ho potuto fare a meno di rimanere impressionato dalla presenza di cannoni e carri armati. I miliziani serbi hanno convocato alla stazione alcuni collaborazionisti albanesi per far loro tradurre oralmente il giornale, compito eseguito con perfetto eccesso di zelo. Infatti, tanto i miliziani serbi quanto i collaborazionisti albanesi apparivano miseramente gongolanti del potersi guadagnare promozioni dal fatto di avermi "beccato".

ITALIANO KAPUTT

Durante le lunghe ore di permanenza nella puzza di latrina di tale caserma, non ho subito violenze fisiche ma "solamente" psicologiche: nessuno tra gli oltre venti miliziani presenti parlava o accettava di parlare una qualsiasi delle maggiori lingue europee; alle mie richieste di chiarimenti - "problemi?" - rispondevano minacciosamente in serbo "grandissimo problema" o "problema nerissimo", nel caso piu' confortante, mentre nelle forme meno gradevoli mi si ingiuriava "italiano mafioso", "italiano kaputt" o "italiano bum-bum" con relativo gesto della mano nell'atto di sparare.

DANCIO IL TAXISTA

L'amico taxista - per quanto anch'egli trattenuto con me - gode di una posizione tranquilla proprio in quanto taxista che fa il suo lavoro indipendentemente dal cliente. Ma non e' un vigliacco, era questo il nostro leale patto in caso di "risk", lui si sarebbe chiamato fuori rinnegandomi per far salvo se' stesso ma aiutando anche me: quando infatti gli sbirri mi minacciano di morte io mi sento gelare il sangue come un condannato e sussurro a Dancio in un soffio: "ambasada-italia-sofia". Dancio annuisce con gli occhi e cio' basta a confortarmi, ma e' un brutto momento e non fatico ad ammettere che ho avuto veramente tanta paura.

PRISTINA IN KOSSOVO

Dopo le ore 20.00 mi trasferiscono al comando regionale di Pristina, 30 kilometri piu' in giu', in un cellulare con 6 militari in assetto di guerra in giubbotto antiproiettile armati di kalashnikov con doppio caricatore per scortare 55 kilogrammi di militante radicale disarmato !
Al comando regionale sono stato interrogato utilizzando un interprete - funzionario della milizia - che parla inglese e recita la parte del "buono" per farmi "cantare". Quattro o cinque diversi funzionari mi ripetono le stesse domande; in particolare mi contestano le dimostrazioni del Pr in Iugoslavia nel 1989 che risultano dai loro archivi (ma guarda un po', penso tra me e me, se io povero incolpevole devo far le spese della destabilizzazione ad opera di quelle bestie di Ottoni, Lensi, Dupuis, ecc.).
Studiando il giornale e parlando tra loro, gli sbirri commentano quanto leggono sui giornali sequestratimi. Potete immaginare quale buona opinione possano essi formarsi leggendo la "mozione-bosnia" in terza pagina, o la cronaca del congresso nel paginone, o il considerevole numero di iscritti croati riportato nel riquadro in prima pagina.
C'e' poi quel tale "Marzo Panela", del quale in occidente non si ha idea di quanto sia popolare qui tra i dissidenti democratici in Kossovo, il cui prestigio decisamente non depone a mio favore !

NARODNO SOBRANIE

Finalmente trovo una cosa utile a tirarmi fuori dai guai: un pezzo di carta stropicciato che mi accredita come giornalista corrispondente presso il parlamento bulgaro ("Narodno Sobranie"); scade proprio oggi, ultimo giorno di lavoro della Assemblea nazionale bulgara.
Oh, lo conservero' incorniciato; quei 20 centimetri quadrati timbrati dal protocollo del parlamento hanno cambiato il mio status e forse determinato la mia liberazione; improvvisamente sono diventato un giornalista. Sia benedetta la Repubblica di Bulgaria e l'Ufficio stampa della sua Assemblea nazionale !

GRAND HOTEL

A mezzanotte il poliziotto calatosi nei panni del "buono" ci fa accompagnare al Grand Hotel. La riconquistata liberta' - sia pure molto vigilata - ha il sapore di una birra Extra ed una Partner con filtro (trattasi di marca di sigarette). Nello squallore di questo grande albergo, lussuoso e tristissimo nel buio dell'embargo, trascorro una notte intervallata dagli spari di fucile, vicinissimi nel centro della citta'. Sono il solo "western", in questo albergo fino a ieri abitato dal solo coraggioso corrispondente della British Broadcastin' Corp. Ed e' proprio il world-service della BBC a informarmi dello sterminio in atto nei campi di concentramento in Bosnia, il mattino seguente - oggi domenica 2 agosto 1992 - mentre col fedele taxista inseriamo il turbo della Lada per raggiungere al piu' presto l'amata Bulgaria.

IN CONCLUSIONE

Cio' che avviene in Kossovo non puo' essere semplicemente definito "Stato di polizia", ma piuttosto "Stato di assedio". Se questo si trasformera' in guerra, sara' certamente sanguinosissima. Nessun governante occidentale potra' affermare senza ipocrisia di non essere stato edotto per tempo di questo
INVESTIGATIVE DETENTION FOR UNIVERSITY OF TETOVA RECTOR

The Investigative judge of the Magistrate Court in Tetova (FYROM) ordered yesterday 8-day investigation detention periods for the rector of the University of Tetova, Dr.Fadil Sylejmani, as well as Milaim Fejziu, Arben Rosi and Qemal Shabani. All of them have been reportedly transferred to the Shuto Orizari prison house in Skopje.
Seven Albanians, who participated in the demonstrations of the last weekend in Tetova in support to the University of Tetova (UT), were sentenced to 30 days in prison each. Their dames have not been reported, however.
The UT rectorship said yesterday they would inform the students in due time as to when classes would resume.
The High OCSCE Commissioner for Human Rights and Minorities, Van der Stoel, met in Skopje with FYROM President Kiro Gligorov to discuss the newly created situation there, focussing on education rights of the national communities.
Unconfirmed reports from Skopje say that Van der Stoel met with PPD chairman Abdurrahman Haliti, also.
Albanian sources from Tetova say that leaders of the Albanian political parties are due to meet today with Macedonian President Kiro Gligorov.

KOSOVA GOVERNMENT CALLS FOR ADDRESSING OF FYROM ALBANIAN RIGHTS IN A 'GENUINELY JUST MANNER'
The Government of the Republic of Kosova expressed its full support for the newly-established University of Tetova in two separate statements issued on 19 and 21 February 1995, calling on the international community to "reconsider seriously its attitude towards FYROM and stop making concessions to Slavo Macedonians in difavor of the Albanian population".
"Events around the University of Tetova and their politicization by Slavo Macedonians of an elementary demand of the Albanians shows that it is Slavo Macedonians who do not accept equal partner in a state that is trying to establish itself, says Kosova Government adding that "nobody can require from them (FYROM Albanians) to accept the position of a secondary citizen".
The Government of Kosova warns FYROM authorities that a 'university cemented with the blood of the young can never be closed down".
The Government is further concerned at the fake charges field against the rector of the University of Tetova and his colleagues, for their "crime" is the demand for education within the legal framework of the newly-founded state. "Full responsibility will fall upon President Gligorov's government if the situation is not addressed in a genuinely just manner and in due time", says Kosova Government in the statements signed by Prime Minister Dr.Bujar Bukoshi and adds: "The new Macedonian state must understand that it can never be viable without the full cooperation of the Albanian people. The first step towards ensuring this cooperation would be to recognize Albanians as one of the constituent nations and state-forming entities of this small and unstable republic".
21 February 1995
PRESIDENT RUGOVA'S STATEMENT ON FYROM CRACKDOWN ON UNIVERSITY OF TETOVA
Prishtina, 20 February 1995

President of the Republic of Kosova, Dr.Ibrahim Rugova denounced the last week's crackdown of the Former Yugoslav Republic of Macedonia (FYROM) police on the University of Tetova and urged that problems in Tetova and FYROM be solved through talks and understanding.
In the written statement issued on Saturday, President Rugova of Kosova said:
"We deplore the intervention of the FYROM police against the peaceful manifesters in front of the University of Tetova (UT) premises, which resulted in one death and many persons wounded. This is a brutal act which undermines inter-ethnic relations in FYROM.
The people of Kosova feel public indignation over the crackdown in Tetova. We therefore urge FYROM authorities to call a halt to such moves, which can destabilize FYROM and the entire region. We demand that the Albanian demands in FYROM be resolved through talks and understanding.
We demand the immediate release of the UT rector, Dr.Fadil Sulejmani, and other activists.
On behalf of the people of Kosova, I offer my heartfelt condolences to the Emini family on the death of Aydylselam Emini.
We call on the European Union and the United States of America to wield influence on FYROM authorities towards ensuring that Albanian demands are addressed without resorting to violence."
In a letter sent to Mr.Kiro Gligorov, President of Macedonia, Kosova President Dr.Ibrahim Rugova urged him give clarifications about the last week's events in Tetova.
"I urge You also to use Your influence so as to ensure that the University of Tetova is allowed to freely operate, namely that it duly gets registered as soon as possible, as there are no constitutional barriers in this respect", President Rugova says in the letter, pointing out that the "solution of the Albanian demands in Macedonia through political means would contribute to promotion of inter-ethnic relations in Your country, as well as better relations between Kosova and Macedonia, between the Albanian nation as a whole and Macedonia".

TENSIONS IN TETOVA EASE A BIT
The situation in Tetova is reported comparatively calmer today in the aftermath of the FYROM forces'crackdown on the Albanians and the newly established University of Tetova (UT) over the weekend.
It was reported that FYROM police forces withdrew yesterday evening from the Recice e Vogel village, where premises of the University of Tetova are situated. A number of students and other people were reported assembled today morning in front of the University premises, but they eventually dispersed after having been informed about the position of Albanian groupings that classes would continue as decided upon by the UT rectorship.
The spokesman of the Party of Democratic Prosperity (PPD), Mr.Qemal Limani, told KIC those arrested by the FYROM police in the wake of the weekend's crackdown are being interrogated by the Tetova-based Magistrate Court, but that no verdict has yet been announced.
Speaking to the BBC Albanian Section today morning, PPD chairman, Abdurrahman Aliti expressed hope that the UT issue could be solved without any of the two sides [Albanians and FYROM authorities] losing face. The BBC correspondent said that the FYROM police had acknowledged it had wipeed out the Serbian emblem [four S's, KIC] and a cross from the University premises.
The PPD spokesman, Mr.Qewmal Limani, said there was still a considerable police build-up in Tetova today.
The Peoples Democratic Party (PDP) and the New PPD [the fraction of the PPD led by Arben Xhaferi and Menduh Thaci, KIC] have announced they had withdrawn from the 120-seat FYROM Parliament in protest over the weekend's crackdown and other outstanding issues concerning equality of Albanians within the constitutional framework of FYROM.
Speaking to Deutshe Welle radio broadcasting yesterday, New PPD vice-chairman, Menduh Thaci, called for a 'reconsideration' of the policy of Albanians vis-a-vis Macedonia.
This is, in sum, a demand put forward by many other Albanian parties in Albania, Kosova, as well as by Albanian diaspora who have been organizing protest rallies in Europe and the USA.

FYROM ALBANIAN POLITICAL FORCES UNITED OVER UNIVERSITY OF TETOVA PLIGHT
The Albanian political establishment is united over the plight of the University of Tetova amid the heavy FYROM crackdown on the resolve of Albanians to ensure its legitimate rights to education in mother tongue, Bujku newspaper reports today.
In a joint meeting of the representatives of the Albanian political parties, the University of Tetova (UT), and the League of Albanian Women, the following was agreed upon as a common position and strategy:
a) the Albanian political forces in the Republic of Macedonia support the continued operation of the UT, whereas the UT bodies will decide on the modes of operation in accordance with the newly created circumstances.
b) the Albanian political forces hold that the arrest of Fadil Sulejmani, Milaim Fejziu, Arben Rusi, Bilall Lutfiu, Afet Sherifi, Qemal Shabani, etc. is unfounded. They have set up a commission to press for their release, in its contacts with the FYROM authorities.
c) the Albanian political forces will continue to closely follow the situation and will adopt their joint position accordingly, says a statement signed by the Albanian groupings in FYROM , carried by today's Bujku newspaper.
Governmental and non-governmental institutions and associations in Albania, Kosova, FYROM, and elsewhere have been denouncing the FYROM crackdown on the Albanian community last weekend.
KOSOVA INFORMATION CENTER
ALBANIAN HIGH SCHOOL STUDENT BEATEN UP IN PODUJEVA
Yesterday, on 14 November 1994, around 10 a.m., Baki Fehmi Hoxha (1979) was halted by the notorious police inspector in Podujeva, Milos Nikolic. Baki Hoxha, first year student at "Xhevdet Hoxha" high school in Prishtina was captured near the Podujeva market-place. He was on his way to Prishtina, back from a visit to his birth-place, the Obrance village.
The Albanian youth was taken to the Serbian police station in Podujeva and during the two-hour custody was beaten up. Baki said he was hit with truncheons about his palms.
The Serbian large-scale campaign of repression of Albanians, in place in Podujeva since autumn 1993, has not excluded children, women and eldrly. Taking children and family members hostage and their maltreatment by the Serbian police in cases kin members of the former were not readily available for the police has become a common practice.

THIRTY DAYS IN PRISON FOR INSULTING THE SERBIAN ARMY
The Serb-run Magistrate Court of Dragash (region bordering Kosova and Albania) sentenced Isudin Hoxha (19) to 30 days in prison in the so-called summary proceedings.
Mr.Hoxha on 10 November was stopped by the border units of the so-called Yugoslav army for identification and was insulted. Mr.Hoxha, who until July 1994 has been serving the army at the same camp, did not possess his I.D. on this occasion.
Mr.Hoxha was immediately taken to the Magistrate Court in Dragash and sentenced to 30 days in prison under the charges that he had insulted the Serbian army!

ALBANIAN SCHOOL CLOSES DOWN AS SERBIAN FORCES BUILD UP
Serbian military and police have been for several days involved in military trainings at the Nishor village of Suhareka.
LDK sources said today that yesterday local elementary school "Bajram Curri" had to close down as a result of the ongoing maneuvres of the Serbian forces.
It has been reported that Serbian forces have been setting off explosive around the houses, thus causing heavy quakes. Motor vehicles were reported to have been passing through Albanian courtyards.
The whole area has been reported sealed off, and citizens subjected to identity cheeks when moving in and out their village.
15 November 1994

A 43-YEAR OLD ETHNIC ALBANIAN CONSCRIPTED INTO SERBIAN ARMY
An ethnic Albanian Sami Berisha, 43 from Greme village of Ferizaj was forcefully conscripted into Serbian army, the Ferizaj-based Council for Defence of Human Rights and Freedoms reported.
Mr.Berisha, who has been working for over 24 years as a guest worker in Germany was arrested on October 29 at the Subotica border crossing (town in Vojvodina bordering Hungary) and reportedly sent to the military barracks in Nis (Serbia).
It has been reported that Sami Berisha's family has offered a considerable sum of money for his release but the Serbian army authorities have stipulated it with an additional larger amount of hard currency.
According to the laws of the self-styled Yugoslavia, only young men aged between 18-30 are to serve military service.

IRC AID DISTRIBUTED ONLY TO NON-ALBANIAN POPULATION IN GORA
Humanitarian relief of the International Red Cross has been distributed only to non-Albanian population in the municipality of Gora (a Kosova municipality bordering Albania) today's Bujku reports.
Albanian residents and even the refugees, find themselves discriminated even in the realm of humanitarian aid and have been furnished with reliefs delivered solely by the "Mother Teresa" Humanitarian Association, which can hardly cater the needs of all those in need in this indigent municipality.

'SERBIAN RESISTANCE MOVEMENT' BESTOWS MILITARY AND POLICE SUPPORT, ITS LEADER SAYS
One of the leaders of the so-called 'movement for Serbian resistance in Kosova' Miroslav Solovic, told today's Belgrade-based Borba that his movement and the petition it has circulated to be signed by the Serbian public, is being met with understanding and has 'bestows support amongst the leadership of the army and police'. Whereas, the schemes of the movement have found a broader custonance amongst the members of these institutions, Solovic emphasized.
Mr.Solovic is also quoted as saying that the leadership of the 'movement' anticipates to extend its number from 15 which it has now, to some 200 so they could 'exert a greater and more serious pressure upon the current regime or any other one'.
The so-called Serbian populist movement of the late eighties, which virtually brought Milosevic to power, has reemerged recently in Kosova and has recently circulated a petition to be signed by the serb public in order to exert pressure to the regime in taking firmer steps imporving the situation of Serbs in Kosova. The petition called on the regime to, amongst others, immediately draw a programe for population of Kosova and "break up the parallel state, the Republic of Kosova".
16 November 1994
FYROM FORCES SHOOT DEAD ONE ALBANIAN. WOUND OVER A DOZEN, IN CRACKDOWN OVER ALBANIAN UNIVERSITY IN TETOVA

Prishtina, 17 February 1995, KIC, 20.30 hrs

The police of former Yugoslav Republic of Macedonia (FYROM) attacked today afternoon at the Recice e Vogel village of Tetova the Albanian students and citizens, after they (the police) had captured the premises of the Faculty of Mathematics and Natural Sciences of the newly established University of Tetova (UT).
As reported, the police shot from indoors at students and citizens who had gathered in front of the university premises.
According to reports of the "Bujku" newspaper correspondents and the albanian section of the Voice of America (VOA) [broadcasting at 18.00-18.30 hrs today], at least an Albanian was shot dead, whereas around 15 others have been wounded.
The UT rector, Dr.Fadil Sulejmani, told VOA this afternoon that the young Albanian was shot by policeman on board of a bus.
The rector said he tried to establish contacts with the Shkup/Skopje authorities, but they had refused any contacts.
The spokesman of the FYROM government is quoted to have said today afternoon that the position of his government towards the University of Tetova remained unchanged - namely that UT is "illegal" and that "all means" would be used to prevent it from operating. The spokesman was quoted as saying also that the support to the University of Tetova by President Sali Berisha of Albania, reportedly uttered yesterday, was an "interference in the internal affairs of Macedonia".
The manager of "Radio Fama" (a private Albanian-owned broadcasting station) named the Albanian who was shot dead as Abdylselam Jamniu, making mention by name the following persons as wounded by FYROM forces: Abdylazis Abdili, Zahir Sabriu, Musa Beqiri, Isak Veseli, Blerim Hamzaj, Zyber Mustafa, Ilaz Ymeri, and Naser Ilazi.
Among those wounded amidst the FYROM forces'crackdown was reported a Macedonian journalist, named as Branko Djoroski.
The "Bujku" correspondents report of many people wounded, beaten up and arrested.
As reported, ambulance have been transferring those wounded to the Clinical Center in Tetova. There was continuous fire by automatic weapons and the situation has slipped out of the FYROM government's control, Bujku reporters said.
Reporters from Tetova say that the Recice e Vogel village has been sealed off and that FYROM army forces got involved in today's crackdown. There were reports of detonations from heavier armament than automatic weapons.
The Bujku correspondents say the people have restrained themselves and returned to their homes in a bid to avoid a possible conflict.
A tense situation has been reported today at the Poroje village of Tetova also. The first classes in the Faculty of Law and School of Economics were held today in the morning. The village was sealed off by FYRON forces. Yet, thousands of people were reported gathered in front of the university premises, showing their resolve to protect them. Even though the police tried to enter the premises, they were barred by the people.
The rector of the University of Tetova, Dr.F.Sulejmani addressed the crowd of people by noon today, calling on them to restraint themselves and stay cool. He called on the students to get into the classes, while urging the people to disperse peacefully. This call was abided with.
The VOA said in its 18.00-18.30 hrs news bulletin in Albanian that the situation in Tetova continued to be tense. The roads towards the town of Gostivar and other directions were reported sealed off.
Leaders of several Albanian political parties in FYROM addressed a crowd of people in Tetova late in the afternoon. They urged the people to disperse, as they said they had got guarantees that the FYROM police forces would retreat also.
A joint meeting of the Albanian political parties has been announced for tonight to discuss the steps that would be taken as a response to the Skopje government's crackdown.
In the meantime, the Tetova-based Party for Democratic Prosperity (PPD) issued a statement signed by its chairman, Abdurrahman Haliti, in which the deputies in the FYROM parliament and Albanian ministers in the government participated also. The situation in the wake of the crackdown of FYROM police on the Albanian-language University of Tetova was discussed.
The PPD condemned the crackdown of the police forces against the Albanian citizens at the Recice e Vogel village, assessing that this intervention presents a "direct attack against the inter-ethnic relations in the Republic".
The PPD presidency deems the crackdown a "fierce attack" against the right of a people to pursue education in its mother tongue. Responsible for the newly treated situation are the Macedonian authorities, including President Gligorov and his government, the party said in its statement.
Speaking on Macedonian TV an Albanian-language broadcasted programme in the evening, PPD chairman Abdurrahman Haliti called on the Albanians to restraint and self-possession. He called on the FYROM police to withdraw their blockage of the area.
The latest reports from Tetova say that the rector of the University, Dr.Fadil Sulejmani, has been arrested. These reports indicate that the FYROM Government have ordered the Ministry of the Interior to expel the chairman of Albanian American Civic League, Mr.Joseph Dioguardi, from the Macedonian territory. Mr.Dioguardi, a former US Congressman, gave support to the University and participated on Wednesday at the opening ceremony in Tetova.
The latest reports indicate that 18 people have been hospitalized in the aftermath of the crackdown.
The situation is reported still highly volatile in Tetova and the neighbourhood.
The FYROM crackdown on the Albanian population and University has caused grave concern and indignation in Kosova. The Kosova leadership, institutions, and the people themselves, have strongly supported the opening of the University of Tetova.
The Secretary General of the Democratic League of Kosova (LDK), Mr.Fatmir Sejdiu, said the crackdown on the University and the people in Tetova is an act of violence against the "natural rtights of the Albanian population in FYROM to pursue education in its mother tongue at all the levels". He called this crackdown "an attack on the ethnic being of the Albanians in FYROM". Mr.Sejdiu said the LDK calls for the resolution of the problems in FYROM through political means, because this would contribute to the stability in FYROM and in the region.
KOSOVA INFORMATION CENTER
IL PARTITO TRANSNAZIONALE DEGLI STATI UNITI D'EUROPA
HA ISCRITTI ANCHE A VARNA

(articolo pubblicato nel N 7 del 1-15 aprile 1993 del bisettimanale "Kamcia Pont", giornale privato di Svetoslav Slavcev per le regioni di Varna, Burgas e Russe - 9009 Varna, ul.Lira 12, tel.052/446-750, fax.052/871-115)

Nel Partito radicale con sede a Roma, Italia, ci si iscrive direttamente, mantenendo parallelamente l'iscrizione nel partito nazionale.
Nel Partito radicale ci sono 37000 iscritti italiani, 5000 iscritti dalle repubbliche dell'ex-URSS, 1000 iscritti dai paesi dell'Europa centro-orientale, 1000 iscritti dell'Europa occidentale, Stati Uniti ed altri paesi dell'America, Asia ed Africa.
Nel 1992 c'erano cinque ministri del governo d'Italia - il ministro della giustizia Claudio Martelli, vice-segretario del Partito socialista; Francesco de Lorenzo, ministro della sanita', liberale; Carlo Rippa di Meana, ministro dell'ambiente, socialista; Maurizio Pagani, ministro delle telecommunicazioni; Ferdinando Facchiano, ministro della difesa civile, socialdemocratico ed altri ministri di 20 stati: Jean Michel Baillet, ministro del turismo della Francia, il ministro della sanita' e della previdenza sociale della Macedonia Iljaz Sabriu, il ministro dell'istruzione e della cultura dell'Israele Shulamit Aloni,
dalla Bulgaria - il vice-presidente del Consiglio dei Ministri Valentin Karabashev, Rumen Bikov - ministro dell'industria, Cristo Bisserov, Ilian Shotlekov, Liubomir Pavlov ed altri. della SDS, il prof.Nikolai Vassilev, Assen Michkovski, Radka Vassileva - Nuova alleanza per la democrazia, Sonia Mladenova, Janaki Stoilov, Rossen Karadimov ed altri della BSP, Ilhan Mustafa della DPS.
Dagli Stati Uniti sono iscritti al Partito Radicale lo scrittore Gore Vidal ed il premio Nobel di medicina George Wald, Mairead Corrigan (Irlanda), premio Nobel per la pace ed altri.
In Bulgaria il Partito Radicale ha iscritti a Sofia, Plovdiv e Varna.
Nei lavori della seconda sessione del 36 congresso del Partito radicale transnazionale e transpartitico, tenutasi a Roma dal 4 all'8 febbraio 1993 hanno partecipato 1500 persone, di cui la meta' erano rappresentanti di paesi europei e paesi dell'America e dell'Africa. Hanno assistito al congresso il primo ministro dell'Italia Giuliano Amato, il presidente del Senato Giovanni Spadolini, il segretario della DC Mino Martinazzoli, il presidente della camara Giorgio Napolitano. Hanno partecipato oltre 250 parlamentari che rappresentano circa 50 partiti nazionali di molti paesi.
L'unica condizione d'iscrizione al Partito Radicale per bulgari e bulgare e' pagare la quota d'iscrizione. Per il 1993 la quota minima e di 91 lv, ma la dirigenza del Partito Radicale a Roma raccomanda una quota di almeno 125 lv o quote superiori: per persone senza difficolta' economiche - 625 lv, per persone con redditi superiori alla media - 1250 lv, per persone ricche - 6250 lv.
La quota d'iscrizione puo' essere pagata: personalmente, recandosi alla sede del Partito Radicale a Sofia, ulSveti Naum (Traicio Kostov) N 43, vh.B, et.3; per vaglia postale inviato allo steso indirizzo (al Partito Radicale) o a Varna tramite Svetoslav Slavcev, tel.44-67-50, per gli iscritti della regione di Varna.
Il coordinatore del Partito Radicale per la Bulgaria e la Macedonia si trova a Sofia - e' il signor Michele Boselli, tel.02/66-29-72.
Nel prossimo numero saranno pubblicate in riassunto le principali idee programmatiche del Partito Radicale transnazionale e transpartitico, partito della nonviolenza, del federalismo e della cooperazione politica, economica e culturale in termini d'uguaglianza tra i popoli dell'Europa e di tutto il mondo
INTERVENTO "MILITARISTA"

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sommario: in questo breve testo vorrei esporre le ragioni per le quali a mio avviso bisognerebbe adeguare la politica del Pr, prendendo lo spunto dalle recenti cronache sulla tragica evoluzione del conflitto in Bosnia, e dal dibattito conseguitone sull'Onu, la Nato, la Eu: ed e' proprio sulla nostra interazione con queste istituzioni sul caso Bosnia che vorrei contribuire ad un dibattito ampio in questa conferenza Pr; chi non avesse il tempo di leggere tutto il testo puo' saltare direttamente alle conclusioni che lo riassumono.
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Si potrebbe definire militarista - dunque in [apparente] stridente contraddizione con la tradizione del Pr -, questo mio intervento nettamente a favore, senza esitazioni, di dispiegare massicciamente e contemporaneamente tutta la forza aerea della Nato nell'europa meridionale, o anche quella dei soli americani, per distruggere con bombardamenti pesanti, anche pesantissimi, le armi dei serbi.

La contraddizione e' solo apparente poiche' sappiamo che la nonviolenza significa anche usare la forza per fermare una violenza maggiore; non mi sto a dilungare in discorsi da pacifisti da salotto che sospirano affranti davanti alla tv, e del quale vecchio dibattito siamo tutti edotti.

E tuttavia il problema riguarda anche il Partito radicale. Durante gli ultimi due anni il Pr ha incentrato gran parte della sua iniziativa sulle Nazioni unite, per le ragioni che sappiamo (tribunale internazionale, pena di morte); anzi la campagna sul tribunale internazionale ha preso l'avvio proprio dal caso del genocidio in ex-yugoslavia; con grandi sforzi e tanta pazienza, il Pr ha ottenuto buoni risultati, per certi versi perfino superiori alle aspettative, in questa campagna per la giustizia.

E' possibile che grazie all'azione transnazionale del Pr si stabiliscano alcune pietre miliari nel diritto internazionale e addirittura (ma sono restio ad usare parole che potrebbero suonare retoriche) nella storia della civilta'.

Le iniziative politiche delineate da Emma Bonino a Sofia, poi sostanzialmente confermate dalla mozione, puntano in primo luogo alle Nazioni unite come interlocutore per conquistare dei passi in avanti a tal fine. L'attivita' della stessa Emma Bonino e di altri nostri compagni in queste settimane a New York ha portato a significativi progressi; piccoli, ma molto importanti, tenendo conto sia della struttura dell'Onu che delle nostre notoriamente scarse risorse finanziarie.

Molto bene, ma non possiamo esimerci dal confrontarci col dibattito che emerge dalle cronache di questi giorni sulla Bosnia:

- Divisioni in seno all'Onu erano gia' note; ed e' anche percio' che su questo organismo, e per la sua riforma, e' stata concentrata l'attenzione nelle linee di iniziativa politica radicale, ed alcuni di noi stanno li' a "fare lobby".

- Divisioni tra i paesi Ue sono pure note per il modo stesso in cui e' strutturata l'Unione; non e' il caso di ripetere qui la posizione radicale sugli Stati uniti d'Europa, per un federalismo democratico, ecc.

- Divisioni in seno alla Nato sono invece una relativa novita', assai preoccupante nel momento in cui la Nato per la prima volta e' stata messa alla prova; militarmente, i top gun dei diversi paesi si sono coordinati bene, hanno dimostrato efficacia e professionalita'; ma a livello diplomatico, i loro rispettivi governi hanno fatto un mezzo disastro.

- Divisioni tra Est e Ovest erano l'abitudine quotidiana fino a cinque anni fa, poi sembrarono svanire con lo sbriciolarsi del Muro di Berlino, ma ora sono ritornate con l'offensiva diplomatica di Kozyrev, il ministro degli esteri russo dalle cui labbra pendono i deboli governanti occidentali.

Ora, tutto cio' premesso, le linee di iniziativa politca radicale appaiono oggi inadeguate a quella che e' la situazione in Bosnia. Ricordiamola brevemente:

- un regime dittatoriale molto ben armato aggredisce militarmente un altro paese dove convivono pacificamente diverse etnie;

- la guerra che ne consegue porta centinaia di migliaia di vittime e centinaia di migliaia di profughi, donne stuprate, internati nei campi di concentramento che non si vedevano dai tempi del nazismo;

- la capitale del paese aggredito "vive" tuttora l'assedio piu' lungo che si ricordi a memoria d'uomo;

- nel frattempo il regime del paese aggressore prende sistematicamente per i fondelli tutti i "mediatori" inviati dai paesi "indignati": con innumerevoli promesse dilatorie a cui non crederebbe neanche un pollo, il dittatore prende tempo per conquistare i tre quarti della Bosnia; oltre al danno la beffa, riesce perfino ad accreditarsi come uno ragionevolmente disposto al dialogo (manca solo che gli diano il nobel per la pace!);

- di tanto in tanto, quando le immagini dalla Bosnia sono cosi' cruente da far vomitare i telespettatori, allora la comunita' internazionale reagisce con qualche simpatica risoluzione dell'Onu destinata a rimanere lettera morta, o nel migliore dei casi con un raid aereo per bucare una gomma a un carro armato...

IL RUOLO DELL'ITALIA

L'Italia ospita le basi aeree di partenza degli air-strikes della Nato. C'e' di che essere orgogliosi che la penisola svolga questo importante ruolo grazie alla sua posizione strategica di "portaerei" nel mediterraneo.

Ma potrebbe fare ben di piu': una chiara e semplice DICHIARAZIONE DI GUERRA. Ricordiamoci che:

- durante la breve battaglia di Slovenia, aerei militari ex-yugoslavi sconfinarono sullo spazio aereo italiano;

- il criminale di guerra Karadzhich ha minacciato l'Italia di terrorismo e perfino missili (e questo avveniva prima che Miloshevich facesse finta di scaricarlo con la storiella dell'embargo, che tanto questa storiella se la bevono solo i diplomatici, e' ovvio che quando la spartizione della Bosnia sara' definitivamente sancita dalla disfatta della comunita' internazionale, Slobodan e Radovan torneranno pappa-e-ciccia, culo-e-camicia, nella Grande Serbia);

- anche solo considerando semplicemente la vicinanza geografica e condivisione delle acque adriatiche, il conflitto in ex-yugoslavia rappresenta una grave minaccia alla sicurezza nazionale della repubblica italiana.

Con queste mie proposte interventiste, mi si potrebbe accusare di essere un guerrafondaio, se non fosse per un "piccolo" particolare: LA TERZA GUERRA MONDIALE E' GIA' COMINCIATA!!! (Proprio a Saraevo come gia' avvenne in un passato non troppo lontano).

Ormai purtroppo il problema non e' piu' di impedirla, ma di vincerla.

I cosiddetti "pacifisti" che dicono che bisogna impedire la guerra, non mi fanno ridere soltanto perche' si tratta di una cosa tragica, dunque piuttosto mi fanno piangere ancora di piu'; e' come se considerassero il conflitto in Bosnia solo come una mosca che da' fastidio (solo 250mila morti, un niente), mentre la guerra "vera" che cos'e' secondo loro? Occorre la distruzione del pianeta?

Vabbe', ma allora cosa propongo per fermare veramente la guerra nei balcani?

Il bombardamento massiccio e sistematico da parte dei caccia-bombardieri della Nato (oppure in subordine solo americani se gli europei continuano a fare i vigliacchi) finalizzato all'obiettivo della totale distruzione di tutte le armi pesanti dei serbo-bosniaci in primo luogo e, successivamente, se le altre parti in causa tentassero di avvantaggiarsi di una tale situazione, anche delle loro.
Il bombardamento deve comprendere i luoghi di produzione delle armi che riforniscono i serbo-bosniaci ed altri stabilimenti strategici, quali ad esempio impianti petrolchimici.
Il bombardamento deve avvenire simultaneamente e senza troppi preavvisi diplomatici nell'arco di un'ora da parte di quasi tutti i velivoli disponibili all'alleanza: ovvero, non solo 10 o 20 per fare una puntura di zanzara, ma invece 100 o 200 per fermare la guerra, ma veramente.
Ovviamente bisogna tenere conto che le truppe Onu attualmente dispiegate andrebbero evacuate contemporaneamente, o poco prima, ma questa e' materia di tattica militare Nato, confido che la Nato sappia agire in modo da salvare loro la vita.
Se la Nato davvero agisce seriamente, puo' fermare la guerra in meno di un'ora senza mettere in pericolo i caschi blu, garantendone il dignitoso ritiro sotto la sua protezione.
E se i serbi fanno i pirla e ci ricattano prendendo in ostaggio i caschi blu?
Ripeto: evacuarli rapidamente contestualmente al'attacco, mica sono io ad insegnare ai militari della Nato come si fa in questi casi; e vabbe', rimarra' sul terreno qualche vuota autoblindo bianca: non sara' una grande perdita, considerando quel che e' servita finora...

GLI ARGOMENTI A SFAVORE

Sono a conoscenza degli argomenti a sfavore di un tale tipo di intervento pesante:

- problemi diplomatici con la Russia che in nome del pan-slavismo sostiene i serbi; secondo me questa e' una cazzata perche' in realta' alla Russia non glie ne frega niente dei serbi ma piuttosto della Russia; bisognerebbe che la Cia lavorasse meglio per fottere Zhirinovski (e davvero dalla Cia mi sarei aspettato di meglio, sono molto deluso); poi c'e' anche l'argomento economico da far valere con Eltsin, il quale a sua volta potrebbe calmare lo scalpitante ministro degli esteri Kozyrov; quest'ultimo fa il duro perche' non vuole la Nato alle porte; dopo tutto bisogna riconoscere ceh e' bravo: fa il suo mestiere, fin troppo bene...

- problemi diplomatici del Consiglio di sicurezza dell'Onu e della Nato: si risolverebbero automaticamente risolvendo il problema "Russia" di cui sopra.

- timore, anzi terrore, degli americani di impantanarsi in un nuovo Vietnam; e' un argomento decisamente a sfavore: gli esperti militari sono pressoche' unanimi nel paventare questo rischio, motivandolo principalmente con la conformazione orografica del territorio bosniaco: cioe', in soldoni, non e' il deserto iracheno dove i tanks vanno lisci come il [petr-]olio, ma e' invece un territorio montuoso ostico alle truppe di terra; per onesta' intellettuale devo ammettere che questa analisi e' condivisa da un esperto militare che mi e' molto vicino, e purtuttavia rimango della mia idea: cioe' che il coinvolgimento di truppe di fanteria e artiglieria non e' necessario, a condizione che ci sia una pesantissima stangata dalla air-force. la air-force della Nato o dei soli Usa e' cento o mille volte superiore, per qualita' e quantita', a quella degli occupanti; il mio messaggio e': ce l'abbiamo, allora USIAMOLA, PER DIO!!!

- preoccupazione che l'Italia, in particolare il mord-est e specificamente Aviano e il Friuli-VG, sarebbero minacciati da attentati terroristici o addirittura da attacchi missilistici; anche qui mi vien da ridere per non piangere: non solo si sottovaluta che Aviano e' coperta da Napoli e Wiesbaden e La Maddalena, eccetera, non solo si sottovaluta che e' la seconda base aerea in europa dopo Wiesbaden, ma soprattutto ci si dimentica che la polizia militare italiana e' tra le piu' efficienti che esistano al mondo: i Carabinieri. I Carabinieri italiani - pur malpagati e talvolta antipatici perche' devono loro malgrado applicare leggi ingiuste (vedi droga, altra storia), sono tra le polizie piu' efficienti del mondo. Dunque, i terroristi pro-serbi si accomodino: troveranno pane per i loro denti.

CONCLUSIONI

1.
Il Pr dovrebbe adeguare la sua politica al drammatico susseguirsi degli avvenimenti in ex-yugoslavia e particolarmente in Bosnia, successivo alle sue risoluzioni precedenti. Tale adeguamento non sarebbe una revisione della sua politica, bensi' un aggiornamento alla luce dei recenti tragici sviluppi.

2.
La cosa politicamente piu' appropriata da farsi sarebbe di trovare lo strumento parlamentare per co-optare la Bosnia nella EU al piu' presto possibile, dalla mattina alla sera: cioe' divenendo la Bosnia in qualche modo il sedicesimo paese EU, la guerra diverrebbe un affare interno alla EU, e non solo di un paese solo geograficamente europeo, ma anche politicamente riguardante un suo membro.

3.
Se cio' non fosse possibile in tempi umani (ricordo che l'aspettativa di vita per la specie umana e' mediamente di circa 70-75 anni...), allora puntare sulla pesante azione militare della Nato di cui sopra (con nostre possibili azioni nonviolente di pressione ad Aviano, Napoli, Bruxelles...)

E con cio' per ora ho finito, aggiungo solo due o tre note:

- Ricordiamoci dei paesi arabi, o islamici, o del maghreb, o che dir si voglia: da parte dell'occidente intervenire seriamente in Bosnia significherebbe anche un buon argomento per togliere terreno sotto ai piedi ai piu' retrivi fondamentalisti; che so', per esempio, ottenere un atteggiamento piu' conciliante del governo turco alle prese col problema curdo; e/o conseguire un allentamento delle tensioni nel contesto algerino; e cosi' via con diversi altri possibili esempi.

- in ogni caso, che vi piacciano o meno queste considerazioni, la politica del Pr deve essere comunque aggiornata; vi saranno - soldi permettendo -, i luoghi appropriati per farlo in modo ufficiale; pero' nell'attesa non mi e' parso inopportuno di cominciare a dibatterne.

- scusate infine se ho esposto le mie osservazioni in modo disarticolato, anzi diciamo pure un po' incasinato!
il casino dell'alfabeto cirillico

il quale e' possibile traslitterare in almeno quattro diversi modi secondo la pronuncia delle lingue di destinazione: "alla tedesca", "alla francese", "all'italiana", "all'inglese". (si pensi ad esempio a Yeltsin o Eltsin o Eltzin, Gorbaciov o Gorbachev o Gorbatschow, Sarajevo o Saraievo o Saraevo...)

Cosi' uno diventa pazzo quando deve cercare un nome nel computer, che e' un oggetto che esige degli input precisi e non approssimativi.

Pero' propongo che la traslitterazione dall'alfabeto cirillico a quello latino venga adottata nella forma "all'inglese": semplicemente per convenzione, e tanto per capirsi.

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1. eliminazione delle lettere variamente accentate dell'alfabeto latino (e sostituzione dei dittonghi con associazione di vocali).

2. armonizzazione/integrazione degli alfabeti latino, cirillico e greco: prendendo come base l'alfabeto latino, verranno eliminati i segni cirillici e greci di uguale suono; verranno invece conservati ed integrati ed introdotti nel nuovo alfabeto i segni cirillici e greci significanti suoni che nell'alfabeto latino non sono rappresentati da un solo carattere, esclusi comunque i caratteri rappresentanti associazioni di vocali che verranno rappresentati graficamente come due vocali

3. fatto l'alfabeto unificato, si puo' finalmente cominciare a discutere seriamente di lingua internazionale
Il problema dei nomi geografici nelle diverse lingue e' tutt'altro che di semplice soluzione come lo si liquida in due parole.
Infatti, se osservate, nel caso dei nomi geografici, oltre alle regole della grammatica valgono anche quelle diplomatiche, oppure la storia.
In tutte le lingue (oso supporre) Indianapolis si chiama Indianapolis (Carrie, puoi confermare?), mentre Roma o Firenze o Venezia hanno il loro nome in ogni lingua, talvolta coincidente con l'originale, talvolta no (Venice, Venedig, Rome, Rim, Florentsia, Florence, Mailand, Milan, Peking, Beijing, Copenhagen, Koebenhavn...)

Un fenomeno curioso, per certi aspetti anche divertente, e che sempre piu' spesso capita di osservare in questo pazzo mondo, e' il desiderio di alcuni paesi di essere chiamati come pretendono (desiderio peraltro spesso legittimo).
Cosi', non sognatevi neanche di chiamare Bielorussia la Bielorussia: ci informa il presidente di quel triste e sfigatissimo paese che si dice BELARUS in tutte le lingue. Prendiamo atto anche che e' proibito, pena incidenti diplomatici e pericolo di bombe atomiche, chiamare Birmania la Birmania: si chiama MYANMAR, anche se finora lo sapevano praticamente solo loro.
Un altro presidente incazzato come un elefante e' quello della Costa d'Avorio, pardon: COTE D'IVOIRE, perche' secondo lui si deve dire cosi' in tutte le lingue; attenzione che un "Ivory coast" potrebbe costarvi la pena di morte, per non parlare di "Elefantcsonpart" in ungherese o addirittura "Briag na slonovata kost" in bulgaro, che letteralmente vuol dire: "Spiaggia dell'osso di elefante".

E ci credo che s'incazzzino! Vorrei vedere noi se chiamassero l'Italia "Penisola a forma di stivale" o "Madrepatria di tutte le mafie" o "Campo di calcio straordinariamente esteso" oppure "Grosso apparecchio televisivo di forma irregolare". C'incazzeremmo eh? Ma no che non c'incazzeremmo, gli italiani in realta' sono molto pacifici e tolleranti (quando non si tratta di referendum, ma questa e' un'altra storia...)

I greci invece, molto noti per la loro grande apertura mentale, sopportano a malapena che li si chiami per nome invece di dover scrivere HELLAS, allora per rivalersi hanno battagliato per imporre alla nuova Repubblica di Macedonia il nome piu' assurdo che si sia mai visto all'Onu: FYROM.
Che gli abitanti macedoni si chiamino fyromiani o fyromesi, e' ancora da chiarire, pero' ha il suo fascino: suona esotico, perfino extraterrestre.
I greci non c'e' l'hanno ancora spiegato, nonostante gli altri paesi europei abbiano inviato ad Atene ingenti aiuti umanitari di fosforo e lecitina per migliorare le prestazioni intellettive dei ministri... ellenici.

Che dire infine di molti luoghi di cui conserviamo la traduzione in italiano derivata dal latino? "La settimana scorsa sono stato alla fiera di Aquisgrana". Ma siamo matti? Nessuno sa piu' neanche dov'e' Aquisgrana, tutti la chiamano Aachen (vicino a Monaco, Muenchen), cosi' come ormai chiamiamo Regensburg Ratisbona, e verra' anche l'ora che Norimberga la chiameremo finalmente Nuernberg, e Zurigo Zuerich, e Ginevra Geneve, e Parigi Paris, e Londra London, e Mosca Moskva, cosi' come a nessuno passa piu' per la testa di dire Nuova York.

Proprio stasera, mentre per cena sorseggiavo un brodo di Magonza (Mainz, sul Reno, Rhein, non lontano da Koeln, Colonia), pensavo a quanto sarebbe assurdo chiamare Plovdiv (seconda citta' della Bulgaria), col suo nome in italiano: Filippopoli, ma vi rendete conto?!? "vado a cercare iscritti a Filippopoli"... E per forza che non ne trovo!, in tutta la sua storia il Pr non ha mai avuto un iscritto di nome Filippo! (ma anche questa e' un'altra faccenda...)
Quanto alla capitale Sofia, dovremmo chiamarla Serdica, che schifo, piuttosto diciamo direttamente Merdica e facciamo prima per capirci.

Il mal di testa arriva regolare quando i nostri compagni albanesi ci informano puntualmente di cosa e' successo ad ARGIROCASTRO. Ci diranno finalmente, i sadici, come diavolo si chiama questo posto nella loro stessa lingua, cosi' posso andarlo a cercare sulla carta geografica e capire dov'e' di preciso?

E ancora: che la Rhodesia fosse Zimbabwe, ok. La Thailandia Siam, e vabbe'. L'Alto Volta Burkina Faso, no problem. Che Alma Ata sia Almaty mi ha un po' sconvolto, ma l'ho digerito: figuriamoci, ho digerito perfino di chiamare "PDS" il Partito comunista italiano...

Invece non accetto di chiamare il Partito radicale con un altro nome perche' di qua converrebbe cosi' e di la' converrebbe cosa'. Ma porco cane, sono anni che lottiamo disperatamente per farci chiamare come ci chiamiamo ed evitare confusioni con quei partiti "radicali" poco simpatici come quello serbo di Stipsij, e proprio adesso dovremmo cambiare per chiamarci "partito radicale pippo" o "partito radicale pagano" o "partito radicale in alto in basso a destra sinistra e avantindietro" o non so cosa? Boh, me pare 'na stronzata. Il Partito radicale non ha nulla da rimproverarsi per il suo passato, quindi puo' continuare a chiamarsi per nome.

Cosi' come Istanbul si scrive Istanbul, e meno male che qualcuno l'ha fatto notare, altrimenti facevamo una brutta figuraccia da provinciali.

Io continuero' a scrivere Istanbul, con la enne, anche in italiano.
ADORO I TACCHI ALTI...

e non c'e' da stupirsene, visto che e' una "perversione" piutosto comune, spiegata da eminenti scuole di pensiero psico-sessuologico col fatto che sono un simbolo fallico, ovvero nella loro forma richiamano alla mente il pene. totem e tabu'...

insomma, piacciono sia alle femmine che tra l'altro cosi' si sentono piu' alte, sia ai maschi che da parte loro sono sessualmente attirati maggiormente da una donna che indossa scarpe con i tacchi alti perche' questo significherebbe che la femmina in questione e' "piu' troia".

ahime', l'esperienza dimostra il contrario: in base ad una casistica personale ho potuto constatare che le donne abbigliate in modo "troiesco" sono generalmente piu' frigide della loro calorosa controparte apparentemente "anonima".

ma se questa e' la regola, una piacevole eccezione mi e' capitata di recente, e per onesta' intellettuale bisogna essere chiari e chiamarla per nome: una gran troia, ma come se ne vedono poche in questi tempi di recessione... una macchina sessuale infaticabile che mi ha letteralmente succhiato ogni energia.

lo ha fatto dapprima con le eccitanti scarpette rosse che le avevo regalato io, poi mi ha fatto la sorpresa di presentarmisi con un nuovo modellino cinese straordinariamente arrapante: la novita' rispetto alle solite noiosissime decoltee che affollano i giornaletti pornografici, e' che sono confezionate in un materiale trasparente che lascia visibile il piede, il quale e' il vero oggetto di culto del feticismo, al di la' dei tacchi alti.

come se questo non bastasse, la grande troia mi ha masturbato usando le sue scarpine nuove, ed io ho goduto come non mai.
Abenatismo - proprietà del forumista che lo rende sempre eterogeneo rispetto al thread dove partecipa (Breccia)

Alice, Paese di - luogo imprecisato della fantasia di Valter Vecellio, dove lo stesso vaga attonito e meditabondo (Abenate)

Ambidestra - la dirigenza radicale nell’opinione del forumista Roberto Abenate

Amerikanderk – espressione introdotta da Angiolo Bandinelli per indicare i forumisti neo-conservatori (“Essere amerikanderk mi procura infiniti orgasmi”, Ennio)

Anarcocaciottaro – definizione tecnica coniata da Andrea Ridolfi nei confronti dei sedicenti anarco-capitalisti; nelle varianti di Fabrizio Tosti: anarcofusajari, anarcobibbitari, anarcosarcicciari, anarco ovaroli, anarcococommerari

Anarco-confuso, Anarco-sorelliano - termini con i quali il forumista Stefano Pseudo-Scuppa indica il forumista Roberto Severino Martelli-Scaruffi

Anérchia-capitalismo – utopia sociopolitica di grande fascino ma scarso valore pratico (“Teoria secondo la quale si può fottere e andar in carrozza allo stesso tempo o avere la botte piena conservando la proprietà della stessa mentre si ha la moglie ubriaca”, Abenate)

Anno, Europeo dell’ – titolo con cui il forumista Vasco Carraro chiama Marco Cappato

A ognuno il suo – esortazione tosoniana (“A ognuno il suo!”, Tosoni)

Argonauta – mollusco cefalopode mediterraneo di abitudini pelagiche: http://www.marina.difesa.it/rivista/pagine/2004/maggio/maggio01.htm

Åtatunçiller-Demireleçževitÿ, Bülêntelifyildiz - v. Turko

Australopiteco Esperantomorfo – sostantivo ed aggettivo relativi al forumista Alberto Licheri (“Il lugubre australopiteco esperantomorfo”, Boselli)

Autostoppista - http://www.radicali.it/phpbb2/viewtopic.php?t=17115

Aventino - particolare forma di protesta di un pugno di forumisti (Carlo Manera, Maria Cristina Baldini, Domenico Spena, Andrea Ridolfi) contro la scarsa trasparenza nella gestione del Forum seguita alla tragica scomparsa di Rino Spampanato; l'ideatore e l'iniziatore ne è stato il Manera, seguito da Baldini, Ridolfi e Spena; la prima aventiniana ad uscire dal suo autoesilio è stata Baldini, l'ultimo Ridolfi con l’avventino del nuovo Forum
Berti – cognome da nubile della forumista Orietta Callegari

Bin Dupuis, Olivier - mefistofelico talibano cattolico ceceno di origine vallone (“Il bin Dupuis si strappò la barba rivelando la sua vera natura”, Boselli)

Bin Ledeen – terrorista neo-conservatore (“Bin Ledeen è proprio un anguillone”, Bandinelli)

Bordello, Grande - tentativo abortito di reality show ad opera di Carlo Manera e John Patelli, inconsapevoli che il grande bordello fosse già in essere nella forma di questo stesso forum

Boselli - (1) europarlamentare socialista che non è parente di Michele; (2) autore del famoso dizionario forumistico per deficienti che appunto porta il suo nome (Abenate)

BR - inquietanti iniziali di cognome e nome della segretaria di Radicali italiani

Bradipo - grippodattilo coneiforme la cui capacità intellettiva il forumista Paolo Farina associa a quella del collega Andrea Turko (“Hai la capacità intellettiva di un bradipo”, Farina)

Broiler – pollo di allevamento senatoriale (“Il broiler congelato è superiore a quello refrigerato?”, Giordano)

Bronchenolo, Duo – conversazione radiofonica settimanale tra Marco Pannella e Massimo Bordin (“Il duo Bronchenolo”, Suttora)

Bruxiglione – termine dispregiativo per indicare un omosessuale cattolico belga aspirante commissario europeo

Bucum – definizione bandinelliana del forum

Buon Lavoro – frase di commiato scaramantica con cui Daniele Capezzone conclude i suoi lavori ed incita i suoi adepti a cominciare i loro (“Buon lavoro!”, Capezzone)

Buon Uomo – il direttore di Radio radicale Massimo Bordin (“Buon’uomoBordin”, Colacione)

Buridano – (1) incertezza radicale tra due poli (“Finirono per rimanere immobili”, Coscarella); (2) proverbialmente testardo equino deciduofobo associato a Marco Pannella (“Asino di Buridano”, Ferraro)

Bush, George W. - attuale presidente degli Stati Uniti d'America; Bush, Bushone, Bushardo, Bushetta, Tirabushò a seconda degli umori del professor Bandinelli (Tosti)
Calibano, Capitano, Comandante – il forumista Piero Welby

Camomilla, Liberale alla - il forumista Antonio Grippo nell’opinione del collega Angeli Ennio

Candy-man – v. Patel, Patellik

Capezzoniano, Ocra – colore giallognolo chiaro simile a quello della cacca di neonato o di malato epatico, tipico di vari accessori di abbigliamento (sempre di una misura più grande del necessario) lanciati dal segretario di Radicali italiani Daniele Capezzone (“Ocra capezzoniano”, Manera)

Carlomanerizzare - sodomizzare servendosi di oggetti a forma di simboli religiosi (“Carlomanerizzandolo in profondità”, Boselli)

Casiraghi, Robert Behar - forumista amatissimo da tutti gli esperantisti per i suoi lunghissimi copia&incolla in inglese (“Sheik Behar Kazir Agi”, Manera)

Casu, Antonella – risorsa preziosa e fondamentale (“Antonella Casu: una risorsa preziosa e fondamentale”, Farina)

Cetra, Quartetto – delegazione radicale composta da Emma Bonino, Daniele Capezzone, Marco Cappato e Marco Pannella (“Il quartetto Cetra”, Ferraro)

Cicciomessere, Roberto - unità periferica nella tecnologia dell’informazione vasectomizzata (“Ho installato un Cicciomessere.4.1 con fecondazione network-assistita dal Viagracialisturket.2.3, ma non ha funzionato perché il sistema non è open sorca”, Depetro)

Coglione – (1) liberale orobico di nome John (“Coglione”, Pannella); (2) il forumista Massimo Marangoni nell’opinione del collega Guido Bedarida; (3) il forumista Guido Piantieri nell’opinione del collega Pierre Carduccio Barilli-Parizzi; (4) numerosi forumisti nell’opinione di altri loro colleghi; (5) alcuni altri forumisti nella loro stessa opinione (es. Alessandro Depetro)

Colacicco, Bruna - forumista assurta all’onore delle cronache per avere anche scritto qualcosa oltre a votare nel concorso Forumista dell’anno, quando decine di forumisti mai letti prima sbucarono come funghi per votare Domenico Spena e Valter Vecellio, salvo scomparire nel nulla subito dopo

Comandamento, Primo – argomento aperto dieci volte dalla forumista Dora Pezzilli (“Primo Comandamento”, Pezzilli)

Conclave – riunione a porte chiuse di porporati radicali (“A che punto è il Conclave?”, Baldini)

Cordialmente – forma di saluto misteriosamente scomparsa (“Cordialmente, Paolo”, Vita)

Coscioni, Luca – associazione radicale intitolata a persona vivente

Cossuttora, Mauro - giornalista di area radicale noto per i suoi reportage da New York sui neocons e dintorni (Gerardi)

Cretino – (1) liberale orobico di nome John (“Cretino”, Bordin); (2) il forumista Enrico Sagaria nell’opinione del collega Livio Schnur; (3) il forumista Guido Piantieri nell’opinione del collega Pierre Carduccio Barilli-Parizzi; (4) il forumista Massimo Bordin nell’opinione del collega Roberto Severino Martelli-Scaruffi; (5) numerosi altri forumisti nell’opinione di altri loro colleghi

Crocicchio – (1) prima persona singolare del verbo per tirare diritti ad un bivio tra destra e sinistra; (2) la stazione della metropolitana milanese più vicina alla sede radicale in corso di Porta (v.) Vigentina (es. Duomo - Missori - Crocicchio - Porta Romana); (3) cognome per un Armando (“Era quasi verso sera / ero dietro, stavo andando / che s’è aperta la portiera / è caduto giù l’Armando”, Fo/Jannacci); (4) v. http://www.radicali.it/phpbb2/viewtopic.php?t=14461

Culattone – virile ministro fascista per gli italiani all’estero

Culo – (1) v. http://www.radicali.it/phpbb2/viewtopic.php?t=15246; (2) Pararsi il (“Cingersi i fianchi di grande potenza”, Elzi)

Cunnilinctus – rapporto sessuale orale (“L’atto del leccare l’interno della vagina”, Turriziani)
Debenedettizzazione – intervento governativo sull’economia (“Prudo alla debenedettizzazione”, Martelli-Scaruffi)

Demagogo Etilico - il professor Luigi De Marchi nell’opinione del forumista Enrico Sagaria

Dentamaro – (invariato al femminile) forumista animato da sentimento di rancore odontotecnico; v. anche Vasco

De Pascalis, Giovanni - redattore dell’edizione tascabile del presente Vocabolario di (v.) Radicalese Forumese

Destra – v. Sinistra, poi v. ancora Destra

Dibbbattito - v. http://www.radicali.it/phpbb2/viewtopic.php?t=6254

Dinelli, Bar – locale pubblico per sciacalli affamati di trippa (“BarDinelli”, Martelli-Scaruffi)

Direttore - v. Buon Uomo

Dorma, Nessun - esortazione tosoniana (“Nessun dorma!”, Tosoni)

Dovea, Tanto – arcaica forma di commiato ancora in uso ad Albignasego (“Tanto dovea”, Tosoni)

Druido – il leader radicale Marco Pannella (“I voli pindarici a ruota libera del Druido”, Baldini)
Ennio – cognome del forumista Angeli

Esperanto – lingua internazionale creata dal vampiro transilvano Giurgiu Paganhof per facilitare la comunicazione (ti-)tubante dei piccioncini Alberto Licheri in Sardegna e Sara Piccardo in Liguria

Eutanasia – l’argomento più vitale nel forum (“Deus Vult”, Welby)

Ezzone – codice di avviamento postale del segretario di Radicali italiani; v. anche Pato

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Facocero – artiodattilo suiforme caratterizzato dal capo ricoperto di (v.) verruche (“Voto il facocero Calderoli”, Pezzilli)

Fido, Emilio - (1) giornalista televisivo asservito al potere (v. anche Vespasiano); (2) il forumista Paolo Breccia nell’opinione del suo collega Andrea Ridolfi (“Lecca-lecca, Emilio Fido!”, Ridolfi)

Finocchio – virile ministro leghista per le riforme istituzionali

Fondamentalista - il forumista biblico Cosimo Andretta (“Scusatemi, so’ fondamentalista”, Andretta)

Fregnacciaro-falsificatore – Michele De Lucia nell’opinione di Fabrizio Tosti

Fringuella – v. Giaguara

Frocio – forumista radicale patavino (“Frocio radicale unico”, Tosoni)
Giacinto – epiteto floreale indirizzato a Marco Pannella (“Don Giacinto”, Argonauta)

Giaguara – femmina sinuosa e sensuale penetrabile da Andrea Turko (“Femina feminæ felis onca”, Welby)

Giannizzero – v. Amerikanderk

Giurista, Amico – un giurista amico di Marco Beltrandi

Giustizialismo - corrente giuridica fautrice dello squartamento del forumista Roberto Abenate

Gladiatore - il forumista Martelli-Scaruffi per il direttore Bordin (Tosti)

Granzotto, Roberto – flatulento liberale veneto vittima di furto di identità (“Il mio nome è Granzotto, Roberto Granzotto”, Boselli)

Grippo – prima persona singolare del verbo indicante il motore di ricerca del forum in panne

Guru – il leader radicale Marco Pannella (“Il Guru si sarebbe battuto”, Baldini)
Hero, Local – titolo con cui il forumista Matteo Anniballi chiama il collega Mario Marchitti

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Idiota – (1) il forumista Carlo Manera nell’opinione del collega Marco Senatore; (2) il forumista Livio Schnur nell’opinione del collega Enrico Sagaria; (3) il forumista Enrico Sagaria nell’opinione del collega Andrea Ridolfi; (4) i forumisti Paolo Vita e Roberto Severino Martelli-Scaruffi nell’opinione della collega Deborah Fait; (5) numerosi altri forumisti nell’opinione di altri loro colleghi

Inesimio et disistimatissimo – formula di apertura di alcune epistole di Nicolino Tosoni ai forumisti

Infibulazione – mutilazione genitale praticata da Emma Bonino su Roberto Severino Martelli-Scaruffi

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Jackal, The – il forumista professor Angiolo Bandinelli

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Leguleio – notaio partenopeo pedante e cavilloso o anche incapace e disonesto (“Leguleio Nico”, Baldini)

Leone, Vecchio – v. Pannella, Marco

Liberista - radicale di (v.) destra; v. anche libertario

Libertario - radicale di (v.) sinistra; v. anche liberista

Lips, Read my - labbra inaffidabili (“Read my lips: vince Kerry a mani basse”, Ghezzer)

Litta Modigliani - consigliere regionale lombardo condannato ad avere il suo nobile cognome invariably misspelt, except by Armando (v.) Crocicchio (“Litta Modignani non si confronta con nessuno: Esso è interessato solo al potere”, Crocicchio)

Logorrendo – aggettivo associato alle riunioni del comitato radicale (“Le logorrende assise barocche”, Boselli)

Love – v. Salute
Madrepatria - paese (basso) elettivo del forumista Andrea Turko

Mao-cinico - abitante della Cina per Roberto Severino Martelli-Scaruffi, dove Egli sostiene di aver soggiornato in quel di Wuhan (Tosti)

Matrioska – entità politiche radicali autocontenentesi (“La matrioska più grande”, Manera)

Matrioskato – termine introdotto da Fabrizio Tosti per indicare l’organo centrale di gestione delle (v.) matrioske (“Le Pannellate Scalze del Divin Matrioskato”, Manera)

Merda – escrementi di Giovanni Cominelli nel mare Adriatico (“Basta merda in mare!”, Giordano)

Merdon – esperanto per (v.) merda

Militonto – attivista radicale svolgente umili mansioni

Mogol, Gran – v. Vate

Montana, Vaccaro del - intellettuale e polemista associato al camionista del (v.) New Jersey

Mutande – (1) capo di abbigliamento intimo usato da Rita Bernardini (“Mutandine che valgono un tesoro!”, Giordano); (2) capo di abbigliamento intimo mai usato da Nicolino Tosoni (“Non sono uso a portare mutande”, Tosoni)
Nanatroccolo - melensaggine tosoniana riferita al suo compagno di vita Enrico

Nefy – sofisticato sistema elettronico di conteggio nel forum (“Pallottolliere Nefy”, Baldini)

Neocoglion, Neocojon – neo-conservatore oligofrenico (“La strategia neocoglions per il medioriente”, Abenate); già utilizzato nella seconda variante dal forumista Andrea Ridolfi che lo ha preso dal professor Angiolo Bandinelli, al quale ne va la paternità

New Jersey, Camionista del - intellettuale e polemista associato al vaccaro del (v.) Montana

Nunmefacciopppiù – forumista (Mario Palombo)che da tre giorni non legge il forum

Nunceprovopppiù - forumista (Mario Palombo) che ha provato a “smettere” per la quinta volta e per cinque volte è “ricaduto”.

Nylon – polpettone narrativo sintetico transatlantico
Omosessualità – l’omosessualità non è una scelta ma la risultante di un processo di maturazione affettiva incompiuto (Carraro)

Ontica/o, Onticamente – termini ontici della filosofia esistenzialista che il forumista Nicolino Tosoni talvolta non ha usato in alcuni dei suoi interventi (“Sbaciucchiamento ontico”, Tosoni)

O’ professò – termine con il quale il forumista Roberto Severino Martelli-Scaruffi indica il forumista Stefano Pseudo-Scuppa

Opsoleto – persona dispiaciuta di essere superata (“Mi dicono: purtroppo lei è opsoleto”, Sartori)

Orifizio – apertura verso l’esterno di condotto anatomico doppiamente presente in Umberto Bossi (“Uomo dai due orifizi”, Colacione)

OriginalSoundTred – colonna sonora di un thread (Anniballi); v. anche Soundtrack

Pan – famiglia di personaggi fiabeschi (Dora, Nella, Nunzio, etc.) scaturiti dalla fantasia del forumista Carlo Manera

Pannella, Marco – Asino di Buridano, Autostoppista, Diavolo d’Un, Don Pisciotte, Druido, Giacinto, Gran Mogol, Guru, Mulo di Troia, Rinco, Satrapo Mesopotamico, Uomo del Caos, Vate(r), Vecchio Leone (AA.VV.)

Pannellato – individuo plagiato dal carisma del leader

Pannellese - v. http://www.radicali.it/phpbb2/viewtopic.php?t=11858

Pansessuale - individuo esercitante la più ampia e vasta scelta possibile di opzioni nelle sue abitudini o tendenze sentimentali

Pappessa, Pappone - termini con i quali il forumista Robero Severino Martelli-Scaruffi indica rispettivamene l’on. Emma Bonino e l’on. Marco Pannella

Parastatale – il direttore Bordin nell’opinione del forumista John Patelli

Parati, Estoti – esortazione tosoniana (“Estoti parati”, motto dei boy scouts)

Pasqualino – sinonimo di pene minuscolo (“Il pene è mio e me lo gestisco io”, Del Grosso)

Patel, Patellik – candido magnate indo-orobico (“La signorilità di Patellik”, Baldini) nella definizione introdotta dalla sua collega forumista Raffaella Bianchi; v. anche Candy-man

Pato – codice di avviamento postale del segretario dell’Associazione Luca Coscioni; v. anche Ezzone

Pellegrina, Madonna – politico ceceno da esibire in campagna elettorale (Dupuis)

Perdio – esclamazione di convinta approvazione o disapprovazione (“Perdio”, Colacione)

Piccardo, Sara - la forumista più giovane (18 anni); v. anche Vita, Max

Pirla, Grigio – colore particolare, intermedio tra il grigio cenere e il grigio topo, tipico dell'abbigliamento di vari esponenti della moderna dirigenza radicale (“Grigio pirla”, Manera)

Pisciotte, Don – nomignolo dato dal forumista Massimo Marangoni a Marco Pannella in occasione del suo ultimo sciopero della sete (“Nomignolo dato da Marangoni a Pannella in occasione del suo ultimo sciopero della sete”, Ciferri)

Pitbull – il forumista Paolo Farina nell’opinione del suo collega Raffaele De Angelis (“Molto fedele, ma può accadere che si rivolti contro il padrone con ferocia inaudita”, De Angelis)

Pivello d’oro, Cercatore del – il forumista Fabrizio Argonauta nell’opinione del collega Marco Senatore

Polenta Bianca – alimento apprezzatissimo dal forumista Vasco Carraro e definito colla per tappezzieri da John Patelli (“La polenta bianca non esiste!”, Tosti; “Polenta e osei nei paesi miei!”, Elzi; “Ma io ho sempre scritto di storia, di poesia, di emozioni, di vita, di polenta e di politica”, Carraro)

Pompino – repporto sessuale orale consigliato da un forumista a una collega

Porno Eden - anagramma di Pordenone applicabile alla situazione della forumista Dora Pezzilli, ivi residente in via Goldoni

Prævalebunt, Non – esortazione tosoniana (“Non prævalebunt!”, Tosoni)

Procure Compradore – cricca di potere che tutto controlla e sa (“Procure compradore”, Martelli-Scaruffi)

Pugnetta – manifestazione di onanismo (“Poche pugnette!”, Giordano)

Puttana, Figlio di - il forumista John Fischetti nell’opinione della collega Dora Pezzilli (“Fischetti, figlio di puttana”, Pezzilli)

Puttanation - neologismo esperantista di origine anglolandese per indicare il primo rapporto sessuale completo del forumista all’epoca adolescente Andrea Turko
Radical-cattolica – forumista turbata da fantasie sessuali (“Al massimo cattolica filoradicale”, Bianchi)

Radicale, Forumista - sostantivo ed aggettivo relativi agli stato emozionale e stile di vita di persona individualista ma dalla spiccata sensibilità per i temi sociali e apertura culturale inversamente proporzionale all’accettazione che di ritorno ne riceve dall’imperante conformismo di regime

Radicale, Partito – e non è ancora tornato

Radicalese Forumese, Vocabolario di - questo stesso topic qui che stai leggendo, testa di rapa

Radicalessa (Repressa) - femminilese per radicale lessato o bollito (“Sono considerate lessate tutti quei radicali che al fine di mantenersi commestibili sono sottoposti a un processo di bollitura pannelliano, e nella sottospecie Represse le Radicalesse che pur avendo subito il processo di bollitura suddetto non lo vogliono far vedere o non vogliono assolutamente che si sappia”, Manera)

Radicchio - verdura prediletta dai forumisti nella Marca Trivigiana

Radicon - francesismo per forumista neo-conservatore

Requiem – composizione musicale funeraria opera di W. A. Mozart (“Basta requiem a Radio radicale!”, Patelli)

Ridolfi, Andrea – Nella definizione del suo collega forumista (v.) Abenate, individuo che si impegna a curare la stitichezza agli elefanti stuzzicando loro lo sfintere e restando sotto la verticale dello stesso

Rimbambinelli – v. Dinelli, Bar

Rinco - il leader radicale Marco Pannella nell’opinione del forumista Garoglio

Roccoglione, Brutto – ambasciatore italiano all’Onu ucciso da Mauro Suttora

Rock Democracy - ci dobbiamo difendere (“Come? La cosa migliore è far cadere le democrazie”, Rocca)

Romanciuc, Mihai – funambolo nell’arte di arrangiarsi (“Mihai Romanciuc: un funambolo nell’arte di arrangiarsi”, Marzano)

Romponi, Cogliere i - espressione arcaica per rompere i (v.) coglioni

Roosevelt Island - un posto del cazzo in mezzo all’East River che da Manhattan si raggiunge solo in funivia, o in macchina facendo un giro della madonna via Brooklyn, dove Mauro Suttora conduce le più grosse prede che conquista nell’ambiente delle sue colleghe giornaliste italiane nella grande mela
Sadomasochista – sinonimo di forumista radicale che coglie i (v.) romponi (“Sadomasochisti”, Pannella)

Saga-Folena – termine con il quale il forumista Alessandro Tapparini indica il collega Enrico Sagaria

Salma, Carmelo - consigliere regionale piemontese sepolto alla scozzese con la testa fuori per risparmiare sulla fotografia (“Carmelo Salma”, Busdachin)

Salute! - forma di commiato argonautico in sostituzione dei vetusti e appiccicaticci Love e Amo (Tosti)

Sapiens Sapiens, Homo - esemplare di cui il forumista Marco Senatore rappresenta la sospecie nella sua ontica egodiscrasia (“Esemplare di Sospecie di Homo Sapiens Sapiens che nella sua ontica egodiscrasia”, Tosoni)

Satrapo Mesopotamico – il leader radicale Marco Pannella nella definizione del suo biografo non autorizzato (“Il satrapo mesopotamico”, Suttora)

Sbrecciato – termine con il quale il forumista Roberto Severino Martelli-Scaruffi indica il forumista Paolo Breccia

Schnurismo - espressione priva di significato, valore o attinenza, prodotta al solo scopo di scassare la minchia al prossimo (Abenate)

Sciamano Peyotista, Scurandero – termini con i quali il forumista Andrea Turchetti (detto Turko) indica il forumista Roberto Severino Martelli-Scaruffi

Sconigliata - eiaculazione precoce di forumista ravennate (“E ho sconigliato”, Turko)

Sculettino - il segretario di Radicali italiani Daniele Capezzone nell’opinione del forumista Roberto Severino Martelli-Scaruffi

Sega, Segaiolo – (1) forumista di nome Livio Schnur consistente in una lama dentata di acciaio fissata ad un’intelaiatura, per tagliare legno, ferro, etc.; (2) attività sessuale manuale e autonoma (“A seghe vado fortissimo”, Palombo; “Nessuno mi impedisce di farmi una sega”, Viale); (3) cosa o persona di scarso valore, quale il potere di comprensione di un terzo dei cittadini statunitensi (“Un americano su tre non capisce una sega”, Abenate; “Un vescovo da sega”, Giordano; “Non ho capito una sega”, Senatore; “Segaiolo da oratorio”, Farina al collega forumista Turko); (4) barocca elucubrazione onanista (“Ti fa le seghe mentali”, Colacione al collega forumista Ennio)

Sex in the City, No - l’intensità e frequenza dell’attività sessuale del forumista Mauro of Manhattan risultano talvolta leggermente inferiori alle sue ambiziose aspettative

Sinistra – v. Destra, poi v. ancora Sinistra

Soundtrack – sottofondo musicale ad un intervento forumistico di Carlo Manera; v. anche OriginalSoundTred

Spinelli - antiproibizionisti radiofonici intimamente immalinconiti

Squatter - l’ex forumista Paolo Vita

Stronzetto, Sei solo un povero – argomento dialettico multiuso a disposizione di Valter Vecellio per confutazioni su qualsiasi tema, con assunzione previa, contemporanea o successiva alla digitazione, da parte del medesimo, di Alka seltzer sciolto in bicchiere d'acqua (Suttora)

Suburra – (1) nazistume di cui parla Pannella (“Il nazistume da Suburra di cui parla Pannella”, Bilotti); (2) quartiere romano dove è bello festeggiare con gli amici (“quartiere romano dove è bello festeggiare con gli amici”, Carraro)

Suk – locale romano sito nei pressi di via del Corso dove è bello ritrovare amici (“Locale romano sito nei pressi di via del Corso dove è bello ritrovare amici”, Carraro)

Surgite – esortazione tosoniana (“Surgite!”, Tosoni)

Suttoreggiare - predicato verbale attribuito a chi differisce dagli orientamenti militaristi del forumista Valter Vecellio
Tabar – radicane di Rimini mascotte del forum

Tampoco, né – formula decorativa baroccheggiante (“Né tampoco”, Tosoni)

Tarzanello - pezzettino di merda rinsecchita che - rimasto appiccicato a un pelo del culo -, ne rende la rimozione dolorosa (“C’era un mio cappero nelle mutandine in cui ti sniffava i tarzanelli!”, Nylon)

Tosoni da Clauzetto, Nicolino Stope Mulinger – frocio radicale unico

Troia, Mulo di – ostinato equino abruzzese associato a Marco Pannella (“Cavallo di Troia incinto di quattro presidenti”, Boselli)

Turko – firma del forumista Andrea Turko (“Turko, Turkhashish, Turkholmes, etc.”, Colacione)

Turkollotto, Cavalier – ancora il forumista Andrea Turko nei sogni della sua Maria Cristina Baldini
Vaffanculo – (1) cordiale saluto di commiato tra forumisti (“Vaffanculo!”, Pannella; “Ma vaffanculo, stronzo coglionazzo”, Pezzilli a Tentellini); (2) all’arrivo nell’aeroporto internazionale di Malpensa, espressione di risentimento da parte di Marsha Suttora per avere volato in cargo bestiame (”Favangulo”, Marsha Suttora)

Vasco – condizione medica di estremo livore (“Fegato spappolato”, Rossi)

Vate(r) – il leader radicale Marco Pannella (“Il Vate”, Colacione) in un’espressione coniata da Andrea Turchetti dove per Vater s’intende il germanico Padre

Vergogna – espressione di grave riprovazione antimilitarista (“Vergogna!”, Ghezzer)

Verruca – il forumista Sergio Giordano nell’opinione del collega Paolo Farina: decerebrato leccaculo che fa la gioia della dirigenza per il suo consenso incondizionato da buon cicisbeo cortigiano (“Ha lo stesso spessore intellettuale di una verruca”, Farina)

Vespasiano – programma televisivo di attapiramento politico condotto da Bruno Vespa (“Vespasiano di merda”, Giordano)

Vita, Max - il forumista più anziano (84 anni); v. anche Piccardo, Sara

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Welby, Piero - forumista noto per essere il marito di Mina Schett, la più carina delle tre gemelle Kessler

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Z - ventiseiesima lettera dell’alfabeto, abusata da Emma Bonino in sostituzione della diciannovesima

Zaggaria - storpiatura del cognome con la quale il forumista Roberto Severino Martelli-Scaruffi indica il collega Enrico Sagaria

Zoccola Dura – deformazione di zoccolo duro per indicare la baldraccosa consistenza dell'ipotetico elettorato maggiormante affezionato al voto per le volatili e baldraccose emanazioni elettorali radicali, valutabile intorno al 2% (“La zoccola dura”, Manera)